Sinusite e bronchite

Da circa sei mesi combatto con un problema per ora irrisolto, anzi aggravatosi nel tempo.

Ai primi di luglio 2009 ho accusato un mal di gola (irritazione fastidiosa in un punto ben preciso della gola); da bambino mi sono state tolte tonsille ed adenoidi.

Per una settimana mi sono curato con pasticche consigliatemi dal farmacista (Golamed), senza miglioramenti, ma anzi al mal di gola secco si e aggiunto del catarro, per cui il farmacista mi ha consigliato di aggiungere un mucolitico, il Bisolvon, ma senza risultati..

Dopo un paio di settimane sono andato dal medico che mi ha diagnosticato una faringite e mi ha prescritto un altro fluidificante del muco, l'Acetilcistina, che ho preso per 3 settimane senza successo.

Il 7 Agosto sono tornato dal medico che mi ha prescritto l'antibiotico Chinoplus 600, una compressa al giorno per 6 giorni: senza esito.

il 19 Agosto, il mal di gola è terminato, ma persistendo il catarro mi sono recato dalla guardia medica del luogo di villeggiatura ove mi trovavo e mi è stato prescrito il mucolitico Fluifort e aerosol di antibiotico e cortisonico che ho fatto per 15 giorni senza ottenere risultati.

Ad inizio settembre ho effettuato delle analisi generali del sangue e delle urine (con risultati nella norma) e analisi del tampone faringeo dal quale è risultata la presenza di Acinetobacter spp e analisi del''espettorato con antibiogramma dal quale è risultata la presenza di KKlebsiella pneumoniae pnumoniae. Mi sono recato con i risultati dal medico che mi ha diagnosticato una leggera bronchite e, sulla base delle analisi e degli antibiogrammi mi ha prescritto un ciclo di Augmentin 1000, due compresse/giorno che, dagli iniziali 8 gg, si è protratto per 18 giorni fino al 26 senza risultati, ma con la NOVITA' DI UNA INSORGENZA DI CATARRO NELLE ORECCHIE con sensazione di essere avvolto dall'ovatta.

Su mia iniziatica dal 26 settembre al 10 ottobre ho effettuatuo un ciclo di inalazioni alle Terme di Saturnia durante le quali ho espettorato moltissimo muco giallo, ma non ho ottenuto altri risultati.

Il 7 ottobre ho effetuato un esame culturale dell'espettorato e tampone faringeo, dal quale è risultata l'assenza di germi patogeni. Ho anche effettuato una RX polmonare che, confrontata con la precedente di 4 anni addietro, è risultata senza variazioni.

Il 15 ottobre mi ha visitato un otorino che mi ha prescritto un ciclo di 10 giorni di Forbest + Fluimicil antibiotico, 7 giorni gocce nasali Otrivin, e avendomi domandato se soffrissi di riflusso esofageo, ed avendo io dichiarato di soffrirne in qualche occasione, mi ha prescritto un mese di Pantorc 40.

Il 20 ottobre, su consiglio del medico di base, ho effettuato una visita pneumologica durante la quale mi è stata diagnosticata una bronchite in corso e mi sono state prescritte, in aggiunta alla terapia dell'otorino, che il pneumologo ha visto e considerato condivisibile, una compressa di Levoxacin 500 ogni 12 ore, ed una compressa al giorno di Medrol 16 (ambedue questi medicinali sono stati da me assunti per 20 giorni. Il risultato di questa terapia è stata la riduzione parziale dell'espettorato e la chiarificazione (ma non completa) dello stesso. Purtroppo dopo 5/6 giorni dal termine della terapia l'espettorato è tornato ad ingiallirsi ed a diventare grumoso sempre di più.

Il 21 ottobre ho effettuato un ulteriore esame dell'espettorato mischiato a muco nasale dal quale risultava la presenza di Serratia Marcescens (SERMAR),

Il 24 ottobre, sulla base dell'same dell'espettorato mischiato a muco nasale di cui sopra, l'otorino aggungeva alla terapia l'applicazione (nel naso) di 4 gocce dell'antibiotico Tobral per 2 volte al giorno e lavaggi con Tonimer, seguiti da spruzzi di Nasonex, 2 volte al giorno. La terapia non ha dato risultati fino all'aggiunta del Tobral che in qualche giorno mi liberato dalla sensazione di vivere nell'ovatta. Purtroppo dopo 4/5 giorni dalla sospenzione del Tobral, tutto è tornato come prima.

