Dismetria per protesi anca

Salve,
sono un uomo di 51 anni che da pochi giorni ha subito un intervento per l'impianto di protesi d'anca, reso necessario da una necrosi avascolare che interessa ambedue le teste femorali.
Per ora, però, l'anca sostituita è stata la destra. La sinistra, infatti, risulta meno danneggiata e la sua sostituzione ho intenzione di farla solo se si riterrà estremamente necessario.
All'indomani dell'intervento, però, dai medici mi è stato riferito che la protesi applicata risulta leggermente più lunga rispetto all'arto sinistro e che il pareggio tra i due potrebbe aversi solo quando si interverrà sull'anca sinistra.
Quanto detto, mi permette di chiedere: nel caso in cui dovessi rendermi conto che con la protesi appena applicata non sarebbe necessario agire sull'anca sinistra e che, quindi, potrei acquisire una capacità deambulatoria sufficiente, come potrebbe risolversi la dismetria attuale?
In attesa di una risposta e ringraziando anticipatamente, porgo cordiali saluti.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Caro utente,

naturalmente il punto nodale è rappresentato dall'entità della dismetria: anche io, quando sto operando un'anca di un paziente che so già che con ogni probabilità deve operare anche l'altra, e mi trovo a dover scegliere tra una lunghezza perfetta ma a rischio instabilità ed un leggero allungamento, preferisco senz'altro scegliere l'allungamento.
Naturalmente si parla di scelte in cui sono in gioco pochi millimetri: la sostituzione delle teste permette di accorciare o allungare un arto anche di meno di due millimetri (a seconda dell'angono cervicodiafisario della protesi).
Quando si vanno ad impiantare protesi in anatomie molto alterate, la dismetria può essere anche di diversi centimetri, ed allora diventa necessario un rialzo compensatorio sotto una scarpa.
Ma nel caso di un'osteonecrosi, l'anatomia è normale, quindi non credo che la Sua ipermetria sia più che qualche millimetro. In questo caso non bisogna fare nulla, tenendo presente che le ipometrie andrebbero sempre ipocompesate, e che per differenze inferiori al centimetro io non consiglio mai rialzi.

https://www.medicitalia.it/minforma/ortopedia/7-lunghezza-degli-arti-nella-protesi-dell-anca-l-importanza-della-pianificazione-pre-operatoria.html

Distinti saluti

Dr. Emanuele Caldarella

Chirurgia dell'anca e del ginocchio
emanuele.caldarella@medicitalia.it

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dopo
Utente
Utente
Gent. mo Dottore La ringrazio per l'esaustività nel rispondermi.
Sempre con riguardo all'intervento vorrei chiederLe se sia normale nei giorni seguenti l'impianto di protesi avere febbre che tocca i 38 gradi e dolori lancinanti nella zona inguinale oggetto di intervento.
Anche dopo tre giorni dall'intervento, infatti, avverto questi sintomi che rendono necessaria la somministrazione di alcune bustine che fungono da anti-dolorifico e anti-piretico al tempo stesso. Le pongo questo quesito perchè ho avuto modo di confrontarmi con pazienti che, come me, hanno subito da pochi giorni il medesimo intervento e, a quanto pare, per loro pare essere tutto tranquillo, salvo qualche decimo di febbre durato al massimo due giorni.
Mi Scuso nuovamente per il disturbo.
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Dr. Emanuele Caldarella Ortopedico 1.8k 79 40
Direi che è più che normale, con l'intervento che ha subito.
Il fatto che altri pazienti non abbiano febbre non significa che non sia normale. Capita molto spesso.
Sono passati solo tre giorni dall'intervento, non si crei ansie svariate (metrie, temperatura....) ma dedichi le Sue energie a riprendersi e a riabilitarsi. Le faccio i miei migliori auguri di rapida guarigione.

Distinti saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora una volta. Mi ha reso molto più tranquillo e sereno.
Cordiali saluti.