Emicrania o cervicale?

Buongiorno... Sono una donna di 37anni.
Ho avuto sempre fitte alla testa tipo scariche elettriche a periodi.
Il medico mi diceva che poteva essere il tempo, la tensione, la cervicale ecc... Però è da sabato che le ho continue tutto il giorno in più punti della testa.
Da premettere che sono influenzata ho avuto febbre a 38. 2 e naso chiuso, gola ecc... Prendendo tachipirina passano e ho notato che ricompaiono prima che risale la temperatura.
La mia domanda è: c'è correlazione tra fitte alla testa e febbre?
Qualche mese fa ne parlai delle fitte con un neurologo che la prima cosa che mi chiese fu se stessi attraversando un periodo stressante.
Quel medico le associava allo stress /ansia.

Queste fitte sono pericolose?
Possono portare a gravi problemi?
O sono sintomi di problemi?
La cervicale può avere anche la sua colpa?

mi rendo conto che è un parere a distanza ma ci terrai tanto ad avere altre opinioni.
E soprattutto come farle passare?

Grazie
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, ha già consultato il Neurologo, sia su questo sito che rivolgendosi direttamente ad un Collega di sua scelta, e la diagnosi è orientata verso una Emicrania. Poichè scrive "ci terrei tanto ad avere altre opinioni", le scrivo la mia: specie se una Cefalea non risponde alla terapia specifica disposta dagli specialisti, sarebbe bene prendere in considerazione questa ipotesi, quantomeno per escludere questa possibile componente patogenetica.
Nell’epidemiologia delle cefalee (ma preferisco dire nel complesso delle diagnosi formulate in ambito specialistico, che riverbera necessariamente nei numeri della letteratura), Emicrania e Cefalea di Tipo Tensivo (classificate appunto fra le "primarie", cioé prive di una causa alla quale poterle riferire) fanno la parte del leone: si trovano ai punti 1 e 2 della classificazione internazionalmente riconosciuta., e costituiscono, appunto, la stragrande maggioranza delle diagnosi.
Al punto 11 (quindi molto molto in la) fra le 9 cefalee "secondarie", ci sono quelle che derivano ANCHE dalla bocca e dalle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), la "cerniera" che connette la mandibola con l'osso temporale del cranio: dico "anche" perché vanno insieme ad altri 6 capitoli classificatori (Cefalee o dolori facciali associati a patologie del cranio, collo, occhi, orecchi, naso e seni paranasali, denti, bocca o di altre strutture facciali o cervicali. "resto del mondo"), il che incide sulla già scarsa considerazione dell’argomento. Raramente il sospetto diagnostico di uno specialista in cefalee arriva li' senza fermarsi prima, anche perché non è facile orientarsi in una materia abbastanza complicata anche per gli specialisti direttamente interessati, cioe' i dentisti: in questo capitolo rientrano anche le cefalee legate alle disfunzioni dell'ATM, argomento che non piace alla maggior parte dei dentisti, e che sarebbe di pertinenza della branca dell'Odontoiatria denominata "Gnatologia". Da notare che le caratteristiche cliniche di una cefalea secondaria sono spesso molto simili a quelle di una primaria, per cui , anche per questo, é probabile che questo argomento sia sottostimato.
Ogni volta che mi imbatto in un caso diagnosticato anche ad altissimo livello professionale come emicrania o tensiva, mi chiedo come sia stata sciolta la diagnosi differenziale fra una cefalea secondaria a malocclusione dentaria e una cefalea primaria, tensiva e emicranica in particolare. (NB: la malocclusione riguarda epidemiologicamente l'80% di bambini e ragazzi, e a maggior ragione gli adulti che erano ragazzi nel dopoguerra, cioé quasi tutta la popolazione, il che ovviamente non significa che tutti devono per forza avere una disfunzione ATM e tantomeno un corollario cefalalgico alla loro malocclusione) Quando ho posto questa domanda ai vari relatori che ho ascoltato su questo argomento, ho spesso avuto risposte alquanto evasive o ironiche, il che mi fa ritenere alquanto sottostimato il problema, in quanto totalmente ignorato e sul quale gli "esperti" non amano confrontarsi, né scientificamente né professionalmente, come del resto in tutta la patologia di confine nella quale si é introdotta (secondo alcuni a gamba tesa o con barbariche invasioni) la Gnatologia.