Nel breve periodo in cui ho avuto le orecchie libere l'otorino mi ha prescritto di continuare la cura con aerosol di Forbest + Fluimicil (non antibiotico) ma, come detto la situazione è ritornata come prima della cura.

il 3 dicembre ho effetuato una nuova anlisi dell'espettorato dal quale è risultata la presenza di numerose colonie di Haem parainfluenzae.

Il 10 dicembre dopo la completa ricaduta sia a livello bronchiale che auricolare, mi sono nuovamente recato dal pneumologo con l'ultima analisi dell'espettorato ed egli mi ha prescritto nuovamente Levoxacin 500 1 compressa l giorno per 15 giorni, Medrol 16 una compressa l giorno per 15 giorni, Pantorc 40 una compressa al giorno per 2 mesi, Lavaggi con Tonimer seguiti da spruzzi di Nasonex 2 volte al giorno, Forbest + Fluibon aerosol 2 volte al giorno per 10 giorni. Questa cura, cui il pneumologo ha aggiunto dopo qualche giorno 4 gocce di Tobral nel naso 2 volte al giorno per 10 giorni è stata me seguita fino al 28 dicembre, col risultato di schiarire leggermente l'espettorato e, dopo l'aggiunta del Tobral, di sturare nuovamente le orecchie, ma dopo pochi giorni dalla fine della terapia tutto è tornato come prima.

Tra Natale e Capodanno, su richiesta del pneumologo, ho effettuato una TAC Massicio Facciale che ha mostrato i seni mascellari occupati totalmente da densità di tipo solido liquido; la parete mediale di ambedue i seni mascellari è erosa; anche lo spazio delle cellule etmoidali appare totalmente occupato dalla suddetta densità di tipo solido liquido. I seni frontali e i seni sfenoidali sono ugualmente occupati dalla stessa densità solido liquida.

A questo punto il pneumologo mi rimanda l'otorino, ma lascia irrisolta la questione bronchiale che, cronologicamente (mal di gola, faringite, bronchite) è all'origine della mia patologia.

Sono disoprientato e vi chiedo parere/consiglio sia su come risolvere il rpoblema dell'espettorato giallo e denso sia su come dovrebbe essere affrontaro il problema otorinolaringoiatrico.

Grazie.
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Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Medico estetico, Chirurgo plastico 1.1k 9 26
Trattandosi di una rinosinusite di grado severo, con interessamento di tutte le cavità dei seni paranasali, è utile una valutazione otorino sottesa ad eventuale procedura chirurgica. In tali casi, come già testato, le terapie mediche risultano spesso inefficaci.
I sintomi faringei e bronchiali sono coerenti e solidali con il quadro clinico nasale, sicuramente e tempestivamente da risolvere.

Dr. ALESSANDRO VALIERI
*Centro Laser Chirurgia Emilia e Romagna*
www.alessandrovalieri.it

[#2]
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Utente
Utente
Grazie, Dr. Valieri, per il cortese ed utile intervento.

