Bimba capricciosa e troppo attaccata alla mamma?
Buongiorno dottori,
sono una mamma preoccupata.
La nostra bimba farà tre anni a maggio; è figlia unica. Nell'ultimo anno le crisi di pianto e i capricci si sono intensificati tanto da radicarsi e mettere in crisi un po' tutta la famiglia. Mi occupo soprattutto io di lei. Inizia al risveglio a chiedere di stare in braccio, e qualsiasi richiesta (dal cambiarsi al fare pipì, dalla colazione al giro al parco) è accolta con un no secco e va conquistata, ogni giorno. Mi vive appiccicata tanto da rendermi difficile anche andare in bagno: un assedio commovente e preoccupante! Mio marito lavora di notte, quindi se si sveglia mi pretende con urla e ordini; non ha pazienza, non sente ragioni, non si stanca mai, e se non è accontentata urla e piange anche per ore. Il risveglio e le due ore successive sono i momenti peggiori. Quando poi arriva ad abbandonarsi ai suoi giochi, o al parco, si dimostra una bimba intelligente, sensibile e affetuosa, e a detta della pediatra il suo sviluppo psicomotorio è del tutto normale. E' cocciuta e determinatissima. La pediatra ci disse un giorno (avrà avuto sei mesi) che prima di fare di lei un'adulta forte e positiva ci avrebbe fatto venire i capelli bianchi.. come aveva ragione!
Ma, specie con me, per troppo del tempo frigna o lagna (adduce come scusa il 'bua alla gamba' per essere presa in braccio o per mano.. il dolore è stato indagato e pare essere del tutto immaginario). Credo soffra dei miei tentativi di riprendermi spazi e tempi. E' stata molto attesa e desiderata, e da piccola ha ricevuto attenzioni a non finire. Ho fatto la scelta di dimettermi da un lavoro a tempo pieno e ora slavoricchio in casa in attesa di mandarla alla materna per cercane uno part time che desidero molto. Non era mia intenzione 'vizziarla'. Ho cercato di essere elastica e accogliente quanto più possibile. La allatto ancora al seno e forse qualche recente no al riguardo (mi pare grande a sufficienza per ricevere un saltuario rifiuto) ha esacerbato il suo attaccamento. E' guerra anche solo per avere una mezz'ora per me senza urla di sottofondo, o per accudirla in maniera corretta. So che devo dimostrarmi calma e determinata, non dargliela vinta, non sgridarla o punirla. Ma spesso mi porta all'esasperazione e finisco per urlare anche io, e questo senso di fallimento è la cosa peggiore.
Mio marito è più duro, per lui capricci uguale punizione: io sono solo troppo debole con lei. Avremmo bisogno di più tempo per noi, sia di svago che per discutere di posizioni educazionali comuni. Desideriamo molto un secondo figlio (sarà difficile: soffro di endometriosi), ma io sono piena di paure sia per la bimba che per la famiglia. Se non riesco a staccarla positivamente da me (e a staccarmi da lei!) questa ricerca rischia di aggravare solamente un quadro già complesso e sofferente. Ho paura di sbagliare con lei, di renderla insicura e nervosa, o di non riuscire a rispettare a dovere il suo temperamento determinato e forte. Potete consigliarmi?
Grazie
sono una mamma preoccupata.
La nostra bimba farà tre anni a maggio; è figlia unica. Nell'ultimo anno le crisi di pianto e i capricci si sono intensificati tanto da radicarsi e mettere in crisi un po' tutta la famiglia. Mi occupo soprattutto io di lei. Inizia al risveglio a chiedere di stare in braccio, e qualsiasi richiesta (dal cambiarsi al fare pipì, dalla colazione al giro al parco) è accolta con un no secco e va conquistata, ogni giorno. Mi vive appiccicata tanto da rendermi difficile anche andare in bagno: un assedio commovente e preoccupante! Mio marito lavora di notte, quindi se si sveglia mi pretende con urla e ordini; non ha pazienza, non sente ragioni, non si stanca mai, e se non è accontentata urla e piange anche per ore. Il risveglio e le due ore successive sono i momenti peggiori. Quando poi arriva ad abbandonarsi ai suoi giochi, o al parco, si dimostra una bimba intelligente, sensibile e affetuosa, e a detta della pediatra il suo sviluppo psicomotorio è del tutto normale. E' cocciuta e determinatissima. La pediatra ci disse un giorno (avrà avuto sei mesi) che prima di fare di lei un'adulta forte e positiva ci avrebbe fatto venire i capelli bianchi.. come aveva ragione!
