Post-intervento cataratta
Buonasera. Da qualche anno ho sviluppato una cataratta in miope che mi ha spinto ad accettare l'intervento, eseguito (a pagamento) a metà febbraio sull'OS (-4,25 miopia e -1,25 astigmatismo). Purtroppo ho anche un distacco posteriore di vitreo in entrambi gli occhi.
Essendo sia miope che astigmatica, ho comunicato al chirurgo il desiderio di avere una visione ottimale da lontano e la mia disponibilità a sostenere i costi supplementari di una lente torica, che però mi è stata sconsigliata, proponendo la correzione dell'astigmatismo con un'incisione particolare.
Mi è stata inserita una IOL PCB00 +13.0 D Abbott.
A 24 h dall'intervento la visione da lontano era decisamente soddisfacente, a scapito della messa a fuoco da vicino. Dopo ca. 5 giorni, la visione da lontano è notevolmente peggiorata e mi è stata diagnosticato un aumento di pressione (28-30 mmHg) curato con Timolabak.
A 3 settimane dall'intervento, la visione da lontano è decisamente carente (anche se mi dicono che è residuato solo uno -0,50 di astigmatismo e -0,50 di miopia), soprattutto di sera (riflessi, aloni, sfocature e ombre che mi impediscono di tornare alla vita normale e di guidare con il buio) e da vicino per la lettura ho bisogno di + 3,00. In sostanza la visione nitida è ristretta ad una distanza compresa tra 50 cm e 1,5 m.
Chiedo se sia ancora possibile un cambiamento o se la situazione sia da considerarsi definitiva e se, alla luce anche dei miei problemi al vitreo, sia sconsigliabile procedere con l'intervento al secondo occhio, dato che con la lente a contatto (torica) la visione da lontano è decisamente migliore rispetto all'occhio operato.
ringrazio anticipatamente e auguro un buon lavoro
adriana
Essendo sia miope che astigmatica, ho comunicato al chirurgo il desiderio di avere una visione ottimale da lontano e la mia disponibilità a sostenere i costi supplementari di una lente torica, che però mi è stata sconsigliata, proponendo la correzione dell'astigmatismo con un'incisione particolare.
Mi è stata inserita una IOL PCB00 +13.0 D Abbott.
A 24 h dall'intervento la visione da lontano era decisamente soddisfacente, a scapito della messa a fuoco da vicino. Dopo ca. 5 giorni, la visione da lontano è notevolmente peggiorata e mi è stata diagnosticato un aumento di pressione (28-30 mmHg) curato con Timolabak.
A 3 settimane dall'intervento, la visione da lontano è decisamente carente (anche se mi dicono che è residuato solo uno -0,50 di astigmatismo e -0,50 di miopia), soprattutto di sera (riflessi, aloni, sfocature e ombre che mi impediscono di tornare alla vita normale e di guidare con il buio) e da vicino per la lettura ho bisogno di + 3,00. In sostanza la visione nitida è ristretta ad una distanza compresa tra 50 cm e 1,5 m.
Chiedo se sia ancora possibile un cambiamento o se la situazione sia da considerarsi definitiva e se, alla luce anche dei miei problemi al vitreo, sia sconsigliabile procedere con l'intervento al secondo occhio, dato che con la lente a contatto (torica) la visione da lontano è decisamente migliore rispetto all'occhio operato.
ringrazio anticipatamente e auguro un buon lavoro
adriana
Salve,
bisognerebbe capire lo stato della cornea, la pressione ed i bordi della ventina come sono messi. normalmente la stabilizzazione avviene fra i 2 e i 6 mesi dall'intervento.
Lei comprende che un consulto online può essere solo indicativo non diagnostico e che pertanto le sue domande non possono che trovare risposta solamente dopo che uno Specialista l'abbia attentamente ascoltata e visitata. Se successivamente necessita di chiarimenti saremo a disposizione.
Mi faccia sapere eventuali novità.
