Io vorrei fare un intervento con il laser per cercare di eliminare questa necessità, e magari

Buonasera, io ho fatto due trapianti di cornea nel 2006 e nel 2007, e ora ho un astigmatismo di 3 diottrie all'occhio sinistro e di 4 diottrie all'occhio destro, che correggo con le lenti a contatto.
Io vorrei fare un intervento con il laser per cercare di eliminare questa necessità, e magari vederci un po' bene al naturale.
La cosa è fattibile?
Ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima.
dobbiamo classificare l’astigmatismo post cheratoplastica:
Fase Plastica:
Periodo di tempo in cui è ancora presente la sutura ed è ancora in atto il processo di cicatrizzazione.
Fase Statica:
Eliminata la sutura e terminata la cicatrizzazione di lembo donatore e letto ricevente, la cornea non è più soggetta a modifica-zioni morfologiche (6 mesi).
Indicazioni alla chirurgia
– Astigmatismi tali da rendere insoddisfacente il risultato visivo mediantecorrezione con occhiali (solitamente superiori alle 5 diottrie).
– Astigmatismi che seppure di entità inferiore alle 5 diottrie si presentano talmente irregolari da non consentire una buona correzione ed un visus accettabile.
– Astigmatismi che causano una aneisoconia che non permette di avereuna visione binoculare.
– Impossibilità di correggere con lenti a contatto una delle situazioni precedenti.
PRE OPERATORIE
Morfologia della cornea ospite
Morfologia del lembo donatore
INTRAOPERATORIE
Eccentricità del lembo
Trapanazione del letto ricevente
Incisione
Diametro del lembo
Disparità tra letto ricevente e lembo donatore
Apposizione della sutura
Controllo intaoperatorio dell’astigmatismo
POSTOPERATORIE
Traumatismi corneali
Deiscenza della ferita
Necrosi del lembo
Rigetto
Ipertensione oculare
Neovascolarizzazione corneale
Tecniche di correzione in fase plastica
I metodi di correzione dell’astigmatismo in fase plastica sono in stretta correlazione con il tipo di sutura utilizzato dal chirurgo.
Inoltre è da tener presente che i risultati ottenuti sono comunque passibili di modificazioni nel tempo.
A) Aggiustamento della sutura (secondo Mc Neill-1989)B) Suture regolabiliC)
Rimozione di punti singoli
D) Apposizione di punti singoli
Riguardo al punto A questa tecnica è seguita con molta parsimonia dovendo essere praticata precocemente (mai descitta dopo 6 mesi dal trapianto) e potendo portare all’interuzzione della sutura;
punto B tecnica descritta da molto tempo ma mai entrata nella consuetudine perproblemi della gestione e della riepitelizzazione;
punto C e D danno risultati transitori ma è facile e prevedibile.
Tecniche di correzione in fase statica
In passato sono state proposte numerosissime tecniche volte a correggere l’astigmatismo che segue al trapianto di cornea; attualmente acausa dei tumultuosi cambiamenti apportati alla chirurgia refrattiva dall’avvento del laser ad eccimeri divideremo le tecniche proposte in meto-diche incisionali, metodiche laser e metodiche miste.
Tecniche Incisionali
– Revisione della ferita: consiste nel riaprire la cicatrice nella zona interessata e nell’apporre una nuova sutura.
– Revisione Cuneiforme:
secondo Troutman consiste nell’asportare una semiluna lamellare di tessuto corneale, tale resezione provoca un incurvamento sul meridiano in cui viene effetuata e ad ogni millimetro di tessuto asportato dovrebbe corrispondere una correzione di circa 10 diottrie di astigmatismo.
– Incisioni rilassanti: si possono effettuare sul lembo donatore, sul margine cicatriziale o sul letto ricevente. Possono essere rettilinee, trapezoidali o curve (sec. Merlin). Curve hanno il vantaggio di essere equidistanti in ogni punto dal centro corneale, di essere circondate da omogenee quantità di tessuto e di essere effettuate su aree di corneadi spessore praticamente costante, ciò sembra migliorare i risultati.
Negli anni sono state introdotte numerose migliorie sia con la messa a punto di normogrammi più efficaci, che con lo sviluppo di strumenti che rendono le incisioni curve più sicure ed efficaci. Tra questi strumenti c’è senza alcun dubbio l’arcitomo di Hanna, che seguendo ilprincipio del trapano a suzione consente l’effetuazione, per mezzo di due bisturi di diamante giustapposti, di incisioni curve in cui è possibile calibrare la profondità di taglio, l’arco di incisione ed il diametro della zona ottica.
