Tempi di guarigione per la faringite da reflusso?

Salve, mio padre (71 anni) da giugno soffre di mal di gola continuo.

Inizialmente il medico di base aveva diagnosticato una tonsillite (di cui spesso mio padre è affetto) e ha prescritto degli antibiotici.
Poichè il dolore alla gola persisteva anche dopo una settimana di antibiotici, si è passati alle iniezioni e poi al cortisone ma tutto ciò non ha fatto effetto.
Preciso inoltre che mio padre non ha avuto febbre, tosse o raffreddore, solo un poco di muco.
Inoltre non ha bruciore di stomaco o acidità e sta attento a ciò che mangia e beve (no cibi grassi e acidi, piccante, spezie, caffè, cioccolata, pasti abbondanti, alcolici, bibite gasate) e non è fumatore.

In seguito alla laringoscopia, il dottore ha diagnosticato una faringite da esofagite da reflusso, ipertrofia della tonsille destra e deviazione del setto nasale; inoltre, visionando gli esiti degli esami del sangue fatti a luglio, ha appurato che è stato affetto da mononucleosi.

Così ha prescritto la seguente terapia:
- MARIAL bustine dopo i pasti (per 20 gg)
- IALOCLEAN spray due volte al giorno (per 20gg)
- BACTOBLIS una compressa la sera prima di andare a dormire (dal 1 settembre per 3 mesi)
E' passata una settimana, quindi forse ancora poco tempo, e mio padre ha ancora dolore quando deglutisce e si sente un eccesso di saliva in bocca.

Quanto tempo ci vuole per iniziare a vedere dei miglioramenti?
Se, passati i 20 giorni, non si dovessero vedere ancora segni di guarigione, bisogna continuare con questa terapia o cambiare?
Sarebbero necessari altri esami per appurare che non ci siano infezioni o danni ad altri organi (esofago, tiroide, trachea o altro)?

Forse non c'entra niente, ma per fornire un quadro generale più dettagliato, aggiungo che ad aprile (quindi 2 mesi prima del dolore alla gola) mio padre ha avuto un piccolo calcolo renale che ha eliminato, dopo qualche giorno, urinando e ad agosto un blocco urinario risolto con l'applicazione di un catetere che è stato poi rimosso.
Adesso va ad urinare regolarmente senza fastidi e a settembre andrà a visita urologica per tenere sotto controllo vescica, prostata e reni.

Grazie per il tempo dedicato e confido in una vostra risposta.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, se la terapia prescritta non dà risultati , varrebbe forse pla pena di valutare altre ipotesi. "In seguito alla laringoscopia, il dottore ha diagnosticato una faringite", e l'ha attribuita a conseguenze dell'esofagite da reflusso.
La causa dell'irritazione faringea può essere costituita da uno schema respiratorio orale primario, a sua volta sostenuto da sfavorevole occlusione dentaria, conformazione della bocca, postura mandibolare.
In presenza di una Respirazione Orale Primaria (ROP), una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nelle cavità paranasali, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro e le difese presenti nelle mucose rinosinusali.
Il respiratore orale, bambino o adulto, spesso la notte ha un respiro rumoroso, russa , e può presentare episodi di apnea , cioè di arresto del respiro per alcuni secondi, che possono favorire anche l’insotrgenza di Reflusso Gastro Esofageo (GER).
Lo schema respiratorio orale costituisce un elemento favorente non solo delle Faringiti, ma anche di tutte le patologie delle vie aeree, sempre per il motivo che fa mancare la funzione di filtro e difesa che il transito nasale assicura.
Tutto ciò è spesso legato ad una sfavorevole conformazione della bocca e delle arcate dentarie, e ad una alterata postura della mandibola. La presenza di questa predisposizione strutturale la recidiva e la cronicizzazione sono conseguenze logiche.
Un primo quesito, molto importante , sarebbe questo: il paziente la notte russa?
Può trovare qualche notizia in più sul ruolo della bocca nella patologia respiratoria entrando nel mio sito internet alla pagina Patologie trattate , e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si ritrova nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Le suggerirei pertanto l'opportunità di chiedere un consulto anche ad un dentista-gnatologo, esperto in problemi respiratori e nel sonno: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1315-reflusso-gastro-esofageo-notturno-attenti-russare-apnea.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-nel-sonno-e-disfunzioni-cranio-mandibolo-vertebrali.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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