Il dente 16 devitalizzato

Un anno fa ho iniziato ad accusare dolore non persistente al molare 17 superiore alla masticazione. Il mio dentista ha ritenuto opportuno aspettare per valutare l’eventualità di aprire il dente anche se presumeva si trattasse di necrosi. Essendo in partenza per le ferie mi ha comunque prescritto antibiotici nel caso il dolore si fosse acutizzato. In ferie in montagna il dolore si è fatto più persistente, il dente ha cominciato a battere forte,a causa, ma non lo sapevo in quanto nessuno mi aveva informato, del dislivello di altezza. Ho preso gli antibiotici e contemporaneamente ho fatto prendere appuntamento da un altro dentista essendo il mio in ferie.
Nel frattempo a fine luglio il dolore, con gli antibiotici, era passato,ma avendo preso appuntamento sono andata alla visita. Nonostante avessi chiaramente indicato il dolore al 17 dente il dentista, dalla visita effettuata e dalle reazioni ha ritenuto che il dente in questione fosse il 16 ed è intervenuto su questo devitalizzandolo. Anche se anche la lastra indicava la carie del 17 dente in situazione peggiore rispetto al 16.
Poco tempo dopo, probabilmente finito l’effetto dell’antibiotico, il dolore si è riacutizzato. Tornata dal mio dentista questi è intervenuto sul 17 riscontrando una pulpite purulenta. La devitalizzazione, non so se a causa del protrarsi dell’intervento è durata per un paio di mesi. Nel frattempo il dente 17 si è spezzato forse a causa di una otturazione che è saltata ed è stato incapsulato.
Durante questo trattamento non sono state mai effettuate lastre in quanto ritenute non utili.
Completato il lavoro al 17 ho sentito di nuovo dolore alla masticazione con un sapore prima purulento e poi di medicinale con dolore solo durante la masticazione. Alla visita il dentista ha appurato una frattura del 16 dente devitalizzato. Prima, non potendo procedere in quanto aveva terminato l’anestetico, l’ha abbassato, poi, sempre senza fare lastre ha proceduto all’estrazione della parete interna che si muoveva. La parte di dente è stata estratta anche con una radice tanto da non consentire di fare una capsula adeguata.
Le procedure sono state corrette o ci sono gli estremi per richieste di coperture assicurative? E’ il caso di intervenire comunque con una capsula o ci sono altre possibilità?
Se non fosse stato devitalizzato il 16 non si sarebbe fratturato e, vista la situazione di compromissione della zona, non sarebbe stato opportuno procedere ad incapsulare anche il dente 16 devitalizzato per errore? Ci possono essere ulteriori gravi rischi?
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.2k 1.2k
Gentile Signora, immagino che, per una svista, abbia erroneamente richiesto il Consulto nella Area sbagliata. Le consiglio, pertanto, di riformulare il quesito nell'Area Odontoiatrica. Cordiali saluti

Dr. Raffaello Brunori

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dopo
Utente
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Gentile Dottore,
mi scuso per l'errore, purtroppo quando ho notato l'errore il messaggio era stato già inserito.
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