Leucoencefalopatia cronica di natura vascolare

Salve a tutti,
ringrazio già in anticipo a chi potrà rispondere a questo mio timore/dubbio.

Mia madre ha svolto una RM 2 settimane fa richiesta dal medico (ha emicranie tal volta, ma da svariati anni).

Il referto della RM è uscito, ed è il seguente:

Piccole aree di alterato segnale a livello cortico-sottocorticale parietale parasagittale sn e frontale a dx, da riferire a leucoencefalopatia cronica a carattere aspecifico di verosimile natura vascolare.

Regolare visualizzazione liquorali periencefalici.

Linea mediana in asse.

Minima asimmetria dei ventricoli laterali per prevalenza a sn.

Regolare pneumatizzazione delle cavità paranasali e petro-mastoidee bilateralmente.

Quale reperto collaterale si segnala inversione della fisiologica lordosi della colonna cervicale con fulcro a livello C3 - C4.


Qualcuno potrebbe aiutarmi a capire meglio il risultato di questa Risonanza?

Sono al quanto preoccupato.

(L'appuntamento col neurologo è tra un po' di tempo, vorrei già sapere cosa aspettarmi.
)
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

alla RM encefalica è stata riscontrata una sofferenza della sostanza bianca da probabile diminuito apporto di ossigeno, almeno da quanto recita il referto.
La Mamma è ipertesa? Diabetica? Quanti anni ha?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta.
Mia madre ha 49 anni, non è diabetica e non soffre di ipertensione.
E oltre alle emicranie (1/2 eventi a settimana max), per le quali prende un farmaco a base di triptina, non assume nessun altro farmaco per alcun disturbo.

Il mio timore era assolutamente anche per la leucoencefalopatia..
Lei cosa ne pensa, c'è da preoccuparsi con un referto del genere?
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Infatti avevo "tradotto" il termine "leucoencefalopatia" con sofferenza della sostanza bianca da deficit di ossigenazione.
Il problema va seguito da un neurologo, ci sono cure adeguate al caso.
Non fatevi prendere da paure eccessive.

Cordialmente

Dr. Antonio Ferraloro