Aree di compatta ossea nella testa metatarsale del ii raggio e nella falange distale del i dito

Buonasera.
Sono alto 184 cm e peso 83 kg.
Un mese fa, giocando a calcio ho subito un fallo.
Si trattava di un pestone: l'avversario mi ha pestato il piede che, però, non si trovava nella sua posizione naturale (ero in equilibrio sulla parte esterna del piede, quando questo è stato schiacciato dal pestone avversario.
Non ho subito ho avvertito dolore, ma poggiando il piede a terra ho sentito come un vuoto.
Ho smesso di giocare.
Il giorno dopo era diventato molto gonfio.
La caviglia non mi faceva male, ma solo il collo del piede, per cui sono andato al PS e ho effettuato radiografia, da cui non emergevano rime di frattura.
Congruenti i rapporti articolari e millimetriche aree di compatta ossea nella testa metatarsale del II raggio e nella falange distale del I dito.
EOL piede sx: tumefazione in regione dorso-mediale mesopiede, color, rumor e edema diffuso.
Dolore alla dgp in corrispondenza della tumefazione.
No deficit vip in atto.

Ad un mese di distanza ancora non riesco a camminare bene e se indosso scarpe strette mi fa male.
Avverto dolore quando provo a stendere il piede in avanti.
In ogni caso il dolore diminuisce con il tempo, anche se molto lentamente.
Potrei dire che la zona che mi fa male quasi si sia "spostata" verso l'esterno del piede.

Dovrei effettuare altri accertamenti?
(ad es risonanza) Quali sono i tempi di recupero per tornare al 100%? Oltre alla crioterapia dovrei effettuare altre terapie?

Grazie in anticipo per la risposta
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Dr. Efisio Musu Ortopedico 296 26
Deduco che al caicio giochi amatorialmente senza che dietro la squadra ci sia un fisioterapista che possa prendersi carico di eventuali eventi traumatici.
Da quanto lei riferisce ritengo che abbia subito una forte contusione con modica componente distorsiva della regione medio-tarsica.
L’edema è del tutto normale in un arto che limita molto la sua attività e il dolore che si presenta quando estende il piede e comincia a deambulare per scomparire quando ha scaldato le strutture impegnate è del tutto conseguente all’evento traumatico.
Le consiglio a riposo di tenere l’arto in scarico e di attivare energicamente il piede in movimenti riguardanti tutti i settori compresa l’articolazione tibio-tarsica.
Piano piano cominci a praticare piccole corse aumentando gradualmente il ritmo e la distanza.
Cordiali saluti.