Acufeni e sensazione di instabilità
Gentili dottori, ho un problema di acufeni, soprattutto all'orecchio sinistro, associati ad un senso di perdita di equilibrio.
In breve la mia storia clinica: nel novembre 2012, a seguito di un incidente stradale, ho subito un forte trauma facciale.
Dopo una settimana in cui ho avvertito mal di testa alla base della nuca, inizio a stare bene, tanto è vero che non ho più avvertito alcun sintomo.
A distanza di 3 mesi circa, inizio ad avvertire dei leggeri acufeni all'orecchio sinistro, che tuttavia ho ignorato. Nel mese di giugno, in concomitanza con l'inizio di attività fisica in palestra, avverto acufeni più accentuati. Una sera, agli inizi di luglio, ho iniziato ad percepire un senso di mancanza di equilibrio, di sbandamento durante la marcia: avvertivo la sensazione di quando si scende dalle giostre, e, dopo aver camminato, se fissavo un oggetto sembrava che si muovesse per un paio di secondi.
Mi dirigo da un primo otorino il quale mi prescrive, in maniera un po frettolosa, una rmn alle rocche petrose con e senza contrasto; mi viene effettuato esame audiometrico da cui non risulta nulla di rilevante. Non contento, mi rivolgo ad un altro otorino il quale, effettuata la visita, ha escluso problematiche a livello vestibolare, ritenendo che la sintomatologia possa
derivare da uno stato di ansia e stress. Mi prescrive, dunque, una cura di lexotan 1,5 mg da assumere 2 volte al dì per 15 gg. e 1 volta al dì per altri 15 gg. Nel frattempo sospendo l’attività fisica in palestra. Dopo due settimane di assunzione di lexotan sembra che la situazione, specie a livello di instabilità, tenda a migliorare. Nel riprendere l’attività fisica,
noto però che i sintomi si ripresentano.
A questo punto mi rivolgo ad un terzo otorino, il quale, anche lui escluse problematiche a livello vestibolare, ritiene che la sintomatologia possa interessare il tratto cervicale. Mi prescrive rx al rachide cervicale. L’esame diagnostico non rileva alcunchè, così come gli esami audiometrico e impedenzometrico cui mi sono sottoposto nuovamente.
Attualmente la situazione è migliorata, gli acufeni sono diminuiti e sembra di avvertirli quando sollecito il collo; il senso di instabilità lo avverto soprattutto quando ad esempio faccio le scale di corsa, o comunque quando mi muovo velocemente e, ad ogni modo, sollecito il collo.
L’otorino mi ha consigliato un consulto fisiatrico, poiché sostiene che la problematica possa derivare da un input cervicale.
Per la Vostra esperienza, è da escludere qualche patologia all’orecchio “grave”, considerati i pareri specialistici e che gli esami audiologici sono negativi? I sintomi potrebbero essere associati ad un problema al rachide cervicale e/o ai muscoli che interessano il collo?
Grazie per l’attenzione.
In breve la mia storia clinica: nel novembre 2012, a seguito di un incidente stradale, ho subito un forte trauma facciale.
Dopo una settimana in cui ho avvertito mal di testa alla base della nuca, inizio a stare bene, tanto è vero che non ho più avvertito alcun sintomo.
A distanza di 3 mesi circa, inizio ad avvertire dei leggeri acufeni all'orecchio sinistro, che tuttavia ho ignorato. Nel mese di giugno, in concomitanza con l'inizio di attività fisica in palestra, avverto acufeni più accentuati. Una sera, agli inizi di luglio, ho iniziato ad percepire un senso di mancanza di equilibrio, di sbandamento durante la marcia: avvertivo la sensazione di quando si scende dalle giostre, e, dopo aver camminato, se fissavo un oggetto sembrava che si muovesse per un paio di secondi.
Mi dirigo da un primo otorino il quale mi prescrive, in maniera un po frettolosa, una rmn alle rocche petrose con e senza contrasto; mi viene effettuato esame audiometrico da cui non risulta nulla di rilevante. Non contento, mi rivolgo ad un altro otorino il quale, effettuata la visita, ha escluso problematiche a livello vestibolare, ritenendo che la sintomatologia possa
derivare da uno stato di ansia e stress. Mi prescrive, dunque, una cura di lexotan 1,5 mg da assumere 2 volte al dì per 15 gg. e 1 volta al dì per altri 15 gg. Nel frattempo sospendo l’attività fisica in palestra. Dopo due settimane di assunzione di lexotan sembra che la situazione, specie a livello di instabilità, tenda a migliorare. Nel riprendere l’attività fisica,
noto però che i sintomi si ripresentano.