Tecniche di correzione con laser ad eccimeri
Queste metodiche, indipendentemente dai risultati ottenibili presentano rispetto alle tecniche incisionali due fondamentali vantaggi.
Il primo consiste nella riduzione importantissima di complicanze che,seppure non frequentemente, possono capitare in caso di tecniche incisionali (perforazioni).
Il secondo nella opportunità di correggere contemporaneamente la componente sferica preesistente o che residua in equivalente sferico(non si deve dimenticare che spesso per ectasie spontanee o conseguentialla morfologia del letto ricevente, non è infrequente l’insorgenza di miopizzazioni anche elevate conseguenti a cheratoplastica perforante).
Fotocheratectomia refrattiva astigmatica (PARK)
Il trattamento superficiale con laser ad eccimeri, comunemente utilizzato in caso di astigmatismi congeniti, è stato per la prima volta praticato ed utilizzato in caso di astigmatismi secondari a cheratoplasticaperforante nel 1992 da M. Campos e collaboratori. Da allora, soprattutto verso la metà degli Anni ‘90 sono state pubblicati numerosi studi sulla PARK. I risultati ottenuti, grazie ai miglioramenti tecnici costruttivi dei laser, al passaggio dai broad beam ai laser a scansione e quindi ai flying spot, all’utilizzo degli eye tracker ed al continuo aggiornamento dei soft-ware di gestione delle macchine sono stati discreti, ma l’avvento delle metodiche intrastromali ha di fatto ridimensionato questa metodica adun ruolo marginale in questo tipo di difetti.
Laser in situ cheratomileusi (LASIK)
La PRK-PARK ha infatti presentato un’alta incidenza di complicanzese eseguita dopo cheratoplastica perforante; è stata difatti riportata unaelevata incidenza di astigmatismi irregolari e di reazioni cicatriziali abnormi. In uno studio multicentrico, Maloney e coll. hanno riportato il29% di perdita di 2 o più linee di acuità visiva in pazienti trattati con PRK dopo una precedente chirurgia oculare.Inoltre, soprattutto per i difetti elevati che si è costretti a trattare e per la ovvia limitata possibilità di utilizzare zone ottiche e zone di transizione del trattamento ampie, la regressione che spesso sopraggiunge
Non si deve infine dimenticare che l’insulto e lo sconvolgimento della normale anatomia corneale in caso di lembi trapiantati può almeno teoricamente elevare il rischio del rigetto in cornee che subiscono una disepitelizzazio-ne e una fotoablazione della membrana di Bowman.
COME VEDE CI SONO MOLTE ALTERNATIVE INTERVENTISTICHE!!
n caro saluto.
[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
La ringrazio molto dottore per la sua spiegazione molto dettagliata ed interessante, le suture sono state rimosse, e questo risultato ormai dovrebbe essere il definitivo; quindi allora la tecnica di elezione è la Lasik...
Io con correzione vedo anche bene, ma vorrei fare l'operazione sperando di arrivare a una buona vista anche naturale, perchè sinceramente non vorrei essere costretta a portare occhiali e lac per sempre...
Quindi in teoria, mi pare di aver capito, allora potrei operarmi con il laser...?
[#3]
Oculista attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima,
il laser postcheratoplastica in Lombardia è a carico del SSN!
Si rivolga per informazioni all'ottimo Dr Marino,esperto chirurgo refrattivo ed eccezionale collaboratore di questo sito!ù
Troverà tutto su di lui sulla sua homepage!
Un aro saluto.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
Ringrazio ancora, anche per l'indicazione che mi è sttaa data.
Vorrei sapere comunque se un laser (Lasik) dopo un trapianto di cornea presenta rischi maggiori rispetto a un laser su una corena normale:
Se si comunque quali esattamente? Giusto per fare un confronto
[#5]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
Signorina
mi permetto intervenire io e ringrazio il Dottor DUILIO SIRAVO

sue Domande

Vorrei sapere comunque se un laser (Lasik) dopo un trapianto di cornea presenta rischi maggiori rispetto a un laser su una corena normale:
Se si comunque quali esattamente?

risposte
direi proprio di NO
va esefguito pero' da mani esperte ed in strutture ospedaliere o clinica di notevole serieta' ed affidabilita'



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