Anni che " a breve"

Salve

Sono un ragazzo di 24 anni che " a breve", dovrebbe sottoporsi ad un intervento di settoplastica associata a turbinoplastica, come conseguenza di un trauma riportato all'età di circa 4 anni(Pugno).
Lo sviluppo del setto e del naso, ha risentito fortemente di questo trauma tanto che, ora, sono impossibilitato nella respirazione tramite una narice ( la quale è COMPLETAMENTE occlusa) e nell'altra la funzionalità ne è ridotta.Il setto presenta una deviazione che va da circa metà naso fino alla parte terminale verso destra,ovvero il setto non coincide nella parte interna del naso con la columella( si può notare la punta del setto sporgere lateralmente al naso, e conseguentemente questa morfologia ha generato un inclinazione della punta del naso con relativo collasso, in quanto ,appunto,la punta non trova il sostesgno del setto in quanto deviato e questo contribuisce ad occludere l'altra narice, creando una situazione tutt'altro che favorevole per una corretta respirazione ( Sono cerotto-dipendente)

Sarei interessato a sapere;
1)Se come molto probabilmente avverrà, mi sottopporrò ad un intervento di settoplastica tramite mututa, la parte terminale del setto, e quindi quella deviata, verrà asportata e/o sostituita con magari un supporto o parti di cartilagine rimodellata, oppure una volta asportata non avrei nessun sostegno per quanto riguarda la punta del naso?

2)L'intervento che andrei ad affrontare, inoltre, risistemerebbe la punta del naso dalla posizione post-trauma innaturale che ha assunto, oppure si sistemerebbe solamente il setto non interessandosi della punta?

3) L'eventuale associazione di una turbinoplastica ( conseguente a ipertrofia dei turbinati, da ricondurre al setto deviato) porterebbe se pur in minima parte, contribuire ad uno sgonfiamento della parte laterale del naso?Faccio questa domanda perchè associo un rigonfiamento del naso, in prossimità del turbinato inferiore, proprio nei momenti in cui la respirazione si trova maggiormente impedita causa ingrossamento dei turbinati associati, ovvero ad un non utilizzo di spray nasali ( Avamys).

Ringrazio anticipatamente.
Rimango in attesa di risposte.
[#1]
Prof. Mauro Pagano Otorinolaringoiatra, Chirurgo plastico 98 6 1
Egregio Signore,

nella mia pratica clinica opero circa il 35% di pazienti cui permane un difetto prevalentemente inspiratorio notturno dopo intervento di settoplastica più o meno associato ad interventi sui turbinati.
Il fatto è dovuto al mancato trattamento di tutte le cartilagini coinvolte nel disturbo del flusso laminare dell'aria dal naso ai polmoni.
Spesso infatti, nei nasi torti, traumatici o congeniti che siano, le valvole nasali sono compromesse per trazione o affossamento dei complessi Alare/Triangolare associati al blocco della Quadrangolare deviata più che ad un semplice ostacolo della Quadrangolare solamente.
Il mio consiglio è quindi di chiedere se il chirurgo che Le ha proposto l'intervento ha escluso con certezza la necessità di una RINOSETTOPLASTICA al posto della semplice SETTOPLASTICA e se ha esperienza nel praticare entrambi gli interventi.
Diverso sarebbe il problema se lei avanzasse anche richieste di tipo estetico.
In quel caso specifico la rinosettoplastica (probabilmente "open" trattandosi di torsione e cedimento di punta) diventa intervento d'obbligo

Cordialmente

Prof.Dott.Mauro Pagano

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la cordiale risposta,

Effetivamente nella narice verso la quale è deviato il setto, si nota la deformazione della cartilagine triangolare.
Nel referto post visita, del medico che mi ha visitato, è stato scritto "candidato ad un intervento di settoplastica e turbinoplastica inferiore".

Dovrei sostenere ulteriori analasi prima dell'intervento, suppongo una tac maxillo facciale, ma il dubbio che mi sorge è questo, dovendo effettuare l'intervento tramite mutua,è contemplata anche la rinosettoplastica, o solamente la settoplastica?

La ringrazio per la risposta..
[#3]
Prof. Mauro Pagano Otorinolaringoiatra, Chirurgo plastico 98 6 1
Egregio Signore,

io effettuo chirurgia funzionale ed estetica variamente combinate.
Certamente quando occorre modificare l'aspetto esterno del naso per ottenere un risultato funzionale buono, bisogna rispettare i canoni estetici classici per cui l'operato estetico serve per non creare risultati nasali brutti a seguito della ottimizzazione del respiro.
L'esempio più classico è quello di non fare un taglio addominale troppo lungo o nascondere la cicatrice nelle pieghe cutanee od ancora effettuare suture "accorte" quando ad esmpio bisogna operare per plastica di ernia inguinale.
Diverse sono le specifiche esigenze estetiche in presenza o meno di disturbo ventilatorio nasale: in questo caso l'intervento va condotto al di fuori del Servizio Sanitario Nazionale a meno che non rientri in un progetto scientifico-didattico che però va concordato con il Corpo Docenti e con la Direzione Sanitaria dell'Ospedale ospitante

Cordialmente
[#4]
Prof. Mauro Pagano Otorinolaringoiatra, Chirurgo plastico 98 6 1
Egregio Signore,

normalmente effettuo chirurgia estetica e funzionale variamente combinate.
La correzione estetica è necessaria nella rinosettoplastica detta "funzionale" al fine di rispettare i canoni estetici classici dovendo modificare la forma della piramide nasale.
(Un po' come effettuare tagli più corti, suture più "accorte" e nascondere le cicatrici nelle pieghe della pelle orientandole secodo certi criteri, nella chirurgia di plastica per ernia inguinale....le giuste accortezze estetiche per esigenze di interventi per patologia)
Diverso è invece l'approccio per soddisfare nuove esigenze estetiche in presenza o meno di disturbi funzionali autentici.
In questo caso l'intervento dovrà essere condotto all'esterno del Sistema Sanitario Nazionale a meno che non rientri in un progetto didattico/scientifico che dovrà comunque ottenere l'avvallo del Corpo Docente e della Direzione Sanitaria dell'Ospedale Ospitante

Cordialmente
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