Problemi gola
Buon pomeriggio, chiedo scusa se la domanda può sembrare banale.
Il giorno 2 marzo 2021 ho inavvertitamente (distratta da mia figlia) ingoiato una lisca che mi ha raschiato in gola dalla parte sinistra (dal dolore che mi ha procurato al passaggio deduco che sarà stata anche di dimensioni non piccole).
Immediatamente ho mangiato dei taralli per verificare che non si fosse conficcata e che la deglutizione avvenisse senza problemi.
I giorni successivi ho avuto sempre i doloretti in gola che ho dedotto dipendessero dal raschio lasciato dalla lisca al suo passaggio.
Ad oggi, quindi a più di un mese di distanza spesso avverto difficoltà a deglutire e come se il cibo o liquidi si fermassero in quel punto preciso (del raschio) o avessero difficoltà a passare.
Questo non lo avverto sempre. Penso che la lisca se si fosse conficcata in gola avrei dolori al passaggio del cibo. Giusto? Non credo che sia ancora lì!
Alcuni giorni di più rispetto ad altri e non sempre.
Aggiungo che da fine marzo ho cominciato a soffrire di reflusso (pesantezza e pienezza di stomaco che avverto fino in gola ed a volte il liquido dello stomaco che risale) e quindi non riesco a distinguere se questo disturbo devo attribuirlo alla lisca oppure al reflusso (può anche il reflusso dare questo sintomo di difficoltà di deglutizione?) che comincerò domani a curare con Lucen e Riopan.
Alla luce di tutto ciò mi chiedo se è il caso di farmi visitare da un otorino, per questo problema di deglutizione e perché vedo alcune parti della gola arrossate e dietro l’ugola delle bollicine (sempre sulla parte arrossata) o può dipendere dallo stomaco?
Grazie
Il giorno 2 marzo 2021 ho inavvertitamente (distratta da mia figlia) ingoiato una lisca che mi ha raschiato in gola dalla parte sinistra (dal dolore che mi ha procurato al passaggio deduco che sarà stata anche di dimensioni non piccole).
Immediatamente ho mangiato dei taralli per verificare che non si fosse conficcata e che la deglutizione avvenisse senza problemi.
I giorni successivi ho avuto sempre i doloretti in gola che ho dedotto dipendessero dal raschio lasciato dalla lisca al suo passaggio.
Ad oggi, quindi a più di un mese di distanza spesso avverto difficoltà a deglutire e come se il cibo o liquidi si fermassero in quel punto preciso (del raschio) o avessero difficoltà a passare.
Questo non lo avverto sempre. Penso che la lisca se si fosse conficcata in gola avrei dolori al passaggio del cibo. Giusto? Non credo che sia ancora lì!
Alcuni giorni di più rispetto ad altri e non sempre.
Aggiungo che da fine marzo ho cominciato a soffrire di reflusso (pesantezza e pienezza di stomaco che avverto fino in gola ed a volte il liquido dello stomaco che risale) e quindi non riesco a distinguere se questo disturbo devo attribuirlo alla lisca oppure al reflusso (può anche il reflusso dare questo sintomo di difficoltà di deglutizione?) che comincerò domani a curare con Lucen e Riopan.
Alla luce di tutto ciò mi chiedo se è il caso di farmi visitare da un otorino, per questo problema di deglutizione e perché vedo alcune parti della gola arrossate e dietro l’ugola delle bollicine (sempre sulla parte arrossata) o può dipendere dallo stomaco?
Grazie
[#1]
Salve,
le lische di pesce possono incastrarsi nella mucosa faringea e ipofaringea e possono dare sintomi che variano da un lieve fastidio ad un dolore che peggiora con l'atto della deglutizione. Le lische, essendo cartilaginee e di solito non molto grandi, anche nel caso in cui rimangono incastrate e non vengono rimosse, vengono di solito degradate dalla reazione infiammatoria che gli si crea attorno. Chiaramente la presenza di un corpo estraneo nei tessuti rappresenta di per se un rischio infettivo. Se il fastidio persiste sarebbe utile una visita ORL con fibrolaringoscopia per escludere che la lisca sia ancora incastrata, anche se dubito che dopo un mese si veda qualcosa. Se invece si trattasse di reflusso è possibile osservare dei segni indiretti quali l'infiammazione delle mucose.
Saluti.
le lische di pesce possono incastrarsi nella mucosa faringea e ipofaringea e possono dare sintomi che variano da un lieve fastidio ad un dolore che peggiora con l'atto della deglutizione. Le lische, essendo cartilaginee e di solito non molto grandi, anche nel caso in cui rimangono incastrate e non vengono rimosse, vengono di solito degradate dalla reazione infiammatoria che gli si crea attorno. Chiaramente la presenza di un corpo estraneo nei tessuti rappresenta di per se un rischio infettivo. Se il fastidio persiste sarebbe utile una visita ORL con fibrolaringoscopia per escludere che la lisca sia ancora incastrata, anche se dubito che dopo un mese si veda qualcosa. Se invece si trattasse di reflusso è possibile osservare dei segni indiretti quali l'infiammazione delle mucose.
Saluti.
Dr. Giuseppe Castellana
Specialista in Otorinolaringoiatria
[#2]
Utente
La ringrazio dottore per la risposta. Io oggi ho cominciato la terapia per il reflusso e vedo come va, anche se non conosco i tempi utili perchè la cura cominci a dare dei risultati. Mi chiedo se con il rischio infettivo di cui lei parla mi sarebbe venuta febbre. Se ho ancora fastidio tra qualche giorno faccio una visita ORL come da lei consigliato. Grazie ancora e buona giornata.
[#3]
In caso di corpi estranei è possibile che si sviluppi un'infezione localizzata con risoluzione spontanea nel giro di qualche giorno (come avviene nella maggior parte dei casi, soprattutto se si tratta di lische di pesce), come è anche possibile avere veri e propri ascessi (accumuli di pus) associati o meno a febbre, soprattutto con corpi estranei di grosse dimensioni e non degradabili (es. ossa di pollo). Se è passato un mese dall'evento e non ha mai avuto sintomi molto importanti direi che può stare tranquilla da questo punto di vista. Consideri inoltre che la terapia anti-reflusso può impiegare qualche giorno per cominciare a fare effetto.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.3k visite dal 21/04/2021.
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