Urgente,pansinusite in bimba 3 anni
Chiedo un consiglio x la mia bimba che quest'anno ha avuto bisogno di due ricoveri a causa di una sospetta cellulite periorbitaria. In aprile la cosa si è risolta in pochi giorni con un trattamento antibiotico ora il problema si è ripresentato con un forte edema palpebrale(non riuciva più ad aprire l'occhio e sembrava sporgente),febbre a 40°c e valori dei leucociti a 24.242 e S-PCR a 7mg/l.Quindi la bimba è stata ricoverata e sottoposta a tac con il seguente esito: completo opacamento da materiale della densità delle parti molli si riconosce a livello dei seni mascellari e dell'etmoide.Il rilievo è compatibile con pansinusite. Volevo anche dire che mia figlia da quando è nata ha quasi sempre avuto raffreddori che si sono attenuati nei periodi estivi.Prima di essere dimessa è stata vista da un otorino il quale mi ha consigliato un'adeinodectomia.Le due cose sono correlate o mi consigliate qualcosa di diverso x eliminare la sinusite? In ospedale ha fatto 7 gg di rocefin x via endovenosa,altre tre iniezioni intramuscolo a casa(ceftriaxone)+ isocef che sta ancora prendendo e areosol di fluimucil. Nonostante questo non vedo spurgare molto dal naso e per di più ieri le è tornata la febbre e l'occhio è ancora un pò infiammato.Come posso comportarmi. Scusate se sono stata prolissa ma sono preoccupata perchè mi hanno detto che queste celluliti possono essere dannose . Ringrazio in anticipo chi vorrà darmi un consiglio.
Distinti Saluti
Distinti Saluti
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gentile SIGNORA,
LA CELLULITE ORBITARIA è una infiammazione dei tessuti orbitari causata da un'infezione a partenza dai seni paranasali o dai denti, da diffusione metastatica di focolai infettivi a distanza oppure dall'ingresso di batteri dovuto a un trauma orbitario.
Le cause più comuni di cellulite orbitaria sono le sinusiti paranasali, che provocano flogosi orbitaria secondaria, e i traumi palpebrali seguiti da infezione. I sintomi sono: dolore orbitario intenso, eritema e tumefazione palpebrale, iperemia ed edema congiuntivale, esoftalmo, ridotta motilità oculare, febbre e malessere generale. Le possibili complicanze sono: perdita della vista come conseguenza di una neurite ottica, tromboflebite delle vene orbitarie che porta a trombosi del seno cavernoso, panoftalmite e diffusione dell'infezione alle meningi e al cervello.
È necessario innanzitutto ricercare la localizzazione primaria del processo infettivo. È utile il completo esame della cute, del nasofaringe, dei denti e della cavità orale, come anche la radiografia o la TC dei seni paranasali.
È opportuno sottoporre a un esame microbiologico la congiuntiva, la cute, il sangue e le secrezioni orali o nasali. Si inizia nel frattempo la terapia con antibiotici , fino al risultato delle colture. L'incisione e il drenaggio sono indicati se si sospetta la suppurazione o se l'infezione non risponde alla terapia antibiotica.
QUINDI continuamo sicuramente la terapia antibiotica, tenendo sotto controllo gli occhietti, una ecografia bulbare potrebbe aiutare a capire la situazione, anche una valutazione odontoiatrica potrebbe essere opportuna.
I colleghi di Mantova sono molto bravi, ma se volesse fare un salto a Milano all'Ospedale San Paolo (Reparto Otorino), potrebbe far visitare la piccola dal dott.Alberto Maccari , che stimo molto e ritengo la persona ideale per questo tipo di problemi, inoltre c'è un bel reparto di oftalmologia pediatrica e di maxillo-faciale...
in bocca al lupo ed a presto
Suo
Prof.Luigi Marino
Istituto Auxologico Italiano
Milano
www.auxologico.it
www.luigimarino.it
se avesse necessità urgenti mi chiami pure sul cell 3356028808
LA CELLULITE ORBITARIA è una infiammazione dei tessuti orbitari causata da un'infezione a partenza dai seni paranasali o dai denti, da diffusione metastatica di focolai infettivi a distanza oppure dall'ingresso di batteri dovuto a un trauma orbitario.
