Un operazione laser

Buongiorno,
ho -8 decimi di miopia e da recente visita (con esame mappa corneale) mi è stato riscontrato quanto segue:
OD astigmatismo irregolare ad asse maggiore lungo il meridiano a 98° e minore a 8° (-0,75D)
OS astigmatismo irregolare ad asse maggiore lungo il meridiano a 96° e minore a 6° (-0,99D)

è una condizione compatibile (posto ulteriori accertamenti del caso) con un operazione laser?
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
certo, ma mancano i dati della pachimetria
venga quando vuole a MEDA o a Milano
le allego un breve appunti

Laser ad eccimeri
Sin dagli anni ‘70 si è iniziato a sperimentare il laser per ottenere una maggiore precisione ed affidabilità nel cambiamento di forma della cornea.
I primi autori scoprirono che il laser ad eccimeri 8dimeri eccitati dai raggi ultravioletti) poteva rimuovere il tessuto con una precisione accurata fino a 0,25 micron.
Attualmente i laser ad eccimeri hanno raggiunto una precisione ed una sicurezza di livello straordinario nel campo della correzione chirurgica dei difetti visivi.
Utilizzando questa tecnica viene modificata la curvatura della cornea, in quantità tale da correggere il difetto, analogamente agli occhiali o alle lenti a contatto del paziente, riducendo così o addirittura eliminando una dipendenza a vita nei confronti delle lenti correttive.
PRK (Photo Refractive Keratectomy)
Il laser ad eccimeri, una radiazione fredda e invisibile di ultravioletto indirizzata e guidata sulla superficie corneale attraverso il controllo di un sistema computerizzato, permette la vaporizzazione istantanea del tessuto corneale da parte del raggio laser consentendo di scolpire il profilo della cornea con una precisione micrometrica, correggendo così il difetto refrattivo. Al paziente viene installata soltanto qualche goccia di collirio anestetico; successivamente viene disteso sul lettino al di sotto del microscopio del laser, viene applicato un blefarostato e viene rimosso lo strato di epiteliale della cornea 8il più superficiale. Viene quindi invitato a fissare una mira luminosa di riferimento, mentre un dispositivo computerizzato (eye tracker) controlla l’allineamento e la fissazione dell’occhio per tutta la durata del trattamento. Alla fine della procedura l’occhio viene medicato con colliri antibiotici e antinfiammatori e si applica una lente a contatto morbida terapeutica. Può essere consigliato un analgesico per combattere la sintomatologia infiammatoria: fastidio, fotofobia, lacrimazione, gonfiore palpebrale, sensazione di corpo estraneo nell’occhio. La lente a contatto terapeutica ha un esclusivo scopo protettivo (corneal shild) e anche se può sembrare la causa di tutti disturbi non va mai rimossa su iniziativa del paziente, ma solo da parte del medico oculista , in genere dopo 4/5 giorni. Si indica al paziente di avere buon senso ed evitare ambienti potenzialmente dannosi (molto assolati, fumosi o polverosi), di indossare un occhiale da sole e di instillare con regolarità i colliri. Nei primi 12/20 giorni può accadere che il paziente accusi dei disturbi nella visione per vicino. Tale complicanza è destinata a ridursi a poche giornate se il paziente si attiene scrupolosamente alle indicazioni post-operatorie del chirurgo.
La LASIK è una procedura che combina laser e chirurgia per la correzione dei difetti visivi, ideata dal Dr. Barraquer (epicheratomileusi) negli anni ‘60 perfezionata e “modernizzata” in Italia grazie a Lucio Buratto che con importanti innovazioni tecniche offrì subito risultati decisamente positivi. Uno speciale strumento , il microcheratomo, effettua una sottile “fettina “ di tessuto corneale , questo “lembo” (flap) viene sollevato; mentre lo stato stromale sottostante vengono trattati con il laser ad eccimeri. Il tessuto sollevato viene poi rimesso in sede senza punti. Nei confronti della PRK, la LASIK presenta numerosi vantaggi: minor fastidio per il paziente, un recupero visivo più rapido e un risultato più stabile. I suoi inconvenienti sono legati alla maggiore complessità della tecnica chirurgica soprattutto durante la fase del taglio e recentemente pare una maggiore tendenza alla cheratoectasia ed al discomfort del film lacrimale . Al paziente, disteso sul lettino operatorio sotto il microscopio del laser, viene installata qualche goccia di collirio anestetico e viene applicato un blefarostato. Fissato l’occhio con una suzione, il chirurgo esegue la prima fase di taglio meccanico mediante il microcheratomo, ottenendo un lembo corneale incompleto (Flap) , agganciato superiormente o nasalmente ; il lembo corneale viene sollevato e il laser agisce sullo stroma corneale sottostante, mentre il paziente fissa una mira luminosa di riferimento. Alla fine del trattamento il FLAP corneale viene riposizionato.L’occhio viene successivamente medicato con colliri antibiotici e antinfiammatori e opossono essere applicate delle conchiglie protettive. Si prescrivono analgesici per via orale per le sensazioni fastidiose o dolorose che in genere si manifestano nelle prime ore. Si indica al paziente il divieto di evitare attività fisiche impegnative per i primi giorni, gli ambienti molto luminosi , i luoghi assolati, fumosi o polverosi, di installare con regolarità i colliri.
La LASEK è un delle tecniche più recenti, introdotta da Massimo Camellin.La Lasek deriva dalla PRK ma comporta il mantenimento dell’integrità dell’epitelio corneale, con netta riduzione del dolore post-operatorio. Durante il trattamento il chirurgo crea un lembo epiteliale (meccanicamente e con l’aiuto di soluzione alcolica) e quindi utilizzerà il laser ad eccimeri sullo stroma corneale. Al termine del trattamento il lembo epiteliale viene riposizionato nel suo letto e protetto con una lente a contatto terapeutica.La LASEK oggi si è evoluta nella EPI-LASIK introdotta da PALLIKARIS, questa tecnica prevede la creazione di un flap epiteliale con un microcheratomo molto simile a quello utilizzato per la lasik, ma privo di lama.
a presto
SUO DOC

