La normale struttura corneale eliminando la parte malata

Buonasera, io vorrei chiedere un consiglio e/o un parere.



Io avrei dovuto operarmi di PRK per la miopia e per l'astigmatismo che ho da anni, ma alla visita oculistica mi è stato trovato il cheratocono (non vi dico quanto sono state e sono tremende la mia delusione e la mia paura), e mi è stato detto di tenere sotto controllo la situazione e mi sono state spiegate le possibili terapie, ovvero il cross linkng e il trapianto.



Mi è stato proposto di effettuare il cross linking, ma io sinceramente sono molto poco convinta, perchè voglio dire con il cross linking che cosa otterrei?
Al massimo potrei ottenere una stabilizzazione della malattia a tempo indeterminato, peraltro senza la garanzia che il cheratocono venga stabilizzato per sempre, ma sinceramente questo a me non interessa, io vorrei fare qualcosa per poter fare il Laser e realizzare il mio sogno di buttare occhiali e lenti a contatto.
In quest'ottica avevo quasi pensato a ricostruire la normale struttura corneale eliminando la parte malata con una cheratoplastica lamellare, eventualmente eseguita con il laser, in maniera da mantenermi il mio endotelio, con tutti i vantaggi che ciò comporta, e poi a tempo debito effettuare il Laser per correggere il difetto residuo, perchè so che una cosa così si può fare.



Avevo anche sentito parlare della possibilità di effettuare il Laser anche dopo il cross linking, ma quando ho chiesto spiegazioni al mio oculista mi ha detto così: "Ma nemmeno con una pistola puntata alla tempia farei il Laser su una cornea malata, e il cross linking sicuramente rinforza il tessuto che tende a sfiancarsi, ma non annulla la malattia".



Io vorrei cheidere secondo voi che cosa posso fare?
E soprattutto ho ancora speranze di realizzare il mio sogno, e di non essere costretta a dire: "Buona vista a occhio nudo addio per sempre"?

In attesa di una risposta porgo cordiali saluti
[#1]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119 70
Che potere hanno i suoi occhiali?

Carlo Orione, MD
carlo.orione@orioneye.com
www.orioneye.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Buonasera dottore,
io uso occhiali da
SFERA-3,50 CIL-2 AX 60 con i quali vedo 7-8/10



Spero non mi abbia presa per pazza se le ho parlato addiritura di trapianto, ma io ero andata alla visita credendo di stare bene e già pensando che a quest'ora avrei buttato gli occhiali,, e invece mi sento arrivare una diagnosi così brutta...



Io però non ho voluto cercare di approfondire e vedere se potevo fare qualcosa comunque, e ho visto che esiste la cheratoplastica lamellare, che può essere predescemetica lasciando solo l'endotelio del ricevente, oppure la parte di cornea malata viene eliminata con il laser e sostituita con un lembo sempre preparato con il laser (e quest'ultima soluzione mi sembrava interessante).
E in ogni caso visto che l'endotelio rimane il proprio il rischio di rigetto, a differenza della perforante è praticamente nullo, così come altre possibili complicazioni della perforante
E comunque so che a tempo debito il laser per correggere il difetto residuo in in linea di massima si può fare.
Ho tratto conclusioni sbagliate? (Mi corregga lei se mi sbaglio)



Ripeto, spero che non mi prenda per pazza e folle se ragiono così (perchè magari potrei fare questa figura), ma io vorrei poter continuare a sperare di tornare a vederci bene al naturale, ma se il cheratocono è controindicazione assoluta alla chirurgia refrattiva e il cross linking non elimina la malattia...

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
P. S. per il cross linking ho anche letto che in alcuni casi può appiattire un po' il cono e comportare un lieve mglioramento visivo, ma non si può mai promettere questo, e anche ammesso che il miglioramento ci sia non sarà certo mai tale da far avere una buona vista naturale, e inoltre appunto nessuno può garantire che la stabilizzazione ottenuta sia definitiva. Perciò, tenendo conto di tutto io avevo pensato quello ho esposto prima
[#4]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119 70
Cara Ragazza,
il Cross Linking oltre a stabilizzare l'evoluzione del Kcono, tende a ridurre l'astigmatismo e molte volte anche la miopia (visto che tende anche ad appiattire leggermente la cornea.
In seguito, se vorrà correggere ulteriormente l'eventuale residuo refrattivo, potrà sottoporsi ad inserimento di un anellino corneale, MYORING, per migliorare la miopia.

Cordiali saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Buongiorno, la ringrazio moltissimo per la sua nuova risposta, la prego discusarmi, ma vorrei farle alcune ulteriori domande:




1)Lei mi ha detto che il cross linking tende a stabilizzare l'evoluzione del cheratocono, e sono contenta che mi dica così, ma per quello che so il cross ha lo scopo di creare dei nuovi legami fra le fibre collagene, in maniera da aumentare la resistenza e contrastare quindi l'evoluzione del cono. Però ho anche sentito che dopo 2 o 3 anni dall'intervento termina l' "effetto indurente", perchè ogni due-tre anni avviene il ricambio cellulare, e le nuove cellule produrranno nuovo collagene (ovviamente non crosslinkato), e così il cono potrebbe tornare a progredire.
Non è così?
E' anche da qui che derivano le mie perplessità...




2) Oltre all'opzione dell' anello MYORING per correggere il difetto refrattivo, potrebbe essere utile anche l'impianto di una lente fachica intraoculare?




3) Come dicevo avevo sentito parlare anche del laser dopo il cross linking, cosa che da quello che ho capito è molto controversa. Infatti per alcuni non si può proprio fare in base all'idea che una corena cheratoconica, con o senza cross, sempre una cornea malata è, per altri invece di fronte a un quadro clinico assolutamente stabile il laser si potrebbe fare. Comunque anche il laser potrebbe in futuro rivelarsi una strada percorribile, se eventualmente si dovesse vedere che non dà problemi nel tempo?

Comunque penso che per fare un intervento refrattivo di qualsiasi genere si debba essere almeno relativamente certi che il quadro clinico sia assolutamente stabile




4) So che oggi è possibile ricostruire solo l'epitelio corneale con cellule dello stesso paziente, ma ci sono sforzi da parte della ricerca scientifica per "andare oltre" e ricostruire non dico l'intero tessuto, ma almeno parti più consistenti del solo epitelio?




Mi perdoni per le molte domande, ma vorrei cercare di vederci chiaro il più possibile. La ringrazio e le porgo i miei più cordiali saluti
[#6]
Dr. Carlo Orione Oculista, Chirurgo plastico 6k 119 70
1) Ho pazienti ormai operati da 6 anni che hanno migliorato la capacità visiva e sono stabili.

2) Certo.

3) Si, ha ragione in tutto, è preparatissima!

4) Si, con le cellule staminali stiamo studiando per rigenerare anche le cellule retiniche.

Cordiali saluti
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