Le cause più comuni di cellulite orbitaria sono le sinusiti paranasali, che provocano flogosi orbitaria secondaria, e i traumi palpebrali seguiti da infezione. I sintomi sono: dolore orbitario intenso, eritema e tumefazione palpebrale, iperemia ed edema congiuntivale, esoftalmo, ridotta motilità oculare, febbre e malessere generale. Le possibili complicanze sono: perdita della vista come conseguenza di una neurite ottica, tromboflebite delle vene orbitarie che porta a trombosi del seno cavernoso, panoftalmite e diffusione dell'infezione alle meningi e al cervello.
È necessario innanzitutto ricercare la localizzazione primaria del processo infettivo. È utile il completo esame della cute, del nasofaringe, dei denti e della cavità orale, come anche la radiografia o la TC dei seni paranasali.
È opportuno sottoporre a un esame microbiologico la congiuntiva, la cute, il sangue e le secrezioni orali o nasali. Si inizia nel frattempo la terapia con antibiotici , fino al risultato delle colture. L'incisione e il drenaggio sono indicati se si sospetta la suppurazione o se l'infezione non risponde alla terapia antibiotica.
QUINDI continuamo sicuramente la terapia antibiotica, tenendo sotto controllo gli occhietti, una ecografia bulbare potrebbe aiutare a capire la situazione, anche una valutazione odontoiatrica potrebbe essere opportuna.
I colleghi di Mantova sono molto bravi, ma se volesse fare un salto a Milano all'Ospedale San Paolo (Reparto Otorino), potrebbe far visitare la piccola dal dott.Alberto Maccari , che stimo molto e ritengo la persona ideale per questo tipo di problemi, inoltre c'è un bel reparto di oftalmologia pediatrica e di maxillo-faciale...
in bocca al lupo ed a presto
Suo
Prof.Luigi Marino
Istituto Auxologico Italiano
Milano
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se avesse necessità urgenti mi chiami pure sul cell 3356028808
LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO prenota 02 50030013 urgenze 3356028808
[#2]
Ex utente
La ringrazio molto per i consigli che mi ha dato perchè nel reparto di pediatria in cui è stata ricoverata la bimba mi hanno solo detto che dovrebbe essere operata di adenoidi per ridurre il rischio di altre celluliti orbitali.(Magari la porterò per Un controllo all'ospedale di mantova perchè noi siamo stati ricoverati a Desenzano del garda in quanto siamo della provincia e confiniamo con la zona di Brescia).
Ad oggi la bambina che ha finto la cura antibiotica da tre giorni presenta a momenti arrossamento all'occhio e mi preoccupo che possa avere una ricaduta ma non sono convinta di farla operare subito,almeno non prima di aver consultato altri medici che vedano la sua situazione.GRAZIE E A PRESTO.
MONICA
Ad oggi la bambina che ha finto la cura antibiotica da tre giorni presenta a momenti arrossamento all'occhio e mi preoccupo che possa avere una ricaduta ma non sono convinta di farla operare subito,almeno non prima di aver consultato altri medici che vedano la sua situazione.GRAZIE E A PRESTO.
MONICA
[#3]
Ex utente
Gentilissimo Prof.Marino nella sua risposta veramente completa ed esauriente mi parlava di exsami microbiologici della congiuntiva e delle secrezioni nasali quindi volevo chiederle se questi esami si fanno in laboratori privati o in ospedale . In più mi saprebbe indicare un otorinolaringoiatra di Mantova visto che mi diceva di conoscere dei validi medici che vi operano ?La ringrazio per il tempo che vorrà concedermi.
Buonasera
Buonasera
[#4]
Oculista
Gentile paziente,
la cellulite periorbitale è più comune (verificandosi nell' 85-90% dei pazienti affetti) della cellulite orbitale e si verifica più frequentemente in bambini di età < 5 anni, mentre la cellulite orbitale è più frequente nei bambini di età > 5 anni.
