Naso chiuso e sospetta allergia
Buongiorno,
mio figlio ha 3 anni e 2 mesi, cresce in modo corretto (abbiamo fatto il controllo pediatrico la scorsa settimana) e questo inverno non ha avuto particolari problemi respiratori. Ha preso un paio di raffreddori e di virus intestinali, ma niente di più. Il problema che si presenta da circa due settimane è il seguente. Il bambino si alza la mattina con gli occhi sporchi (crosticine gialle ai lati) e con tosse catarrosa di gola. Gli faccio quindi un lavaggio nasale e fuoriscono muchi, sia trasparenti che gialli. Durante il giorno e anche di notte non ha tosse. Tuttavia spesso vedo che si strofina il naso oppure che "tira su" come se avesse il naso chiuso. Qualche volta ha gli occhi un pochino rossi (soprattutto se rimane in giardino a giocare) oppure delle piccole secrezioni gialle.
L'anno scorso ebbe lo stesso problema agli occhi e l'oculista ci disse che era una forma allergica lieve e ci diede un collirio antistaminico. Dopo due/tre giorni il problema era sparito.
Ho parlato con la pediatra e mi ha detto che probabilmente ora è un po' raffreddato e che dagli occhi esce il catarro. La cosa strana è che però durante il giorno non ha il raffreddore, non ha tosse...
Essendo io allergica a pollini delle graminacee e agli acari della polvere, mi viene il sospetto che sia una forma allergica. C'è modo per appurarlo? Oppure ha ragione la peditara e il bimbo è solo raffreddato?
Grazie mille per la consulenza.
mio figlio ha 3 anni e 2 mesi, cresce in modo corretto (abbiamo fatto il controllo pediatrico la scorsa settimana) e questo inverno non ha avuto particolari problemi respiratori. Ha preso un paio di raffreddori e di virus intestinali, ma niente di più. Il problema che si presenta da circa due settimane è il seguente. Il bambino si alza la mattina con gli occhi sporchi (crosticine gialle ai lati) e con tosse catarrosa di gola. Gli faccio quindi un lavaggio nasale e fuoriscono muchi, sia trasparenti che gialli. Durante il giorno e anche di notte non ha tosse. Tuttavia spesso vedo che si strofina il naso oppure che "tira su" come se avesse il naso chiuso. Qualche volta ha gli occhi un pochino rossi (soprattutto se rimane in giardino a giocare) oppure delle piccole secrezioni gialle.
L'anno scorso ebbe lo stesso problema agli occhi e l'oculista ci disse che era una forma allergica lieve e ci diede un collirio antistaminico. Dopo due/tre giorni il problema era sparito.
Ho parlato con la pediatra e mi ha detto che probabilmente ora è un po' raffreddato e che dagli occhi esce il catarro. La cosa strana è che però durante il giorno non ha il raffreddore, non ha tosse...
Essendo io allergica a pollini delle graminacee e agli acari della polvere, mi viene il sospetto che sia una forma allergica. C'è modo per appurarlo? Oppure ha ragione la peditara e il bimbo è solo raffreddato?
Grazie mille per la consulenza.
[#1]
Gentile mamma
Dalla storia che ci racconta credo che abbia ragione il suo medico a dire che non ci sono i criteri per sospettare una' allergia. Troppo poco. Direi anche io di aspettare.
In ogni caso il modo più semplice per accertare un'allergia ai pollini sono i prick test cutanei.
Cordiali saluti
Dalla storia che ci racconta credo che abbia ragione il suo medico a dire che non ci sono i criteri per sospettare una' allergia. Troppo poco. Direi anche io di aspettare.
In ogni caso il modo più semplice per accertare un'allergia ai pollini sono i prick test cutanei.
Cordiali saluti
Dr. Lorenzo Giacchetti
Specialista in Pediatria - Neonatologia e Patologia Neonatale, Varese.
Capoclinica Pediatria Ospedale di Lugano (Svizzera)
[#3]
Gentile Signora, nel suo racconto lei descrive in sostanza una situazione di ostruzione nasale-rinosinusite cronica , caratterizzata peraltro da un andamento strano, solo notturno. Un'ostruzione nasale ha fra le sue cause la presenza di un idisturbo ventilatorio: abitualmente il concetto di Disturbo Ventilatorio viene associato a conformazioni anatomiche sfavorevoli, in particolare a livello di setto e turbinati, correggibili tradizionalmente per via chirurgica. Può peraltro esistere anche un Disturbo Ventilatorio di tipo essenzialmente funzionale, legato allo schema respiratorio orale, che per vari motivi il paziente può aver assunto talvolta fin dall’infanzia, che non é necessariamente legato alla presenza di problemi anatomici.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro costituito da interferon, macrofagi e trasporto muco ciliare , presente nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico, antivirale e antiasmatico) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: anche la mancanza di ventilazione é una delle cause di ostruzione nasale.
Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, per un principio generale di meccanica dei fluidi, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita) e dei turbinati. Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali. La ventilazione nasale è di fondamentale importanza per il ricambio dell' aria all'interno dei seni paranasali: in assenza di ventilazione, infatti, vi si verifica una sostanziale ipossia (diminuita ossigenazione), con modificazioni del PH, del metabolismo della mucosa e della flora batterica, che prima da transitante diviene stanziale e poi seleziona ceppi anaerobi normalmente assenti.
Tale condizione porta all'edema e alla sofferenza della mucosa, e alla diminuzione della funzione ciliare.
Tutto ciò favorisce l’insorgenza di infiammazione e di ostruzione nasale.
Lo schema respiratorio orale favorisce anche il russare notturno, e la notte ne é favorita l'insorgenza per la perdita del controllo posturale della mandibola, che, anche per gravità, tende ad abbassarsi, aprendo di fatto la bocca alla respirazione orale.: Spesso lo schema respiratorio orale é favorito dalla presenza di una malocclusione dentaria e di una scorretta postura della mandibola: per questo le consiglio di consultare anche un dentista esperto in problemi delle alte vie respiratorie e di disturbi respiratori nel sonno.
le suggerisco di dare un'occhiata, su questo stesso sito, agli articoli qui sotto linkati, nell'ipotesi che possa riconoscere qualche elemento di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Respirazione_Orale_e_Malocclusione.pdf
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria (ROP) una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo anche solo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro costituito da interferon, macrofagi e trasporto muco ciliare , presente nelle mucose rinosinusali. Il mancato transito dell’aria inspirata attraverso il naso e soprattutto attraverso i meati medi e superiori, dove sboccano gli osti delle cavità sinusali, da un lato impedisce di fatto l’aspirazione assieme all’aria sinusale dell’abbondante quantità di Ossido Nitrico (potente antibatterico, antivirale e antiasmatico) che nei seni viene prodotto, dall’altro impedisce il ricambio aereo all’interno dei seni: anche la mancanza di ventilazione é una delle cause di ostruzione nasale.
Quando il paziente, per qualunque motivo (specie quando si riduce l’autocontrollo o durante il sonno) apre la bocca, l’aria inspirata può scegliere di fatto due vie di passaggio, il naso o la bocca. Fra le due, per un principio generale di meccanica dei fluidi, è portata a preferire il transito con minori resistenze, che porta necessariamente alla scelta della via orale. Questo comporta di conseguenza l’esclusione della via nasale, pur in assenza di ostacoli meccanici di tipo anatomico, congeniti o dovuti a patologie acquisite quali l’ipertrofia adenotonsillare (che anzi, dalla respirazione orale può anche essere favorita) e dei turbinati. Si configura in questo modo un Disturbo Ventilatorio delle cavità nasali e paranasali. La ventilazione nasale è di fondamentale importanza per il ricambio dell' aria all'interno dei seni paranasali: in assenza di ventilazione, infatti, vi si verifica una sostanziale ipossia (diminuita ossigenazione), con modificazioni del PH, del metabolismo della mucosa e della flora batterica, che prima da transitante diviene stanziale e poi seleziona ceppi anaerobi normalmente assenti.
Tale condizione porta all'edema e alla sofferenza della mucosa, e alla diminuzione della funzione ciliare.
Tutto ciò favorisce l’insorgenza di infiammazione e di ostruzione nasale.
Lo schema respiratorio orale favorisce anche il russare notturno, e la notte ne é favorita l'insorgenza per la perdita del controllo posturale della mandibola, che, anche per gravità, tende ad abbassarsi, aprendo di fatto la bocca alla respirazione orale.: Spesso lo schema respiratorio orale é favorito dalla presenza di una malocclusione dentaria e di una scorretta postura della mandibola: per questo le consiglio di consultare anche un dentista esperto in problemi delle alte vie respiratorie e di disturbi respiratori nel sonno.
le suggerisco di dare un'occhiata, su questo stesso sito, agli articoli qui sotto linkati, nell'ipotesi che possa riconoscere qualche elemento di somiglianza con il suo problema.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Respirazione_Orale_e_Malocclusione.pdf
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 01/04/2014.
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Approfondimento su Allergia
L'allergia è una reazione immunitaria eccessiva di fronte a una sostanza (allergene) innocua per molti. Gli allergeni più frequenti e le forme di allergie.