Dolore e perdita di forza avambraccio

Salve, circa un anno fa ho iniziato a sentire leggeri dolori localizzati in un punto circoscritto, nella parte superficiale anteriore dell’avambraccio destro, 9 cm dal gomito circa. Inizialmente questi dolori si manifestavano molto raramente e sempre di notte, e quindi non ci ho fatto caso più di tanto all’inizio. Col trascorrere del tempo però i tempi di manifestazione di questo fenomeno si sono ridotti progressivamente, al punto che pressoché ogni giorno ho questo dolore. Il fenomeno in sé è peggiorato: sono arrivato al punto che, di notte, ma talvolta anche di giorno, questo dolore partendo da quel punto si irradia seguendo una precisa fascia fino al polso, provocandomi un indebolimento muscolare tale da far si che il polso si pieghi verso l’esterno, e mignolo, anulare e talvolta dito medio si flettano verso l’interno della mano. Insomma, mi si affloscia l’intero avambraccio e la mano, al punto da non poter nemmeno scrivere o avere la forza per sollevare oggetti di poco peso. Questo fenomeno non è costante, ma varia a seconda dei giorni: quasi sempre si presenta solo la notte, rendendomi difficoltoso il sonno, alcune volte anche di giorno, e a seconda dei giorni varia dal leggero fastidio al dolore lancinante con estrema debolezza dell’avambraccio e flessione del polso. Costante però è il dolore a tatto nel punto che ho indicato all’inizio, ed una generale debolezza dell’avambraccio, che a differenza dell’altro, non arriva a reggere certi pesi, come se di colpo gli venisse meno la forza, quando provo a sollevarli. Mi sono accorto altresì che usandolo il meno possibile, la situazione migliora dopo qualche settimana, cioè si manifesta solo il fastidio e non più il dolore e non si verifica più il fenomeno dell’afflosciamento dell’avambraccio e della mano, anche se permangono il dolore a contatto in quello specifico punto e la debolezza intrinseca. Il problema è che non si riesce a capire cosa abbia: ho fatto varie analisi sempre nella zona che prima ho descritto:
• La risonanza magnetica, eseguita con tecnica multiecho secondo i piani sagittale, coronale e assiale, ha fatto apprezzare note di reazione sinoviale a carico dell’articolazione omero-ulnare, ispessimento osteo-periostosico della regione metafiso-diafisaria prossimale di ulna con note di edema midollare; non evidenti alterazioni di segnale a carico delle strutture muscolo-tendinee in esame.
• La radiografia ha riscontrato non evidenti alterazioni del tipo litico, addensante e/o traumatico in atto e ispessimento osteo-periostosico in corrispondenza della regione metafisico-diafisaria prossimale di ulna.
• L’ecografia non ha riscontrato alterazioni ecostrutturali di tipo focale a carico delle parti molli.
• L’elettromiografia ha accertato che il mio nervo ulnare e nervo mediano dell’avambraccio destro funzionano perfettamente.
Gli antiinfiammatori si sono rivelati inutili.Poiché sto usando il braccio destro, i sintomi sono ricomparsi tutti. Cosa potrei avere, e a chi mi posso rivolgere?
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Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2012 al 2012
Ortopedico, Perfezionato in medicine non convenzionali
Buon giorno. Esistono casi in cui nel contesto di alcuni muscoli si formano zone localizzate di forte contrattura che possono dare disturbi simili ai suoi. Queste aree vengono denominate punti trigger ("grilletto"), perchè la loro stimolazione può provocare dolore irradiato in una determinata area e disturbi di forza e sensibilità. Purtroppo non esistono esami strumentali per vederli, ma vanno ricercati clinicamente con manovre specifiche. Potrebbe sentire un fisiatra, che in genere è lo specialista più adatto per questo tipo di problemi.
cordiali saluti