Ma, specie con me, per troppo del tempo frigna o lagna (adduce come scusa il 'bua alla gamba' per essere presa in braccio o per mano.. il dolore è stato indagato e pare essere del tutto immaginario). Credo soffra dei miei tentativi di riprendermi spazi e tempi. E' stata molto attesa e desiderata, e da piccola ha ricevuto attenzioni a non finire. Ho fatto la scelta di dimettermi da un lavoro a tempo pieno e ora slavoricchio in casa in attesa di mandarla alla materna per cercane uno part time che desidero molto. Non era mia intenzione 'vizziarla'. Ho cercato di essere elastica e accogliente quanto più possibile. La allatto ancora al seno e forse qualche recente no al riguardo (mi pare grande a sufficienza per ricevere un saltuario rifiuto) ha esacerbato il suo attaccamento. E' guerra anche solo per avere una mezz'ora per me senza urla di sottofondo, o per accudirla in maniera corretta. So che devo dimostrarmi calma e determinata, non dargliela vinta, non sgridarla o punirla. Ma spesso mi porta all'esasperazione e finisco per urlare anche io, e questo senso di fallimento è la cosa peggiore.
Mio marito è più duro, per lui capricci uguale punizione: io sono solo troppo debole con lei. Avremmo bisogno di più tempo per noi, sia di svago che per discutere di posizioni educazionali comuni. Desideriamo molto un secondo figlio (sarà difficile: soffro di endometriosi), ma io sono piena di paure sia per la bimba che per la famiglia. Se non riesco a staccarla positivamente da me (e a staccarmi da lei!) questa ricerca rischia di aggravare solamente un quadro già complesso e sofferente. Ho paura di sbagliare con lei, di renderla insicura e nervosa, o di non riuscire a rispettare a dovere il suo temperamento determinato e forte. Potete consigliarmi?
Grazie
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Dare consigli sulla educazione è sempre molto difficile e pericoloso, purtroppo non ci sono ricette.
Dalla descrizione da Lei fatta è Lei stessa ad aver descritto situazioni ovviamente non uguali a quelle da Voi desiderate. Ovvio che siano stati difficili da cambiare ma direi che il timone della barca dovete tenerlo in mano Lei e Suo marito, non potete pensare che la bimba si regoli da sola...
Pr dare sicurezza e stabilità alla piccola non possiamo che consigliarVi di ridare forma alla famiglia, rendendo anche visivamente chiaro alla piccola che non è lei a comandare. Riacquistare il controllo della famiglia da parte dei genitori, lascia la piccola finalmente libera dalla responsabilità di dover guidare una nave troppo grande per lei.
Vi esorto pertanto a riconcentrarVi sulla coppia, ridando spazio Lei a Suo marito e Suo marito a LEi. Vedrà che questo aiuterà anche la Vostra piccola.
Forse potrebbe esservi d'aiuto qualche breve incontro con uno psicologo che possa darvi qualche suggerimento e qualche informazione sulla presa di potere dei figli sui genitori...
Buona fortuna
Dalla descrizione da Lei fatta è Lei stessa ad aver descritto situazioni ovviamente non uguali a quelle da Voi desiderate. Ovvio che siano stati difficili da cambiare ma direi che il timone della barca dovete tenerlo in mano Lei e Suo marito, non potete pensare che la bimba si regoli da sola...