Eziologia e patogenesi
La cellulite orbitale e periorbitale può essere causata da un focolaio d'infezione esogeno (p. es., una ferita o una puntura d'insetto), da un focolaio d'infezione endogeno (p. es., sinusite) o comparire in corso di batteriemia. Prima dell'immunizzazione di massa, l'Haemophilus influenzae tipo b era la causa più comune secondaria a batteriemia (circa l'80% dei casi) e rimane tale nelle popolazioni non immunizzate. Lo Streptococcus pneumoniae era responsabile per la maggior parte del rimanente 20%. Lo S. pneumoniae è il più probabile agente nei pazienti vaccinati contro Haemophilus influenzae tipo b. I germi patogeni più frequentemente associati a focolai infettivi esterni sono lo Staphilococcus aureus e lo Streptococcus pyogenes, ma raramente sono isolati dal sangue. In genere, un germe patogeno è isolato dal sangue in 33% dei pazienti con cellulite periorbitale.
L'infezione solitamente deriva da una diretta estensione di una infezione dei seni etmoidali o da infezioni cutanee locali. L'infezione può diffondersi in entrambe le direzioni attraverso le vene oftalmiche inferiore e superiore che drenano le palpebre e decorrono attraverso i seni etmoidali. Un'infiammazione locale può derivare da una ostruzione dei vasi linfatici o venosi, che comporta una tumefazione in aree distanti dalla sede dell'infezione.
Sintomi e segni
La tumefazione e l'arrossamento della palpebra (unilaterale in più del 90% dei casi) sono di solito il primo segno. Circa il 33% dei pazienti ha una storia di trauma o segni di infezione locale, indipendentemente dal fatto che venga isolato un agente patogeno o meno. Circa il 75% dei bambini presenta febbre, che è più elevata nella malattia batteriemica; circa il 20% ha secrezione nasale; e circa il 20% presenta congiuntivite. Si ha chemosi in presenza di cellulite periorbitale, mentre l'oftalmoplegia, la proptosi, il dolore o la riduzione dell'acuità visiva indicano il coinvolgimento dell'orbita.
Le complicanze più frequenti sono la trombosi dell'arteria centrale della retina o della vena della retina, e un danno retinico secondario all'ischemia causata dall'aumentata pressione intraoculare. Le complicanze endocraniche, che si verificano quando l'infezione non rimane circoscritta all'orbita, includono gli ascessi epidurali, subdurali o cerebrali; trombosi del seno cavernoso o della vena corticale; e meningite batterica.
Diagnosi
La posizione del globo, i movimenti oculari e l'acuità visiva devono essere valutati. Poiché frequentemente la tumefazione della palpebra richiede l'impiego di un retrattore palpebrale per poter valutare il globo oculare, dovrebbe essere consultato un oculista quando possibile. La direzione della proptosi può dare indicazioni sul sito dell'infezione; p. es., la propagazione da un seno frontale spinge il globo in basso e in fuori, la propagazione dal seno etmoidale spinge il globo lateralmente e in fuori. Se durante la visita oculistica non si rilevano proptosi, oftalmoplegia (di solito dolorosa) o ridotta acuità visiva, dovrebbe essere ricercato un focolaio d'infezione localizzato sulla cute. Se non ci sono lesioni o infezioni locali, si dovrebbe ricercare una infezione dei seni paranasali.
L'emocoltura rivela gli agenti patogeni nel 33% dei pazienti. Altri esami di laboratorio non sono particolarmente utili. La radiografia dei seni è importante per diagnosticare la sinusite nei bambini di età > 1 anno, ma generalmente non riesce a differenziare un interessamento presettale da uno postsettale. Quando si sospetta un interessamento dell'orbita, una TC può meglio stabilire il grado d'interessamento del seno, lo scollamento sottoperiosteo, la formazione di cellulite o di un ascesso intraorbitale e dovrebbe essere eseguita appena fatta l'emocoltura e iniziato il trattamento antibiotico.
La diagnosi differenziale della tumefazione e dell'eritema della palpebra include traumi, punture d'insetti, allergia e tumori. Altre malattie infiammatorie (p. es., orzaiolo, dacriocistite, dacrioadenite, congiuntivite) possono solitamente essere diagnosticate dalla sede e dall'aspetto.
