Lombalgia persistente e sciatalgia

fatta rmn diagnosticata spondilloistesi l4 l5 di primo grado, estesa banda di alterazione degenerativa di segnale in rapporto a edema iperemia della spongiosa l3 l4 l4 l5
segni di somatoatrosi piccolo emangioma su corpo l2 etc etc, ora ho 45 anni e una schiena di una 65 enne, ma amo lo sport e camminare in montagna, arrampicare andare in moto e bicicletta, ho una elasticita enorme sulla schiena, ma ho sempre dei dolori leggeri ma costanti tutta la giornata fino al riposo, mi è stato consigliata cura di iniezioni di clody 200mg per sei mesi per attenuare il dolore, ma sono preoccupata per la mia vecchiaia, quanto male avrò? posso ancora fare sport?
queste iniezioni hanno controindicazioni? grazie per una risposta
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
La risonanza non descrive esattamente il tipo di spondilolistesi che dalla descrizione potrebbe intenedersi essere di tipo degenerativo, cioe' senza lisi dell'istmo, piccola porzione dell'arco posteriore della vertebra situato tra le due parti articolari. In poche parole senza che la vertebra superiore sia "sganciata" da quella inferiore.
La presenza "radiologica" della listesi di per se' non e' un problema in assoluto in quanto vanno valutati prima di tutto gli aspetti clinici: dolore lombare e/o periferico, insufficienza vertebrale al carico normale e allo sforzo, rigidita' del rachide, deficit sensitivo/motori e loro evoluzione ecc. ecc. e solo a seguire quelli radiologici come l'entita' della listesi, la morfologia del disco, i segni diretti e indiretti di instabilita' o ipermobilita', la stenosi primitiva e/ o secondaria del canale vertebrale, dei recessi e dei forami...
In poche parole una valutazione diagnostica e prognostica puo' essere realizzata solo in seguito ad una visita accurata del paziente in quanto le immagini da sole non consentono di esprimere una valutazione compiuta della malattia.

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante