Frattura polso dopo gesso

Buongiorno,
vi ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte e mi scuso se la domanda può sembrare banale.

Io ho 23 anni e 6 settimane fa, a seguito di una caduta, ho riportato una frattura composta dell'epifisi distale del radio del polso sinistro, subito ingessato al pronto soccorso.Alcuni giorni dopo ho effettuato una tac, per escludere la frattura dello scafoide, che mi era stata diagnosticata in ospedale.L'esito della tac affermava una frattura dell'epifisi distale del radio con lieve scomposizione dei frammenti, regolari i rapporti con la filiera carpale.Dopo 4 settimane dalla frattura mi viene rimosso il gesso e sostituito da una fasciatura abbastanza stretta.L'ortopedico dopo la rimozione del gesso,compiendo dei movimenti mi ha rassicurato circa il buon esito del recupero e ha aggiunto che la fasciatura era giusto un supporto nei movimenti, suggerendomi ,infatti, di iniziare a muoverlo per una migliore guarigione.Dopo 2 settimane mi è stata rimossa anche la fasciatura,nel tempo trascorso fasciato sono riuscito ad ottenere un completo movimento di tutte le dita e anche a stringere, con un po di forza, il pugno, però mi sono limitato nei movimenti del polso,nonostante mi fossero stati consigliati.L' ortopedico, tolta la fasciatura,mi ha visitato dicendo che la frattura si è risaldata sostenendo che i dolori che avverto nel muovere il polso sono dovuti all'inattività e non più alla frattura,consigliandomi di muoverlo il più possibile, prestando comunque attenzione, fino al compimento dei 2 mesi dall'infortunio.
La domanda che vi porgo è la seguente, io il polso riesco a muoverlo, anche se con dolore, proprio per questo sono un pò intimorito dal farlo,a voi risulta che il dolore possa dipendere da inattività?
In realtà, dopo la rimozione del gesso non mi è stata fatta alcuna radiografia,forse è questo che mi preoccupa, in quanto, visitandomi l'ortopedico ha sostenuto la completa guarigione.
Aggiungo che l'ortopedico ha escluso la fisioterapia indicandomi lui stesso i movimenti da compiere.

grazie dell'attenzione,

cordiali saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Dopo 6 settimane, in genere, la frattura è consolidata, vista anche la giovane età, tuttavia è' forse più prudente fare una radiografia per controllare la guarigione della frattura e sapere quindi quanto può sforzare nella riabilitazione. E' possibile che il dolore sia legato alla inattività ma sapere che la frattura è ben consolidata consentirà di insistere nella riabilitazione in modo più deciso.
Per decidere se occorra la fisioterapia è necessario visitarLa: una volta che ha fatto la radiografia e l'ha mostrata a un ortopedico o a un medico fisiatra saprà anche se occorra la riabilitazione.
Cordiali saluti

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie della risposta,

vedrò, allora, di fare una radiografia per conto mio.
Volevo solo aggiungere, che mi sono dimenticato di precisare sopra, il dolore nel movimento lo accuso dal lato opposto alla frattura,nel senso che essendomi fratturato il radio avverto dolori dal lato del polso sotto al mignolo ,che non dovrebbe essere stato interessato dalla frattura, non so se questo sia un dettaglio importante; esistono connessioni a suo avviso o questo può avvalorare la tesi del dolore da inattività?

lo so che senza una visita non può rispondermi correttamente circa la mia situazione,ma un consulto qui credo sia meglio di cercare articoli su internet a caso.

grazie ancora

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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Spesso la frattura dell'epifisi distale del radio si può acompagnare a una frattura della stiloide ulnare. Non è possibile accertare a distanza la causa del dolore, che molto probabilmente è legata alla immobilità ma non si può dirlo con certezza. Può consultare lo specialista e lasciare decidere a lui se occorra una radiografia.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
dottore la ringrazio, sono passati alcuni giorni e posso dirle che il dolore va diminuendo giorno dopo giorno e riesco a muovere sempre meglio il polso.

le rubo ancora un pò di tempo, se posso, con un'ulteriore domanda sulla quale il mio ortopedico è stato un po vago.
Io nel tempo libero suono la batteria e vado in palestra,secondo lei, in genere quali sono i tempi di attesa per praticare tali attività dopo il mio tipo di frattura?
l'ortopedico mi ha detto di evitare di fare sforzi in attesa di raggiungere 2 mesi dall'infortunio e che al terzo mese dall'infortunio dovrebbero dirsi "guarita" la frattura.
Quindi, da quanto capisco passati 3 mesi dall'incidente posso tornare a fare quello che facevo prima? oppure,è meglio aspettare altro tempo?

lo so che senza vedermi non potete esprimervi in modo preciso,ma qualsiasi suggerimento è ben accetto.

grazie ancora,
cordiali saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La frattura è guarita quando alla radiografia sono visibili gli esiti della riparazione, cioè quando il radiologo referta che la fratturaconsolidata. Il polso è guarito quando, oltre a essere guarita la frattura, è ripresa la motilità normale senza dolore.
Man mano che vede avvicinarsi il ritorno alla normalità può cominciare con la batteria, molto gradualmente, mentre per la palestra aspetterei di essere proprio guarito del tutto, ma anche lì la ripresa deve essere graduale; in entrambi i casi appena sente fastidio o dolore deve rallentare o sospendere e adeguare l'attività. E' impossibile dare dei tempi rigidi senza sapere il tipo di frattura e il risultato attuale: ci sono fratture che guariscono in 40 gg e altre che non sono ancora guarite dopo mesi.
Cordiali saluti