Perché mi astraggo dalla realtà e mi si sdoppia la visione fin dall'infanzia?

Premetto che prima ero convinta che fosse una cosa normale perché mi capita fin dalla primissima infanzia.
Spesso durante il giorno succede che mi astraggo dalla realtà mettendomi a fissare un punto, mi si sfoca e sdoppia la visione ed entro in uno stato di rilassamento tale che non vorrei svegliarmene per nessuna ragione.
Dura da molti secondi a pochi minuti e solitamente mi accorgo di essere in questo stato solo quando inizio ad uscirne, perché prima sono completamente immersa nei miei pensieri ed è come se non avessi corpo.
Quando mi succedeva alle scuole elementari, solitamente i miei compagni mi scuotevano, ma era spiacevole interrompere bruscamente il processo.
Con l'età questa cosa è peggiorata, nel senso che vivo più nei miei pensieri che nella realtà, faccio quasi tutto in automatico ma ho seri difetti di concentrazione nel fare ciò che non mi piace (tipo studiare) e perciò sono lentissima.
Viceversa, quando faccio ciò che mi piace (tipo scrivere), ho una concentrazione tale che non riesco a smettere finché non ho finito, né per bere né per mangiare né per necessità corporali, e sono capace di stare così per molte ore di seguito senza nemmeno sbattere le palpebre.
Non so come risolvere questa cosa perché sempre di più mi sento sfuggire il controllo di me stessa.
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Dr. Massimiliano Truce Psicologo 7 1
Buongiorno,
mi spiace molto per la situazione che racconta e per il disagio che le procura nel quotidiano.
Quello che lei descrive sembra una forma di fenomeno dissociativo. Le esperienze dissociative vanno da una sensazione normale di straniamento, per poi passare da sintomi di assorbimento emotivo, derealizzazione e depersonalizzazione. Sarebbe molto interessante sapere quando ha cominciato a soffrire di questi disturbi, si ricorda la prima volta che l'ha provato?
L'evento potrebbe darci molte informazioni sulla natura del sintomo. Ha già fatto qualche tipo di esame (ad esempio TAC o FMRI?) potrebbe cominciare parlandone al suo medico e facendosi prescrivere gli esami necessari ad escludere una patologia neurologica.
Mi tenga aggiornato.

Dott. Massimiliano Truce
Tel. 340-80 42 698
Mail. Massimilianotruce91@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto molte grazie per la risposta. Il primo ricordo che ho di questo evento risale alle elementari, forse alla prima o alla seconda, quindi 6-7 anni, ma posso dire con certezza che non fosse il primo episodio perché c'ero già abituata. Un ricordo meno certo risale forse all'ultimo anno di asilo. Mi capita sempre quando sono sola o quando sono in compagnia ma non interagisco, invece non mi capita mai quando sono impegnata in una conversazione o in movimento. Non ho fatto nessun esame a riguardo. Il fatto è che non è l'unico disturbo, sebbene sia il più antico. Devo dire che verso i 14 anni è capitato un paio di volte che mi spegnesse addirittura il corpo dal collo in giù e non riuscissi a muovermi per parecchi minuti. Questo non succede più da tanto, ma talvolta mi si paralizzano le mani, più spesso sinistra che destra, e soffro di paralisi del sonno. A causa dell'esasperazione per varie vicende personali, dai 16 anni circa ho cominciato a soffrire di attacchi nervosi con iperventilazione e crisi di pianto. Posso dire con certezza di essere depressa da quando avevo 11 anni, ma neppure prima ero mai stata una bambina contenta. Di base sono una persona tranquilla, ma se mi insultano o mi aggrediscono divento violenta e non sono padrona delle mie azioni.