Acufene pulsante e parestie: è il caso di fare un controllo?
Salve, sono una ragazza di 27 anni.
Da circa un mese soffro di acufene pulsante monolaterale (lato destro).
Non è continuo, solo occasionale.
Posso averlo per un giorno, intermittente, e poi non accusarlo per altri cinque.
Il fatto di per sé non mi preoccupa particolarmente, né mi impedisce davvero di svolgere le mie attività.
L'estate scorsa però, ad agosto, ho avuto una parestesia della mano, del braccio destro e della parte destra della nuca - parestesia che ha interessato anche l'orecchio destro, per l'appunto, e che mi ha in parte impedito nel lavoro.
Aggiungo che nello stesso periodo ho sofferto di dolorosi formicolii a entrambe le mani (specialmente di mattina).
Il mio medico mi disse che si trattava di cervicobrachialgia, solo sulla base del fatto che all'epoca facevo la cameriera.
Non mi ha sottoposto ad alcun controllo, limitandosi a darmi un anti-infiammatorio (che a dire il vero non ha risolto la cosa, perché le parestesie sono semplicemente scomparse dopo un mese circa).
Purtroppo non ho un rapporto di confidenza con il mio medico, nel senso che generalmente è molto superficiale, per cui non ci ho più pensato - fino all'acufene attuale.
La mano destra mi dà ancora oggi qualche leggero problema di intorpidimento, soprattutto se la uso molto o se passo dal freddo al caldo.
Non ho più avuto parestesie vere e proprie.
Non sono una persona particolarmente ipocondrica, ma alla luce dei trascorsi estivi mi chiedevo se le due cose (acufene e parestesie) possano essere collegate, e se fosse il caso di procedere a dei controlli specifici.
Non sono nemmeno sicura che la categoria sia quella giusta (magari anche neurologia?
Sto riproponendo la questione anche in questa categoria, forse avevo sbagliato) , ma tentare e chiedere non mi costa nulla.
Ringraziando in anticipo,
FL.
Da circa un mese soffro di acufene pulsante monolaterale (lato destro).
Non è continuo, solo occasionale.
Posso averlo per un giorno, intermittente, e poi non accusarlo per altri cinque.
Il fatto di per sé non mi preoccupa particolarmente, né mi impedisce davvero di svolgere le mie attività.
L'estate scorsa però, ad agosto, ho avuto una parestesia della mano, del braccio destro e della parte destra della nuca - parestesia che ha interessato anche l'orecchio destro, per l'appunto, e che mi ha in parte impedito nel lavoro.
Aggiungo che nello stesso periodo ho sofferto di dolorosi formicolii a entrambe le mani (specialmente di mattina).
Il mio medico mi disse che si trattava di cervicobrachialgia, solo sulla base del fatto che all'epoca facevo la cameriera.
Non mi ha sottoposto ad alcun controllo, limitandosi a darmi un anti-infiammatorio (che a dire il vero non ha risolto la cosa, perché le parestesie sono semplicemente scomparse dopo un mese circa).
Purtroppo non ho un rapporto di confidenza con il mio medico, nel senso che generalmente è molto superficiale, per cui non ci ho più pensato - fino all'acufene attuale.
La mano destra mi dà ancora oggi qualche leggero problema di intorpidimento, soprattutto se la uso molto o se passo dal freddo al caldo.
Non ho più avuto parestesie vere e proprie.
Non sono una persona particolarmente ipocondrica, ma alla luce dei trascorsi estivi mi chiedevo se le due cose (acufene e parestesie) possano essere collegate, e se fosse il caso di procedere a dei controlli specifici.
Non sono nemmeno sicura che la categoria sia quella giusta (magari anche neurologia?
Sto riproponendo la questione anche in questa categoria, forse avevo sbagliato) , ma tentare e chiedere non mi costa nulla.
Ringraziando in anticipo,
FL.
[#1]
Quello che posso dirle è che il suo Medico curante avrebbe dovuto richiederle qualche visita od accertamento perchè i sintomi da lei riferiti non sono normali, come anche lei puo' ben capire. Certo, serve una visita neurologica e, per quanto riguarda la parte otorinolaringoiatrica, una angio-RM dell'orecchio interno. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Grazie per la risposta. In effetti non è la prima volta che il mio medico si mostra negligente, e non vorrei certo esserlo io. In caso di acufene monolaterale è quindi sempre doveroso un controllo, anche quando non c'è (come ora, che sembra assolutamente scomparso)? Oppure i controlli devono essere fatti solo quando il sintomo è presente?
Grazie mille
Grazie mille
[#3]
Se la sintomatologia è regredita, direi di soprassedere a visite od accertamenti ma, ovviamente, qualora dovessero ripresentarsi (spero di no), allora sarà bene cominciare con un visita specialistica otorinolaringoiatrico con esame audioimpedenzometrico. Buona serata
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 13/03/2022.
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