Ricostruzione legamenti ginocchio: c'è una profilassi pre-operatoria da seguire?

Un saluto di nuovo ai gentilissimi medici del sito, e chiedo scusa se mi mtto a richiedere consulti cosi ravvicinati, ma data l'importanza dell'operazione alla quale devo sottopormi, l'ansia è tanta e i dubbi pure.

Come anticipato in altre discussioni dovrò sottopormi a una ricostruzione combinata LCA LCP (quest'ultimo sembra solo da rinforzare, dato che il cassrto posteriore, documentato da specifiche rasiografie sottostressnn eccede il centimetro) molto probabilmente con tecnica all inside e da valutare il punto d'angolo postero esterno o complesso arcuato....sembra non sia da ricostruire, ma il chirurgo mi ha detto che l'ultima parola spetterà all'artroscopia, e vedrà realmente "dal vivo" la situazione di tendini e legamenti, qualora si prospettasse la ricostruzione pure del complesso arcuato, occorerebbe farla a cielo aperto.

Ora, so che un intervento el genere è esposto a un rischio di infezioni maggiore rispoetto a un "semplice" LCA, e l'infezione è forse prpprio la complicazione post operatoria che spassionatamente temo di piu, ho quasi gli incubi!!

proprio un paio di mesi fa, un mio collega prossimo alla pensione si è operato di protesi totale del ginocchio, e ci ha raccontato che il dottore gli ha fatto fare un'attenta analisi infettivologica volta a individuare e se possibile eliminare, possibili focolai infettivi, potenzialmente pericolosi per la protesi (documentandomi poi da me, ho letto che infatti il metallo protesico ben si adatta a "rifugio" di possibili batteri veicolati per via ematica da altri punti del corpo), gli era stato detto particolaremnte di prestare attenzione a infezioni dentarie o urinarie.

Riguardo la mia operazione, il mio dottore, che segue il mio ginocchio da quando ha "deciso" di rompersi,e di cui comunque mi fido per la sua professionalità, non mi ha mai parlato di una profilassi simile; nel mio caso specifico, convivo da anni (scoperta 7 anni fa, ma possibile che ci fosse gia da prima) con una fistola sacro coccigea non molto grande, che nn mi da particolari problemi...in 7 anni si è suppurata solo 2 volte e di queste 2 solo una son dovuto ricorrere ad antibiotici x una settimana, per il resto la sua presenza è silente e quasi per nulla fastidiosa..non l'ho mai operata anche per il concreto rischio di recidive

in vista di un'operazione come quella che mi aspetta, è pericoloso andare farmi ricostruire i legamenti in presenza di questa patologia? sinceramente dopo l'esperienza del collega protesizzato mi ero anche informato per una eventuale eradicazione della fistola con un proctologo che attua una tecnica mini invasiva, ma i tempi della mutua son lunghissimi (8 mesi), andandosi a sovrapporre a quelli dell'operazione al ginocchio (dovrei esser chiamato a settembre x i legam)che sinceramente mi preme di piu per le sensazioni invalidanti che mi sta creando.

Non vorrei rimandare l'operazione al ginocchio ma nemmeno rischiare oltremodo. Ringraziandovi come sempre, vi saluto con affetto!
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Normalmente non è necessaria alcuna profilassi, ma parli del Suo problema sacro-coccigeo col Suo chirurgo: vedrà che Le prospetterà una validissima soluzione, ne sono certo.
L'ideale, comunque, sarebbe risolvere alla radice il problema della fistola, prima di qualunque altra cosa.
Se Lei è già in nota per il ginocchio, non è affatto un problema spostare l'intervento al ginocchio non appena avrà operato la fistola (almeno 15 gg dopo)

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott Caldarella, Lei è sempre molto gentile e preciso nel rispondermi.

Vede, anch'o ci ho pensato a risolvere il problema della fistola, solo che ho un brutto "difetto", purtroppo, che non ho molta simpatia verso i ferri chirurgici.... :-) nel senso piu specifico, io tendo a farmi operare solo se il problema per me si fa veramente astidioso...può essere condivisibile o contestable, me ne rendo conto! la cosa in particolare della fistola,purtroppo non ho avuto testimonianze molto felici a riguardo, hodiversi conoscenti che ne hanno sofferto, e purtroppo oltre la metà percentualisticamente di quelli che si so operati ha avuto ricadute, di solto sempre piu dolorose e "infiammabili" della pima volta.....un mio amico ci ha combattuto un anno.....

oltre a questo, anche la mia situazione lavorativa essendo precaria, non mi permette di prendere con la massima dimestichezza e disinvoltura giorni di malattia, so bene che questi sono un diritto del lavoratore ma la realtà della mia situazione lavorativa è ahime piuttosto diversa....

comunque seguirò il Suo consiglio, ne parlerò col dottore e vedrò che mi dice...se mi dovesse dire che è conttroindicazione assoluta all'intervento (ma non credo o almeno spero di no) vedrò d farmela prima, altrimenti, se mi garantisce una buona copertura antibiotica cercherò di evitarlo)

La ringrazio ancora per la Sua gentilezza e disponibilità
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
A poche persone piace farsi operare. Nemmeno a me piace.