Aggiungo che oggi sono stato visitato dall'otorino consigliatomi dal pneumologo, ed egli mi ha diagnosticato una rinosinusite cronica (frontoetmoidomascellare bilaterale) che necessita di trattamento chirurgico endoscopico (chirurgia radicale bilaterale dei seni paranasali).
Mi ha anche accennato ad una terapia messa a punto da due ricercatori (un inglese ed un americano) a base di antibiotici e cortisonici che dovrebbe durare circa un anno, ma del cui esito non si dichiara convinto.
Qualcuno ha delle notizie e/o riferimenti sull'argomento e su esiti su qualche paziente italiano?
[#3]
Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 76 2
Mi inserisco in ritardo nel suo problema... (e spero che lo abbia già risolto), altrimenti le do qualche suggerimento (ARTIGIANALE) che spesso è risultato utile.
Sono un pneumologo, tratto anche le cosidette sindromi rino-sinuso-bronchiali, cominciando a trattare la rino sinusite che è la causa della bronchite. Tenendo conto che, come nel suo caso, il problema è cronico, bisognerà trattarlo in maniera continua per un periodo molto lungo e nella maniera più semplice possibile, senza effetti collaterali: il modo migliore è, senza dubbio, effettuare ripetuti lavaggi nasali con acqua salina ipertonica. Il Tonimer da lei usato (spray nasale) può lavare le cavità nasali ma non i seni paranasali che nel suo caso sono completamente interessati. Il suggerimento è di utilizzare acqua di mare (magari preparata a domicilio con un cucchiaino di sale da cucina disciolto in un bicchire da 200 cc di acqua semplice) e farne "SCENDERE" una quantità (es. 2 - 3 cc) attraverso ogni narice fin dentro i seni paranasali. Ho evidenziato "scendere" perchè dovrebbe stare disteso in posizione supina con il capo riverso il più possibile indietro (es. disteso sul letto con uno - cuscini sotto la schiena) in modo che il naso stia più "basso" rispetto alla bocca e alla gola in modo che l'acqua inettata lentamente nelle narici non arrivi affatto in gola, ma vada a "lavare" appunto i seni paranasali. La quantità d'acqua la scelga lei fino a riempire le narici, respirando con la bocca. Lo scopo è quello di soffiare subito dopo l'acqua salina con le secrezioni purulente. L'"operazione" andrebbe svolta, inizialmente, più volte di seguito, più volte al giorno. Se la posizione (scomoda), non le crea molti problemi, può aggiungere, dopo ogni lavaggio, dell'antibiotico ed un mucilitico topico, con la stessa procedura: le consiglio la Tobramicina, che lei ha già usato, con Acqua di Sirmione (con cui può effettuare dei lavaggi nella stessa maniera, oppure: sciogliere una cefalosporina es. Glazidim 1 gr (escluso il suo diluente) in 1 flaconcino di Acqua di Sirmione: farebbe, così, dei lavaggi nasali con mucolitico e antibiotico (sempre dopo i lavaggi con acqua salina). In più Acqua di Sirmione + antibiotico, potrebbe essere spruzzata molte volte al giorno, attraverso il dispositivo contenuto nella confezione dell'acqua di Sirmione. PUò utilizzare, in tutto 1 - 2 gr. di antibiotico al giorno per 10 giorni, tenendo conto che è una terapia topica e che quasi tutto sarà soffiato via. Se le secrezioni nasali si ridurranno e si schiariranno potrà ridurre gradualmente la terapia antibiotica, continuando sempre con l'acqua salina ipertonica, anche spray ed un antistaminico e cortisonico sempre e SOLO spray. PER EVENTUALI CHIAIMENTI NON ESITI A CONTATTARMI.

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

[#4]
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Utente
Utente
Molte grazie, Dott. Di Cosmo, per la cortese ed articolata risposta fornitami.
Tra le sue indicazioni vi è quella di effettuare dei lavaggi con soluzione fisiologica, facendola scendere dal naso nella posizione di testa più bassa del corpo; già facevo simili lavaggi 4/5 volte al giorno inserendo per tre/quattro volte consecutive la soluzione fisiologica contenuta in una siringa di 5 cc in ciascuna narice, lo facevo però in piedi con la testa reclinata all'indietro ed a destra o a sinistra in funzione della narice in cui inserivo la soluzione fisiologica medesima; ho seguito pertanto il suo consiglio cambiando la posizione secondo le sue indicazioni.
Prima di seguire il suo consiglio, avevo l'orecchio destro molto intasato ed il sinistro alquanto libero; dopo 3 giorni di inserimento del liquido nelle narici nella nuova posizione, mi si è intasato anche l'orecchio sinistro come e forse un pò di più del destro, nel quale ultimo non ho rilevato mutamenti.
Sono allora ritornato ai lavaggi nella precedente posizione verticale/inclinata, che però non mi aveva portato mutamenti di stato da diverso tempo. Dopo altri due giorni di inserimento della soluzione nella posizione verticale/inclinata, ho cominciato ad avere dei movimenti all'interno dell'orecchio per cui ora alterno la maggior parte della giornata in cui ho ambedue le orecchie intasate ad alcuni momenti in cui mi sento abbstanza libero (principalmente all'orecchio destro, ma anche, di meno, al sinistro), spesso in concomitanza con un cambio di posizione della testa.
Non so se attribuire il cambiamento ai pochi giorni di inserimento del liquido nella posizione da lei consigliata oppure no; e non so se debbo considerare i cambiamenti potenzilmente positivi o negativi: che ne pensa?
La ringrazio e saluto cordialmente.
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dopo
Utente
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Aggiungo una postilla al preedente messaggio.
Un otorino, che mi ha detto che il mio è un caso da intervento chirurgico, mi ha anche detto che potrei prima fare il tentativo di andare a passare 10/15 giorni in un Paese molto caldo, indifferentemente se caldo secco o umido e che questo, con discrete possibilità, potrebbe essere risolutivo
Altri, non medici, ma citando casi di conoscenti, mi hanno detto che anche un viaggio in aereo potrebbe sbloccare la situazione smuovendo il muco come conseguenza del cambio di pressione: le posso chiedere anche cosa ne pensa di ciascuno di questi due suggerimenti ricevuti?
Di nuovo grazie e saluti.

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