La stesa sintomatologia ma questa volta al occhio sx

buona sera io 8 anni fa ho avuto dell congiuntivite al occhio dx. ho fatto terapia con prednisolona quasi per 2 anni ad intervalli ma sempre misurando la pressione intraoculare. dopo di questa terapia ho migliorato relativamente. adesso de quasi 6 messi que ho quasi la stesa sintomatologia ma questa volta al occhio sx. sempre diventa rosso. al minore contatto e anche senza motivo sopratutto dopo di svegliarmi. diventa rosso rosso che neanche con il celluvics migliora. sono stato visitata di un oculista che me ha fatto una prova per vedere si ho il occhio secco e me ha detto di si. e cosi che me ha consigliato il acido ialuronico, ma è andato bene per 1 mese ma dopo di nuovo diventava rosso; allora me ha visitato un altro medico oculista chi me ha detto che ho sindrome varicoso congiuntiva-le, associata a follicolosi cronica e mi ha consigliato il visuglican. ma non ho migliorato per niente. io lavoro in sala operatoria rimango al computer da 1-2 ore giorni alterni, fino adesso non ho presentato mai secrezione chi può indicare una infezione uso occhiali permanenti per astigmatismo, non bevo ne fummo, adesso sono preoccupato e vorrei un consiglio.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
L'apparato lacrimale è un sistema interdipendente ( unità funzionale lacrimale U.F.L. ) composto da superfici oculari ( cornea, congiuntiva con le ghiandole in essa contenute, ghiandola lacrimale ed apparato nervoso afferente ed efferente
Le fibre efferenti partendo dal Ponte giungono alle ghiandole lacrimali principali ed accessorie, nonchè alle cellule caliciformi congiuntivali ed alle ghiandole di Meibomio.
L'alterazione di uno di questi componenti a livello di questa unità funzionale provoca un malfunzionamento della stessa con la possibilità della comparsa di una sintomatologia anche importante da occhio secco.
Le alterazioni meccaniche corneali, alterano, almeno temporaneamente, l'epitelio e definitivamente la m. di Bowman (plesso subepiteliale!!) e parte dello stroma, con un insulto meccanico delle fibre nervose ed un conseguente rilascio di mediatori chimici.
Tra questi mediatori, vi sono le prostaglandine, e l'effetto antinfiammatorio ed analgesico dei FANS somministrati localmente in caso di danno corneale sarebbe dovuto ad una azione su tali mediatori
Elementi che possono essere causa di occhio secco. sono l'età, alcuni farmaci ( colinergici ), malattie sistemiche, alterazioni ormonali ed interventi chirurgici.
I sintomi sono bruciori oculari, sensazione di corpo estraneo ( ciglia, granello di sabbia), lacrimazione paradossa, dolori puntori, talvolta fotofobia ( importante una anamnesi completa)
I segni sono proporzionali all'entità del problema, e sono arrossamento oculare, cheratiti secche ( filamentose, puntate superficiali) fino a veri e propri infiltrati corneali con conseguente compromissione visiva anche definitiva.
Un classico esempio di occhio secco: notare il riflesso corneale che denota una secchezza della cornea a causa della scarsità del film lacrimale
In caso di comparsa e persistenza dei sintomi sopra elencati, è necessario rivolgersi allo specialista per inquadrare esattamente il tipo di iposecrezione lacrimale ( quantitativa e/o qualitativa ) e per escludere altre patologie associate ( s. di Sjogren).
Per studiare una situazione di occhio secco esistono esami specifici:
Test di Schirmer ( tipo 1 e tipo 2 )
Break Up Time
Test di colorazione con verde di Lissamina
Test di colorazione con rosa Bengala
Test di osmolarità del film lacrimale
Test di colorazione con Fluoresceina
Test di felcizzazione
Test di citologia lacrimale
Fluorescein load test
Tearscope
Valutazione funzionalità delle ghiandole di Meibomio
Imprintig congiuntivale

La terapia si basa su sostituti lacrimali che devono avere determinate caratteristichetali da ripristinare l'ambiente fisiologico del film lacrimale, agendo sulle varie componenti ( mucina, acuosa e lipidica) che lo compongono.
Inoltre devono essere prive di conservanti ( benzlconio cloruro ) che sono fortemente irritanti : a tale proposito devono essere preferiti i sostituti lacrimali in monodose o con sistemi di conservazione di ultima generazione ( comod etc.)
Anche l'azione sull'iperosmolarità che è presente nella sindrome da occhio secco risulta essere importante.
Inoltre una terapia innovativa sarà ( quando disponibile in Italia ) la Ciclosporina A .
In caso di infiammazione presente in caso di occhio secco potranno essere di aiuto i FANS locali od anche cortisonici di superficie.
Tutti questi farmaci vanno assunti sempre e comunque sotto la supervisione dello specialista.
Prevenzione
In caso di soggetti che hanno la tendenza ad avere la sindrome da occhio secco, sarà importante prevenire le situazioni che accentuano il problema:
- ambiente di vita o di lavoro troppo secco ( riscaldamento/ raffreddamento con termoconvettori ) riscaldamento troppo elevato - scarso ricambio di aria fresca.

- eccessiva applicazione a videoterminali, che determina una diminuzione della frequenza di ammiccamento

- scarso apporto di liquidi con la dieta

- evitare squilibri ormonali ( donne in menopausa) od assunzioni di farmaci a base di estroprogestinici senza adeguato controllo.

- curare i sintomi fin dall'inizio rivolgendosi ad un oculista preparato in materia

- seguire con la massima attenzione nel postoperatorio i pazienti operati di chirurgia refrattiva

- proteggere i propri occhi in caso di eccessiva esposizione ai raggi solari o ad agenti atmosferici potenzialmente pericolosi ( vento, sabbia etc. )

questo un breve appunto,
per il resto il consiglio e' recarsi da un medico oculista particolarmente esperto in questa prpblematca, il dottor DIEGO MOCOCHERP di Padova puo' essere un'ottima soluzione a presto.
suo PROF LUIGI MARINO

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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GRAZIE MILE CERCHERÒ I CONTATTARE IL DOTT. DIEGO MICOCHERO.
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