Emorragia spontanea talamo

Buonasera,
Mio padre 75 anni, ha avuto un mese fa un’emorragia cerebrale spontanea nel talamo capsulare destro con emoventricolo.

Non ha mai perso conoscenza e dopo 5 gg nel reparto di neurochirurgia è stato trasferito con emiparesi emisoma sinistro grave: in sostanza paralisi di gamba e braccia sinistro.

Non ha problemi cognitivi, la bocca è perfettamente tornata dritta, ingoia autonomamente, parla, e permane solo questa paralisi.

L’emorragia è di poco più di 1, 5 cm è stata curata con magnitolo e cortisone per edema.
Dopo 20 gg l’edema risulta completamente riassorbito.

I fisiatri che si sono alternati hanno pareri divergenti: c é chi parla di sedia a rotelle dopo neanche 20 gg di fisioterapia, chi dice che é impossibile ipotizzarlo.
Avrei 2 domande:
1- Qual è la verità scientifica, sedia a rotelle o dopo mesi di fisioterapia si vede?

2- mio padre benché iperteso da anni, aveva pressione controllata assiduamente perfetta 115-70 con terapia seguita perfettamente; mai bevuto o fumato, no colesterolo, diabete o cardiopatie, no aneurismi o difetti genetici delle arterie cerebrali.
Per il diuretico che assumeva aveva solo una leggerissima insufficienza renale (ma davvero minima)... si potrá mai capire la causa di questo problema?

Grazie
[#1]
Dr.ssa Lucrezia Maggioni Geriatra 25
Buongiorno,
dome un ictus (in questo caso ictus emorragico) che causa reliquati dell'aspetto motorio, le possibilità di recupero ci sono, ma sono molto lente (mesi) e necessitano una fisioterapia costante.
Le percentuali di recupero nessuno le può sapere, sarà anche per quello che i fisiatri non si sbilanciano; alcune persone recuperano completamente, altri praticamente nulla. Purtroppo la sede della lesione passa vicino ai fasci nervosi del cervello che vanno poi a controllare il movimento, ma una stessa lesione può dare danni di tipo o gravità diversa perché ogni cervello è diverso dall'altro...
La cosa buona è che suo padre è ancora relativamente giovane, quindi se si impegna con la fisioterapia potrebbe avere un recupero, almeno parziale.
Pertanto non c'è una risposta giusta o sbagliata alla su prima domanda....

Per quanto riguarda la seconda domanda, purtroppo basta anche solo un piccolo picco ipertensivo, se le arteriole in quella zona del cervello sono fragili l'inno rompersi lo stesso.

Distinti saluti,

Dott.ssa Lucrezia Maggioni
Specialista in Geriatria

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