A qualcuno invece sì, e più di quanti pensa. Sa quante volte trovo gente che non ha bisogno di un intervento che vorrebbe che io la operassi?

Ma torniamo al Suo caso: quando dicevo che "normalmente" non serve una profilassi, mi riferivo naturalmente al paziente NON affetto da fistola sacro-coccigea.

La presenza della fistola non è una controindicazione ASSOLUTA al Suo intervento, però, io -da chirurgo protesico- su queste cose sono intransigente: la considero controindicazione assoluta per un intervento di chirurgia protesica, sebbene non lo sia forse per una chirurgia artroscopica, personalmente non mi farei operare al ginocchio senza prima aver risolto la fistola.

Quanto ai problemi lavorativi, è vero: spessissimo i pazienti dicono di non potersi permettere la "malattia", anche se magari sono lavoratori dipendenti e ne avrebbero diritto.
Ma quello che mi stupisce è che nel 2012 questa situazione di sfruttamento di fatto (contro la legge e contro l'etica che tutelerebbe la salute individuale) sia considerata dalla maggior parte delle persone come "normale".

Non possono punirLa, stacchi la spina perché la Sua salute lo merita! C'è chi non ha il coraggio di spegnere lo smartphone e finisce per lavorare anche nei weekend e durante le vacanze.

Lei non lo faccia. Mandi a quel paese (temporaneamente) il Suo lavoro, vedrà che al Suo ritorno ricomincerà e sarà tutto come prima. Però ne avrà guadagnato in salute.
Le ripeto, se organizza bene le cose, riesce ad aumentare la convalescenza del ginocchio di soli 10-15 giorni, e avrà preso due piccioni con un solo... bisturi!

Io lo farei...

Distinti saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora dottore, devo dire che è anche riuscito a strapparmi una risata quando parlava delle persone che bramano dalla voglia di farsi operare :-)

e non posso che quotarLa anche sul discorso lavorativo, purtroppo in noi lavoratori anche dipendenti si è instaurato un meccanismo mentale secondo cui le assenze per malattia non sono piu un diritto, m quasi un favore che ci fa l'azienda...... ma meglio non entrare nel discorso, se no poi rischio din infervorarmi anche piu di Lei stesso per questo assurdo stato di cose, e poi rischio di dover chiedere anche un consulto in psicologia o neurologia :-)

ritornando al discorso, valuterò l'opzione di rimandare il discorso del ginocchio per operarmi la fistola, magari cercherò di scegliere un medico che mi fa aspettare poco con la mutua e che okvviamente sia professionaklmente affidabile....

un'ultima cosa, riallacciandomi anche al discorso del precedente consulto/topic da me aperrto sulla tecnica all inside, se non erro il dottor Volpi che dovrà operarmi usando questa tecnica non usa virti riasoribibili a interferenza ma placchette al titanio . Puo essere che mi stia sabagliando e di questo chiederò meglio alal prossima visita. in vista sempre di un discorso infettivologico, il titanio aumenta la possibilità di contrarre infezioni? oppure no?

La ringrazio nuovamente e Le auguro buona domenica!
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Ah, no, Le assicuro che sono tantissimi.

Proprio settimana scorsa ho passato due ore a cercare di convincere una signora che la Sua sintomatologia era dovuta alla colonna vertebrale, invece Lei voleva a tutti i costi una protesi dell'anca... era la terza volta che veniva da me per questo motivo.

Una volta, quando ancora ero specializzando, mi sono beccato una richiesta di risarcimento perché mi ero rifiutato di dare indicazione ad una artroscopia di polso ad una ragazza che non aveva nulla.

Ed era lei stessa ad ammettere che stava benissimo e non aveva alcun disturbo, ma secondo lei il referto della sua risonanza meritava un'artroscopia...
Naturalmente la cosa non ebbe alcun seguito.

Magari provi ad infrmarsi presso un chirurgo che lavora nella stessa struttura del Suo ortopedico, in modo da coordinare la cosa.
Quanto al titanio, non penso che il rischio settico cambi in qualche modo rispetto alle viti assorbibili.

Distinti saluti