Terapia
I bambini necessitano di ospedalizzazione e di trattamento tempestivo. Un oculista e un otorinolaringoiatra dovrebbero essere consultati precocemente nel caso in cui sia necessario il drenaggio chirurgico dell'orbita o del seno. Se il focolaio d'infezione è chiaramente esterno dovrebbero essere eseguite la colorazione di Gram e la coltura dell'essudato e iniziata la terapia antibiotica efficace sullo S. aureus e sullo S. pyogenes. Se non è evidenziabile un focolaio d'infezione esterno, dovrebbe essere eseguita un'emocoltura e iniziato il trattamento per H. influenzae tipo b e per S. pneumoniae. Nel lattante di età < 1 anno, se non c'è un focolaio d'infezione esterno, si deve eseguire la puntura lombare. Poiché l'assenza di un focolaio d'infezione esterno è di solito difficile da accertare, è meglio prelevare campioni di liquido cerebrospinale e di sangue per le colture e iniziare la somministrazione di antibiotici (cefuroxime o ceftriaxone con nafcillina o clindamicina o, alternativamente, cloramfenicolo con nafcillina) efficaci sull'H. influenzae tipo b e sugli aerobi gram +. Quando si sospetta l'interessamento del SNC, il ceftriaxone da solo o il cloramfenicolo associato alla nafcillina costituiscono un'adeguata copertura antibatterica finché non si conoscono
Comunque faccia pure riferimento a noi per qualsiasi informazione ulteriore
BUONE FESTE!!
DR DUILIO SIRAVO
http://www.baab.it/siravoduilio_/
https://www.medicitalia.it
la cellulite periorbitale è più comune (verificandosi nell' 85-90% dei pazienti affetti) della cellulite orbitale e si verifica più frequentemente in bambini di età < 5 anni, mentre la cellulite orbitale è più frequente nei bambini di età > 5 anni.
Eziologia e patogenesi
La cellulite orbitale e periorbitale può essere causata da un focolaio d'infezione esogeno (p. es., una ferita o una puntura d'insetto), da un focolaio d'infezione endogeno (p. es., sinusite) o comparire in corso di batteriemia. Prima dell'immunizzazione di massa, l'Haemophilus influenzae tipo b era la causa più comune secondaria a batteriemia (circa l'80% dei casi) e rimane tale nelle popolazioni non immunizzate. Lo Streptococcus pneumoniae era responsabile per la maggior parte del rimanente 20%. Lo S. pneumoniae è il più probabile agente nei pazienti vaccinati contro Haemophilus influenzae tipo b. I germi patogeni più frequentemente associati a focolai infettivi esterni sono lo Staphilococcus aureus e lo Streptococcus pyogenes, ma raramente sono isolati dal sangue. In genere, un germe patogeno è isolato dal sangue in 33% dei pazienti con cellulite periorbitale.
L'infezione solitamente deriva da una diretta estensione di una infezione dei seni etmoidali o da infezioni cutanee locali. L'infezione può diffondersi in entrambe le direzioni attraverso le vene oftalmiche inferiore e superiore che drenano le palpebre e decorrono attraverso i seni etmoidali. Un'infiammazione locale può derivare da una ostruzione dei vasi linfatici o venosi, che comporta una tumefazione in aree distanti dalla sede dell'infezione.
Sintomi e segni
La tumefazione e l'arrossamento della palpebra (unilaterale in più del 90% dei casi) sono di solito il primo segno. Circa il 33% dei pazienti ha una storia di trauma o segni di infezione locale, indipendentemente dal fatto che venga isolato un agente patogeno o meno. Circa il 75% dei bambini presenta febbre, che è più elevata nella malattia batteriemica; circa il 20% ha secrezione nasale; e circa il 20% presenta congiuntivite. Si ha chemosi in presenza di cellulite periorbitale, mentre l'oftalmoplegia, la proptosi, il dolore o la riduzione dell'acuità visiva indicano il coinvolgimento dell'orbita.
Le complicanze più frequenti sono la trombosi dell'arteria centrale della retina o della vena della retina, e un danno retinico secondario all'ischemia causata dall'aumentata pressione intraoculare. Le complicanze endocraniche, che si verificano quando l'infezione non rimane circoscritta all'orbita, includono gli ascessi epidurali, subdurali o cerebrali; trombosi del seno cavernoso o della vena corticale; e meningite batterica.