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta!
Le avevo posto la domanda perchè pare che il leggero astigmatismo irregolare sia in gran parte causato dall'impronta che le lenti a contatto (uso le morbide) hanno lasciato sulle mie cornee e non sapevo se questa fosse una contro-indicazione all'operazione.
Penso che mi sottoporrò alla visita per stabilire tutti i parametri necessari all'intervento dopo le vacanze, nel periodo invernale.
Nel frattempo, per evitare che le lac continuino a "premere" sulla cornea (oltre a limitarne l'uso) cosa mi consiglia' Meglio le giornaliere?
Grazie ancora (mi sono stampata la sua risposta con gli appunti circa le tecniche laser !!)
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
assolutamente le usa e getta
sono perfette
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno,
avrei un ulteriore dubbio.
La mappa corneale evidenzia un astigmatismo irregolare e il medico che mi ha visto dice dovuto alle lac.
Questo dopo un mese senza lenti.
Quanto tempo ci vuole perchè l'occhio ritorni nella norma? E' possibile che rimanga comunque un "segno" sulla cornea?
Io pensavo, come dicevo, di fare l'intervento nel periodo invernale. Rimanendo il più possibile in questi mesi senza lenti la situazione dovrebbe migliorare?
Grazie per l'attenzione.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
Signorina buongiorno a lei

sue domande
1)La mappa corneale evidenzia un astigmatismo
irregolare e il medico che mi ha visto dice dovuto alle lac.
Questo dopo un mese senza lenti.
Quanto tempo ci vuole perchè l'occhio ritorni nella norma?
risposta
anche 6 mesi

2)E' possibile che rimanga comunque un "segno" sulla cornea?
risposta
SI

3)Io pensavo, come dicevo, di fare l'intervento nel periodo invernale. Rimanendo il più possibile in questi mesi senza lenti la situazione dovrebbe migliorare?
tisposta
CERTO CERTO
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