Pr dare sicurezza e stabilità alla piccola non possiamo che consigliarVi di ridare forma alla famiglia, rendendo anche visivamente chiaro alla piccola che non è lei a comandare. Riacquistare il controllo della famiglia da parte dei genitori, lascia la piccola finalmente libera dalla responsabilità di dover guidare una nave troppo grande per lei.
Vi esorto pertanto a riconcentrarVi sulla coppia, ridando spazio Lei a Suo marito e Suo marito a LEi. Vedrà che questo aiuterà anche la Vostra piccola.
Forse potrebbe esservi d'aiuto qualche breve incontro con uno psicologo che possa darvi qualche suggerimento e qualche informazione sulla presa di potere dei figli sui genitori...
Buona fortuna
Dr. Costantino Zamana
Specialista in Chirurgia Pediatrica -Urologia pediatrica
Ph.D. Scienze Chirurgiche e dei Trapianti
[#2]
Utente
Grazie dr. Zamana per la Sua risposta. Abbiamo compreso che il punto di partenza sia da porre sulla coppia. Penso che la bimba ci veda poco coesi e troppo distanti anche come atteggiamenti da tenere con lei; rimane che l'attaccamento morboso ce l'ha con me (col papà e le nonne è molto più distesa, anche se tende alla prepotenza), quindi mi sento in "prima linea" e un po' fiaccata, disorientata e stanca.
Mai, però, ho voluto o creduto che dovesse autoregolarsi a questa età! Sono ferma nella guida e, se necessario, nel comando per quanto giudico importante. è, solo, molto faticoso contenerla, e frustrante doverla continuamente contrastare combattendo quel suo perenne "no"; o riordinare la casa con lei che lagna "braccio braccio braccio" all'infinito (han voglia di dire "ignoralo"!). Non amo i contrasti: per quieto vivere passo sopra a molte cose. Sono una di quelle mamme che preferisce avere un muro dedicato all'imbrattamento piuttosto che fare da carabiniere a ogni muro della casa. Credo nella libertà di azione: l'importante è tenere la bimba lontana dai pericoli fondamentali e questo credo di farlo bene. Ma so anche di essere una persona fragile e dalla scarsa autostima, il che porta a mille dubbi sulle piccole cose, anche avendo ben chare quelle grosse. Forse questo atteggiamento ha finito per farle prendere la mano e ora la bimba si sente responsabile della barca, come mi ha suggerito Lei. Forse accade con lei perché è fatta in un certo modo, o forse sarebbe accaduto anche con altri temperamenti per via di una qual certa debolezza nostra. O forse è solo venuto il momento di resistere ai capricci anche a costo di paurose scenate di pianto. Noi ripartiamo dalla coppia, poi vedremo!
Mai, però, ho voluto o creduto che dovesse autoregolarsi a questa età! Sono ferma nella guida e, se necessario, nel comando per quanto giudico importante. è, solo, molto faticoso contenerla, e frustrante doverla continuamente contrastare combattendo quel suo perenne "no"; o riordinare la casa con lei che lagna "braccio braccio braccio" all'infinito (han voglia di dire "ignoralo"!). Non amo i contrasti: per quieto vivere passo sopra a molte cose. Sono una di quelle mamme che preferisce avere un muro dedicato all'imbrattamento piuttosto che fare da carabiniere a ogni muro della casa. Credo nella libertà di azione: l'importante è tenere la bimba lontana dai pericoli fondamentali e questo credo di farlo bene. Ma so anche di essere una persona fragile e dalla scarsa autostima, il che porta a mille dubbi sulle piccole cose, anche avendo ben chare quelle grosse. Forse questo atteggiamento ha finito per farle prendere la mano e ora la bimba si sente responsabile della barca, come mi ha suggerito Lei. Forse accade con lei perché è fatta in un certo modo, o forse sarebbe accaduto anche con altri temperamenti per via di una qual certa debolezza nostra. O forse è solo venuto il momento di resistere ai capricci anche a costo di paurose scenate di pianto. Noi ripartiamo dalla coppia, poi vedremo!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 16.2k visite dal 13/02/2013.
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