Diagnosi
La posizione del globo, i movimenti oculari e l'acuità visiva devono essere valutati. Poiché frequentemente la tumefazione della palpebra richiede l'impiego di un retrattore palpebrale per poter valutare il globo oculare, dovrebbe essere consultato un oculista quando possibile. La direzione della proptosi può dare indicazioni sul sito dell'infezione; p. es., la propagazione da un seno frontale spinge il globo in basso e in fuori, la propagazione dal seno etmoidale spinge il globo lateralmente e in fuori. Se durante la visita oculistica non si rilevano proptosi, oftalmoplegia (di solito dolorosa) o ridotta acuità visiva, dovrebbe essere ricercato un focolaio d'infezione localizzato sulla cute. Se non ci sono lesioni o infezioni locali, si dovrebbe ricercare una infezione dei seni paranasali.
L'emocoltura rivela gli agenti patogeni nel 33% dei pazienti. Altri esami di laboratorio non sono particolarmente utili. La radiografia dei seni è importante per diagnosticare la sinusite nei bambini di età > 1 anno, ma generalmente non riesce a differenziare un interessamento presettale da uno postsettale. Quando si sospetta un interessamento dell'orbita, una TC può meglio stabilire il grado d'interessamento del seno, lo scollamento sottoperiosteo, la formazione di cellulite o di un ascesso intraorbitale e dovrebbe essere eseguita appena fatta l'emocoltura e iniziato il trattamento antibiotico.
La diagnosi differenziale della tumefazione e dell'eritema della palpebra include traumi, punture d'insetti, allergia e tumori. Altre malattie infiammatorie (p. es., orzaiolo, dacriocistite, dacrioadenite, congiuntivite) possono solitamente essere diagnosticate dalla sede e dall'aspetto.
Terapia
I bambini necessitano di ospedalizzazione e di trattamento tempestivo. Un oculista e un otorinolaringoiatra dovrebbero essere consultati precocemente nel caso in cui sia necessario il drenaggio chirurgico dell'orbita o del seno. Se il focolaio d'infezione è chiaramente esterno dovrebbero essere eseguite la colorazione di Gram e la coltura dell'essudato e iniziata la terapia antibiotica efficace sullo S. aureus e sullo S. pyogenes. Se non è evidenziabile un focolaio d'infezione esterno, dovrebbe essere eseguita un'emocoltura e iniziato il trattamento per H. influenzae tipo b e per S. pneumoniae. Nel lattante di età < 1 anno, se non c'è un focolaio d'infezione esterno, si deve eseguire la puntura lombare. Poiché l'assenza di un focolaio d'infezione esterno è di solito difficile da accertare, è meglio prelevare campioni di liquido cerebrospinale e di sangue per le colture e iniziare la somministrazione di antibiotici (cefuroxime o ceftriaxone con nafcillina o clindamicina o, alternativamente, cloramfenicolo con nafcillina) efficaci sull'H. influenzae tipo b e sugli aerobi gram +. Quando si sospetta l'interessamento del SNC, il ceftriaxone da solo o il cloramfenicolo associato alla nafcillina costituiscono un'adeguata copertura antibatterica finché non si conoscono
Comunque faccia pure riferimento a noi per qualsiasi informazione ulteriore
BUONE FESTE!!
DR DUILIO SIRAVO
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[#5]
Ex utente
La ringrazio molto Dott.Siravo per la Sua risposta cosi dettagliata ,visto che alla mia bambina dopo la TC è stata riscontrata questa pansinusite acuta che provoca la cellulite a Suo parere può essere utile togliere le adenoidi come mi hanno detto durante il ricovero ? IL fatto che ancora adesso dopo tutto il ciclo di antibiotici ha,in alcuni momenti,la palpebra arrossata e anche gonfia può significare che la cosa non si è risolta completamente ?
Distinti Saluti E BUON NATALE
Monica
Distinti Saluti E BUON NATALE
Monica
[#6]
Oculista
Cara Signora,
lei ha perfettamente ragione.L e adenoidi,se patologicamente interessate devono essere rimosse,ma io opererei quando è quiescente flogisticamente anche la cellulite.Si faccia consigliare però anche dall'otorino.
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
DUILIO SIRAVO
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lei ha perfettamente ragione.L e adenoidi,se patologicamente interessate devono essere rimosse,ma io opererei quando è quiescente flogisticamente anche la cellulite.Si faccia consigliare però anche dall'otorino.
Sono a sua disposizione per qualsiasi chiarimento.
DUILIO SIRAVO
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