Test di schirmer

Gentili medici,

Successivamente a visita reumatologica in cui il medico che mi ha visitato ha posto il sospetto di Sindrome di Sjogren, ho eseguito analisi del sangue con pannello anticorpale Ena risultato positivo per anticorpi SSB e positivi ANA con immunofluorescenza valore 1.
80, altri valori tra cui i vari indici di flogosi: negativi.

Risentito il reumatologo, mi confermava a maggior ragione il suo sospetto di Sindrome Di Sjogren probabilmente in fase iniziale e mi inviava a visita oculistica per confermare mediante test di Schirmer.

Ho eseguito il test che è risultato negativo, ma il giorno dopo ho avuto dubbi sull'effettiva correttezza di svolgimento dello stesso, mi spiego meglio.

Prima di sottopormi al test, l'oftalmologo ha valutato fondo oculare, pressione e acuità visiva instillando come da prassi qualche goccia di collirio, peraltro precisandomi che avrebbe" bruciato un po" e subito dopo questi esami mi ha sottoposto al test di Schirmer.

Di fatto però, una volta instillato il collirio, lacrimavo a causa della leggera irritazione dello stesso e subito dopo aver tamponato le lacrime il medico ha posto le strisce per il test di Schirmer.

Vorrei quindi chiederVi se le modalità temporali con cui è stato eseguito il test sono corrette oppure se questo doveva essere fatto prima della somministrazione del collirio a causa di un'eventuale interferenza dello stesso sulla mia produzione di lacrime.

In effetti neanche il reumatologo era molto convinto dello svolgimento del test: secondo lui infatti doveva essere eseguito prima della somministrazione del collirio o comunque in condizioni che per quanto possibile ricalcassero la situazione quotidiana, poichè l'aver indotto la lacrimazione per l'azione leggermente irritante del collirio può aver falsato il risultato.

Di fatto, vista comunque la positività degli autoanticorpi e i sintomi che lamento ormai da anni, ha confermato il suo sospetto di sindrome di Sjogren... con un ultimo dubbio riguardante proprio la validità della visita oculistica di cui comunque ha accettato la sostanziale negatività per ipolacrimia e pertanto non mi ha prescritto subito terapia specifica ma solo Medrol per 12 giorni, con cui dopo una settimana va già molto meglio (purtroppo oltre secchezza orale e oculare manifesto artro-mialgie multiple e un dolore insistente al tendine metatarsale, avanbraccio e scapola), aggiungendo però che se fosse risultato positivo lo Schirmer non avrebbe avuto dubbi a mettermi subito sotto terapia specifica.

Visto che ormai sono diversi anni che mi trascino in una condizione di stanchezza, dolori diffusi che in alcuni periodi sono veramente insopportabili ed altri sintomi, vorrei finalmente cercare di venire a capo di questa situazione... e pertanto vi chiedo se secondo voi è giusta la considerazione del reumatologo di considerare non del tutto corretto il test eseguito oppure la somministrazione di collirio non ha comunque potuto influenzare il risultato finale (8 ml per entrambi gli occhi)?
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Dr. Vincenzo Orfeo Oculista 168 11
Gentile utente,anche se i reumatologi continuano a richiederlo, il test di Schirmer non è sempre un test affidabile e, per questo motivo, è sempre meno usato dagli oculisti specialisti di Superficie Oculare. Potremmo considerarlo un valore numerico utile al reumatologo se almeno il test fosse ben condotto. Nel corso della visita oculistica che ha eseguito effettivamente il risultato potrebbe essere stato falsato da altri esami eseguiti in precedenza. Sarebbe consigliabile quindi ripeterlo dal suo oculista senza fare altri esami concomitanti o almeno senza aver instillato delle gocce.
Cordiali saluti.

Prof. Dr. Vincenzo Orfeo
Direttore U.O.Oculistica Clinica Mediterranea, Napoli
Prof. a contr. Scuola Spec.Oftalmologia Università di Trieste

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dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Orfeo, innanzitutto la ringrazio per la risposta e prendo atto delle sue considerazioni che poi ricalcano sia i miei dubbi che quelli, appunto, del reumatologo. Detto ciò, per quello che mi scrive lei il test di Schirmer non è il più probante dal punto di vista diagnostico ,così come mi era stato confermato dall'oftalmologo da cui sono stato a visita. Pertanto le volevo porre un'altra domanda: sa a quale figura professionale o comunque quale struttura a Napoli esegue la biopsia delle ghiandole salivari minori e a cui è possibile rivolgersi? Per quello che so e che mi è stato detto sembra essere quello dotato di maggiore specificità diagnostica e a questo punto forse è meglio fugare qualsiasi dubbio...la ringrazio comunque della disponibilità e per avermi chiarito i dubbi espressi precedentemente, cordialmente.
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