Pseudoartrosi del radio

Buongiorno, scrivo per aver qualche risposta in merito ad un problema relativo a 3 interventi subiti da una signora mia amica, la quale dopo un incidente in bicicletta ed un primo intervento con viti e fissaggio, sentendo ancora dolore e poca mobilità al braccio è stata ri-operata: il secondo intervento con inserimento di frammento prelevato dall'anca, il terzo con fattori di crescita e ora ci prospettano il quarto intervento con frammento prelevato dal perone.
La signora lavora come collaboratrice domestica di un'anziana e in questi ultimi 3 anni ha dovuto star ferma e a riposo tanto tempo.
Ringrazio tanto anticipatamente chi possa darmi un suggerimento sul da farsi.
Cordialmente Laura
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
Il radio e'un osso che per ragioni anatomiche morfo-strutturali e biomeccaniche puo'essere oggetto di ritardi di consolidazione fino a vere e proprie pseudoartrosi piu'facilmente rispetto ad altri segmenti scheletrici.
In letteratura questo capitolo viene spesso affrontato come se, in un certo senso, queste condizioni sfavorevoli siano di per se'in grado di provocare problemi di formazione del callo osseo.
In realta'nella nostra esperienza altri fattori hanno un ruolo sono da valutare attentamente:
- problemi vascolari associati
- problemi settici occulti
- errori di tecnica chirurgica
- errori di gestione post-operatoria
- patologie di base occulte o non adeguatamente trattate.
Per queste ragioni non posso fornirle altro che queste informazioni generali essendo necessaria una visita per valutazioni dedicate al singolo paziente.
Cordialita'
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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dopo
Utente
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Grazie Gent. Dr. Valassina,
dalle ripetute TAC, Risonanze, lastre, non ci sono grossi problemi per il consolidamento, infatti dopo l'ennesimo consulto siamo convocati in questi giorni, sicuramente il 1° intervento non è stato fatto in modo "molto" corretto e comunque sono passati 3 anni, io sono solo un tramite per questa signora non italiana che non comprendeva molto quello che le veniva detto, ora non siamo in mano a degli incapaci, anzi siamo al policlinico San Matteo di Pavia, Le chiedevo solo se era proprio necessario questo intervento, siamo un pò scoraggiate.
La ringrazio per la sua disponibilità e gentilezza e Le auguro BUON LAVORO
distinti saluti Laura
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66 47
E' impossibile esprimere pareri a distanza senza aver visitato la paziente con visione diretta contestuale degli esami. Posso solo dirle che le varie tecniche eseguite e/o prospettate non sono esattamente intercambiabili avendo indicazioni e limiti diversi in molti casi e in molte circostanze.