Cordiali Saluti
bisognerebbe capire lo stato della cornea, la pressione ed i bordi della ventina come sono messi. normalmente la stabilizzazione avviene fra i 2 e i 6 mesi dall'intervento.
Lei comprende che un consulto online può essere solo indicativo non diagnostico e che pertanto le sue domande non possono che trovare risposta solamente dopo che uno Specialista l'abbia attentamente ascoltata e visitata. Se successivamente necessita di chiarimenti saremo a disposizione.
Mi faccia sapere eventuali novità.
Cordiali Saluti
Dr. Enzo D'Ambrosio - HiQ vision Centro laser
Centro Oftalmico D'Ambrosio - Taranto
www.centroftalmicodambrosio.eu - cercaci su Fb!
Utente
La ringrazio. Il 15 ho appuntamento, Le farò sapere senz'altro.
Utente
Buona sera,
sono stata dal mio oculista di fiducia (diverso dal chirurgo che mi ha operato) e la situazione è questa:
A oltre 4 settimane dall'intervento, la pressione sembra rientrata a valori normali (17 mmHg - a distanza di 36 ore dall'ultima somministrazione di Timolabak), ma la visione da lontano è decisamente carente: è residuato uno -0,25 di miopia ed è rimasto tutto l'astigmatismo 1,25. Inoltre da vicino ho bisogno di un occhiale da lettura +3,00.
Soprattutto di sera la visione da lontano è decisamente ridotta rispetto al risultato che ottengo sull'occhio non operato con la lente a contatto torica.
In sostanza, per l'occhio operato, la visione nitida resta ristretta ad una distanza compresa tra 50 cm e 1,5 m.
Il mio oculista di fiducia (persona diversa da chi mi ha operato) mi ha detto che l'intervento è ineccepibile dal punto di vista chirurgico, ma contestabile dal punto di vista refrattivo, ma mi ha anche consigliato di operare quanto prima il secondo occhio, in quanto lo scompenso è troppo.
Le chiedo se, a Suo parere, data la mia situazione non si potesse ottenere di meglio e se, alla luce anche dei miei problemi al vitreo, sia sconsigliabile procedere con l'intervento al secondo occhio (miopia -4,50 astigmatismo -0,75) se non con una tecnica migliore (femtolaser + IOL torica).
In questa ipotesi, Le chiedo di indicarmi una struttura che preveda tali applicazioni.
sono stata dal mio oculista di fiducia (diverso dal chirurgo che mi ha operato) e la situazione è questa:
A oltre 4 settimane dall'intervento, la pressione sembra rientrata a valori normali (17 mmHg - a distanza di 36 ore dall'ultima somministrazione di Timolabak), ma la visione da lontano è decisamente carente: è residuato uno -0,25 di miopia ed è rimasto tutto l'astigmatismo 1,25. Inoltre da vicino ho bisogno di un occhiale da lettura +3,00.
Soprattutto di sera la visione da lontano è decisamente ridotta rispetto al risultato che ottengo sull'occhio non operato con la lente a contatto torica.
In sostanza, per l'occhio operato, la visione nitida resta ristretta ad una distanza compresa tra 50 cm e 1,5 m.
Il mio oculista di fiducia (persona diversa da chi mi ha operato) mi ha detto che l'intervento è ineccepibile dal punto di vista chirurgico, ma contestabile dal punto di vista refrattivo, ma mi ha anche consigliato di operare quanto prima il secondo occhio, in quanto lo scompenso è troppo.
Le chiedo se, a Suo parere, data la mia situazione non si potesse ottenere di meglio e se, alla luce anche dei miei problemi al vitreo, sia sconsigliabile procedere con l'intervento al secondo occhio (miopia -4,50 astigmatismo -0,75) se non con una tecnica migliore (femtolaser + IOL torica).
In questa ipotesi, Le chiedo di indicarmi una struttura che preveda tali applicazioni.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 07/03/2019.
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