La risposta più diplomatica che ricevo è che , quando il neurologo sospetta un ruolo della bocca, manda dal dentista: è evidente che ciò non succede che rarissimamente, perché dovrebbe preliminarmente essere chiarito secondo qual criterio si decide quando si e quando no, visto che l’ipotesi, epidemiologicamente , si pone spessissimo.
Le ipotesi diagnostiche di Cefalea Tensiva o Emicranica, tipologie appartenenti alle Cefalee Primarie, quelle cioé di cui non si conosce la causa, dovrebbe preliminarmente aver escluso la possibilità che si tratti di una cefalea secondaria, quale é appunto la Cefalea derivante da problemi alla masticazione e all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
In pratica non si tratta di curare per via occlusale una Cefalea Primaria, ma pazienti ai quali é stata fatta diagnosi di Emicrania o Cefalea Tensiva ma che hanno invece una cefalea secondaria punto 11, e ai quali la diagnosi di primaria é stata posta senza una preliminare diagnosi differenziale in tal senso.
Da notare che una cefalea punto 11 si può sovrapporre e coesistere con una primaria, e le due si amplificano vicendevolmente, con l’aggiunta di sostenere un comprensibile stato di angoscia , che rientra anch’esso nella patogenesi di questi quadri complessi. La componente ansiosa può essere certamente in gioco nel suo caso, ma va sottolineato che le motivazioni psicologiche sono spessissimo presenti anche nelle disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare: anche la bocca è un organo di stress, e spesso reagisce agli eventi stressogeni con parafuzioni quali bruxismo e serramento, diurni e notturni, che accentuano , se presenti, problemi occlusali, amplificandone gli effetti dannosi. Aggiungo che chi non si occupa di gatologia (o addirittura ne sorride) spesso non crede quanto i pazienti con problemi gnatologici possono soffrire a causa di questi, e a fronte di racconti drammatici, sono portati ad ascrivere il problema alla sfera psichica, il che é peraltro comprensibile, perché veder trascorrere anni di dolore senza trovare rimedio, e sentirsi parlare di ansia, stress o depressione é per il paziente davvero deprimente: in quelle condizioni saremmo un po' "schizzati" tutti, e la diagnosi in tal senso in fondo sarebbe corretta , anche se fuorviante rispetto al vero problema, che é somatopsichico, non psicosomatico.
Anche una cattiva qualità del sonno, spesso presente anche per concorso della bocca, può contribuirvi: al punto 10 della classificazione IHC ci sono le cefalee di origine metabolica, delle quali fa parte la cefalea da russamento notturno con Apnea nel Sonno.
E' stato ipotizzato anche un ruolo della Colonna Cervicale: la Cefalea Cervicogena rientra nello stesso 11 capitolo classificatorio delle cefalee che comprende quelle che derivano dalla bocca. E' necessario considerare che le problematiche della colonna cervicale (ma anche lombare) non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale e alla cintura scapolare non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.

Anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatrica e neurologica non trovano soluzione , è alla problematica delle disfunzioni dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) che bisogna rivolgere qualche attenzione: la cefalea e la vertigine, di questi sintomi sono forse i più tipici.
Può avere qualche notizia in più sui rapporti fra cefalea e Articolazione Temporo Mandibolare visitando il mio sito internet (trova l'indirizzo qui sotto alla mia firma) alla pagina Patologie trattate- cefalea , e di leggere gli articoli qui sotto linkati : se riscontrasse qualche somiglianza con il suo caso, eventualmente mi faccia sapere. Se questo consulto dovesse risultare chiuso, lo riposti nella sessione di Gnatologia di questo Sito.
Cordiali saluti ed auguri.

http://wwwcitalia.it/minforma/Odontoiatria-e-odontostomatologia/934/La-cefalea-che-viene-dalla-bocca
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7060-orientamento-ricerca.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Utente
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Grazie dottore, ho letto con attenzione il tutto, e la ringrazio. Darò un occhiata al suo sito...
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