Deficit di compenso vestibolare

Buongiorno a tutti.

E' da marzo/Aprile 2022 che ho iniziato a soffrire di vertigini/instabilità soprattutto ai cambi di posizione di testa e corpo e a volte anche da ferma ho la sensazione di oscillare, spesso queste vertigini erano/sono accompagnate da cefalea.

Ho effettuato diverse visite: il neurologo che ha fatto diagnosi di cefalea emicranica cronica, consigliandomi di cambiare betabloccante, da bisoprololo e propranololo (il betabloccante lo assumo per tachicardia) e di assumere auradol quando ho gli attacchi forti di mal di testa.

L'otorino, dopo aver constatato che non c'erano problemi di udito, mi ha consigliato il farmaco Arlevertan due volte al giorno, che ha portato beneficio e mi ha consigliato inoltre di andare in un centro dell'equilibrio, cosa che ho fatto.

Al centro dell'equilibrio mi hanno eseguito tre manovre liberatorie, in giorni diversi, ipotizzando che si trattasse di vertigini posizionali da otoliti e mi hanno prescritto un piano terapeutico con Arlevertan per tre mesi (da dicembre a febbraio) , assumendolo in questo modo; 1 mese 2 volte al dì, 1 mese una volta al dì e 1 mese 5 giorni una volta al dì.

Finchè ho assunto il farmaco devo dire che sono stata bene, quando però ho già iniziato a prenderlo solo 5 giorni una volta al dì, ho riavuto qualche attacco di vertigine e dopo qualche giorno che non l'ho più preso ho ricominciato piano piano a riavere vertigini sempre più forti.

Sono stata al controllo l'altro giorno al centro dell'equilibrio e il medico mi ha scritto che non ci sono segni acuti di vestibulopatia e che ho un quadro compatibile con deficit di compenso vestibolare, cosa vuol dire questo?
ha anche detto che visto che dopo non aver preso più il farmaco, sono tornata quasi alla situazione di partenza, probabilmente non si tratta di vertigini posizionali, quindi secondo voi di cosa si tratta?
Il medico mi ha detto di riprendere Arlevertan al mattino fino al prossimo controllo (4-6 mesi) , mi chiedevo se va bene assumere questo farmaco così a lungo, anche perchè ho notato che fa aumentare di peso.


Specifico che ho anche diverse protrusioni al rachide cervicale, (quasi a tutte e vertebre) alcune delle quali con impronta sul sacco durale, ho una scoliosi di circa 40 gradi, un linfedema a causa dello svuotamento ascellare per un quarto melanoma con sentinella positivo, a tal proposito ho effettuato anche rmn encefalo con contrasto con risultato nella norma.


Grazie mille per il servizio che offrite.

Resto in attesa di un Vostro gentile riscontro.
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, poiché il suo disturbo permane nonostante le indagini e le cure del caso, le suggerirei di non trascurare una possibile causa di vertigine spesso dimenticata: la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) . Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici, o non se ne trova la soluzione, è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione.
Sul problema delle vertigini che non trovano soluzione negli ambiti specialistici di pertinenza ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
Una vertigine può essere sostenuta anche da problemi alla colonna cervicale, a causa dell’insufficiente apporto di sangue causato da una cattiva postura del collo. E’ però necessario considerare che la problematica della colonna vertebrale non é sempre isolata e fine a se stessa, ma inserita nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea. Può essere considerata, in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori (bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto) solitamente denominate "Discendenti".
nell’epidemiologia delle cefalee (ma preferisco dire nel complesso delle diagnosi formulate in ambito specialistico, che riverbera necessariamente nei numeri della letteratura), Emicrania e Cefalea di Tipo Tensivo (classificate appunto fra le "primarie", cioé prive di una causa alla quale poterle riferire) fanno la parte del leone: si trovano ai punti 1 e 2 della classificazione internazionalmente riconosciuta., e costituiscono, appunto, la stragrande maggioranza delle diagnosi.
Al punto 11 (quindi molto molto in la) fra le 9 cefalee "secondarie", ci sono quelle che derivano ANCHE dalla bocca (sottolineo: non solo dall’ATM): dico anche perché vanno insieme ad altri 6 capitoli classificatori ( resto del mondo ), il che incide sulla già scarsa considerazione dell’argomento. Raramente il sospetto diagnostico di uno specialista in cefalee arriva li' senza fermarsi prima, anche perché non è facile orientarsi in una materia abbastanza complicata anche per gli specialisti direttamente interessati, cioe' i dentisti: in questo capitolo rientrano anche le cefalee legate alle disfunzioni dell'ATM, argomento che non piace alla maggior parte dei dentisti, e che sarebbe di pertinenza gnatologica: non tutti i dentisti, infatti, amano coltivare questa sottospecialità .
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma), alla pagina Patologie trattate- Patologie dell'Orecchio" e dolori cervicali , e leggendo gli articoli linkati qui sotto: se si riconosce in qualche modo nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/2326-dolore-cronico-disturbi-sonno-disfunzioni-cranio-mandibolo.html?refresh_ce
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/blog/gnatologia-clinica/7974-la-gestione-clinica-delle-cefalee-primarie-e-secondarie-a-problemi-di-bocca.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Il melanoma, o cancro della pelle, è un tumore, spesso molto aggressivo, che si sviluppa dalle cellule della pelle che producono melanina (melanociti).

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