Una decina d'anni soffro

Sono un maschio fumatore di 34 anni. Da circa una decina d'anni soffro di episodi di fame d'aria. Di rado accuso anche dolori/bruciori al petto e alla schiena. I primi anni, erano pochissimi i giorni in cui sentivo mancarmi l'aria: sempre in estate; la dispnea compariva all'improvviso, e mi affliggeva tutto il giorno. Poi – dopo circa una settimana – scompariva; tornava l'anno dopo. Da pochi anni, l'entità del fenomeno si è acuita: avevo dispnea per uno/due mesi. Feci una RX toracica: un medico riconobbe il normale quadro di un fumatore della mia età; un altro mi disse che avevo i polmoni di un fumatore settantenne, e mi diede broncodilatatori che non sortirono effetti. Seguì una spirometria completa, più esami del sangue e visita cardiologica; le prestazioni erano sopra il teorico calcolato sui dati utili (età, n° di sigarette giornaliero, ecc.): in tutto risultavo “in forma”. All'auscultazione, il medico non sente concerto asmatico. Ho fumato per anni più di 20 sigarette al giorno, ma, dato il peggioramento, ho ridotto drasticamente il fumo (in media 6 sigarette al giorno). L'anno scorso sono stato male per mesi. Poi, la dispnea è scomparsa d’improvviso. Sono stato bene per tutti i successivi mesi fino a tre giorni fa, quando è tornata. Sento una lievissima infiammazione in gola. Avverto un continuo scolo dalle vie alte; deglutisco sempre muco. Moto e sforzo fisico non peggiorano il mio stato. Il medico curante inizia a considerare una componente ansiosa.
Altri dati.1-L’anno scorso, tra i tanti giorni di disagio, ce n'erano in cui improvvisamente il respiro era ottimo; ciò coincideva con un'ipersecrezione di muco nasale trasparente e molto fluido. Col progressivo diminuire della secrezione, tornava la tormentosa dispnea che entrava a regime per giorni, senza che espellessi muco dal naso. Il processo si reiterava con regolarità. 2-In altri casi, sempre con regolarità, la scomparsa del disagio si accompagnava a presenza consistente di catarro in gola che potevo espellere. 3-Tossisco poco; la tosse è poco grassa, anche se sento sempre scolare del muco dalle vie alte. Spesso sento di dover espettorare qualcosa, che però non riesco a espellere perché è “troppo in giù”. Nei periodi in cui ho la dispnea, nei pochi giorni in cui sto meglio, durante la respirazione, sento muoversi qualcosa di umido all’altezza dello sterno, e il respiro è “rugoso”; il ritorno della dispnea non è accompagnato a queste sensazioni. 4-A volte, coricandomi, avverto per pochi secondi qualcosa che scorre veloce nel torace. Una volta il fenomeno è stato accompagnato da palpitazione improvvisa. 5-La dispnea è debole al mattino, e cresce fino al massimo serale, senza pause nel giorno. Dormo bene; mia moglie mi vede respirare regolarmente nel sonno. 6-Il giorno che mi fecero la spirometria capitò nel periodo in cui non avevo dispnea. L'esame cardiologico invece fu fatto mentre denunciavo il disagio 7-Ho rinite vasomotoria e sinusite. Grazie per la cortese e preziosa attenzione.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, la sua storia è articolata e di non univoca interpretazione: da una parte gli esami sembrano escludere che lei sia asmatico ed abbia una insufficienza respiratoria, dall'altra il presentarsi della dispnea, che almeno inizialmente era annuale, fa pensare ad un fatto allergico: ha mai fatto prove in tal senso?
La rinite vasomotoria, la sinusite ed il catarro che poi descrive suggeriscono invece che lei soffra di una forma infiammatoria delle alte vie respiratorie: quando il catarro si fa più denso lei mi par di capire che respiri peggio.
Certo è strano che di notte respiri e dorma bene.
Senta il suo medico se prima di archiviare la cosa come ansia, cosa che almeno in parte non è improbabile, non ritiene opportuno farle fare una visita otorino accurata, corredata di fibroscopia che possa dare indicazione ad una terapia o ad altre indagini.
Cordiali saluti

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Dottoressa Anna Maria Martin

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa Martin, anzitutto grazie per avermi risposto.
Circa la sua domanda sulla possibilità di allergie: no, non ho fatto esami attinenti; come Lei suggerisce, dovrebbero esser presi in considerazione. Approfitto per rivolgerLe delle domande, per me importantissime(Le lascio immaginare cosa significhi trovarsi nel mio stato). Dato che la spirometria fu eseguita nel periodo in cui non avvertivo il problema, non dovrei rifarla, preoccupandomi di sottopormici nei giorni in cui sto male?
Le pongo un'altra domanda per vedere se ho capito ciò che Lei dice in merito ad allergia e fibroscopia. Se ammettiamo che le funzioni respiratorie siano normali, è ovvio che ci sia una componente ansiosa, ma non come causa di base del malessere! Intanto perché la mia dispnea è associata a dei fenomeni oggettivi di secrezione, per giunta ripetitivi e regolari. Allora le chiedo: considerare le allergie significa considerare qualche problema di “ingombro”(che so, muco che si rapprende, gola che si gonfia,...)? In questo caso, il mio atteggiamento “asmatico” sarebbe un atteggiamento “scorretto” dovuto a un'interpretazione istintiva sbagliata dell'ingombro: avvertendo riduzione di volumi di certe “cavità” - riduzioni insufficienti a ostacolare un buon funzionamento polmonare – reagisco come se queste riducessero le mie capacità polmonari, e solo qui starebbe il fatto psicologico. Ma se fosse così, come si spiega allora che -dopo minuti e minuti di numerosi tentativi- riesco a fare un'espirazione soddisfacente?
Grazie ancora.
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, il discorso che lei fà è un pò contorto e non rispondente al vero. La sua fame d'aria non è un "comportamento" ma un sintomo di patologia. Che poi tale patologia sia allergica, infiammatoria, le due cose insieme, magari resa più importante da un meccanismo ansioso che si innesca, è tutto da verificare andando per gradi ed esclusione. Lei soffre di rinite vasomotoria e di sinusite, due cose che sono sufficienti a creare una condizione di flogosi cronica con produzione di muco che può scolare in basso e darle l'"ingombro che avverte.
Lei poi ha fumato e ancora fuma mi pare, e ciò non può che complicare il tutto.
Le confermo pertanto quanto le ho già detto sulle visite che a mio parere sarebbe opportuno fare, lei senta anche il suo medico prima di archiviare tutto come ansia, condizione anch'essa meritevole di indagine e terapia.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio ancora, dottoressa, e Le auguro buona serata.
Cordiali saluti.
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