A questo punto mi rivolgo ad un terzo otorino, il quale, anche lui escluse problematiche a livello vestibolare, ritiene che la sintomatologia possa interessare il tratto cervicale. Mi prescrive rx al rachide cervicale. L’esame diagnostico non rileva alcunchè, così come gli esami audiometrico e impedenzometrico cui mi sono sottoposto nuovamente.
Attualmente la situazione è migliorata, gli acufeni sono diminuiti e sembra di avvertirli quando sollecito il collo; il senso di instabilità lo avverto soprattutto quando ad esempio faccio le scale di corsa, o comunque quando mi muovo velocemente e, ad ogni modo, sollecito il collo.
L’otorino mi ha consigliato un consulto fisiatrico, poiché sostiene che la problematica possa derivare da un input cervicale.
Per la Vostra esperienza, è da escludere qualche patologia all’orecchio “grave”, considerati i pareri specialistici e che gli esami audiologici sono negativi? I sintomi potrebbero essere associati ad un problema al rachide cervicale e/o ai muscoli che interessano il collo?
Grazie per l’attenzione.
[#1]
Foniatra
Gentile Utente,
per il problema cervicale, la risposta è sicuramente si, di certo c'è una certa correlazione con il problema cervicale.
Per la mia esperienza, e dai suoi sintomi, i miei consigli sono sicuramente due.
Il primo, sempre se il suo medico di base concorda, è di sottoporsi ad una visita specialistica Vestibolare, e non Otorinolaringoiatrica.
Il secondo è, visto anche il trauma che ha subito, di effettuare una visita specialistica Neurologica.
Rimanendo a sua disposizione la saluto cordialmente,
per il problema cervicale, la risposta è sicuramente si, di certo c'è una certa correlazione con il problema cervicale.
Per la mia esperienza, e dai suoi sintomi, i miei consigli sono sicuramente due.
Il primo, sempre se il suo medico di base concorda, è di sottoporsi ad una visita specialistica Vestibolare, e non Otorinolaringoiatrica.
Il secondo è, visto anche il trauma che ha subito, di effettuare una visita specialistica Neurologica.
Rimanendo a sua disposizione la saluto cordialmente,
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
La ringrazio per la Sua risposta.
Cosa intende con visita specialistica vestibolare? a quale specialista dovrei rivolgermi in tal senso?
Nel frattempo, ho effettuato una visita presso un fisiatra, il quale mi ha prescritto Rx dinamici per escludere instabilità. A breve avrò l'esito dell'esame cui mi sono sottoposto.
La ringrazio per la Sua risposta.
Cosa intende con visita specialistica vestibolare? a quale specialista dovrei rivolgermi in tal senso?
Nel frattempo, ho effettuato una visita presso un fisiatra, il quale mi ha prescritto Rx dinamici per escludere instabilità. A breve avrò l'esito dell'esame cui mi sono sottoposto.
[#4]
Utente
in effetti, facendo una ricerca in internet, ho notato che l'esame vestibolare non mi è stato effettuato. Mi perdoni l'insistenza su questo punto, ma non posso suggerire al mio otorino, durante la prossima visita, di sottopormi a questo esame, oppure puo essere svolto unicamente da uno specialista in audiologia?
Certamente provvederò a comunicare l'esito dell'esame radiografico.
Cordiali saluti.
Certamente provvederò a comunicare l'esito dell'esame radiografico.
Cordiali saluti.
[#7]
Utente
Su indicazione del mio medico curante, mi sono rivolto ad un altro otorino specialista in audiologia, il quale, a seguito della visita vestibolare, ha potuto confermare questo mio disturbo nell'equilibrio.
Mi sono, quindi, sottoposto ad ulteriore esame chiamato potenziali evocati, risultato negativo.
Lo specialista ha dunque escluso problemi all'orecchio, ricollocando la causa dei sintomi nel trauma che ho subito. Sempre su indicazione di quest'ultimo, effettuerò un esame ortottico.
Nel frattempo mi ha assegnato alcuni esercizi di riabilitazione vestibolare da svolgere a casa per qualche settimana, in attesa di un ulteriore controllo.
Mi sono, quindi, sottoposto ad ulteriore esame chiamato potenziali evocati, risultato negativo.
Lo specialista ha dunque escluso problemi all'orecchio, ricollocando la causa dei sintomi nel trauma che ho subito. Sempre su indicazione di quest'ultimo, effettuerò un esame ortottico.
Nel frattempo mi ha assegnato alcuni esercizi di riabilitazione vestibolare da svolgere a casa per qualche settimana, in attesa di un ulteriore controllo.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 7.9k visite dal 25/09/2013.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.