Trattamento per iperreattività bronchiale
Buongiorno,
soffro di una forma di asma bronchiale priva dei sintomi più comuni (mancanza di fiato, sibilo, allergie, ecc.), con spirometria più o meno nella norma. Il mio problema (di qui la diagnosi di iperreattività bronchiale fattami dalla pneumologa) è che ad ogni minimo episodio di raffreddamento (basta un po' di fastidio a deglutire) dopo 1-2 gg dal risolvimento dell'infiammazione delle vie aeree superiori, questa è come se si trasferisse nelle vie aeree inferiori, provocandomi una tosse secca che nei primi giorni è particolarmente violenta e che riesco a debellare solo dopo svariati giorni di trattamento con Seretide e simili (a volte dura settimane o addirittura mesi, l'ultima volta sono riuscito a risolvere solo col Bentelan).
La domanda è: esiste un modo per 'sbarrare' questo passaggio dell'infiammazione dalle vie aeree superiori a quelle inferiori?
I trattamenti già provati sono i seguenti:
- antileucotrienici senza effetto
- antistaminici senza effetto perché comunque non ho allergie
- la pneumologa mi ha detto di assumere Seretide o Symbicort solo al bisogno, quando compaiono i sintomi di raffreddamento, ma comunque non è sufficiente a mettermi al riparo dalla sintomatologia descritta, nei primi giorni insorge ugualmente con la stessa intensità
Esistono altre classi di farmaci un po' più mirati per il mio quesito che potrei provare? Magari anche rimedi naturali (per quanto io sia il primo a non riporvi troppa fiducia, ma non si sa mai)
grazie
soffro di una forma di asma bronchiale priva dei sintomi più comuni (mancanza di fiato, sibilo, allergie, ecc.), con spirometria più o meno nella norma. Il mio problema (di qui la diagnosi di iperreattività bronchiale fattami dalla pneumologa) è che ad ogni minimo episodio di raffreddamento (basta un po' di fastidio a deglutire) dopo 1-2 gg dal risolvimento dell'infiammazione delle vie aeree superiori, questa è come se si trasferisse nelle vie aeree inferiori, provocandomi una tosse secca che nei primi giorni è particolarmente violenta e che riesco a debellare solo dopo svariati giorni di trattamento con Seretide e simili (a volte dura settimane o addirittura mesi, l'ultima volta sono riuscito a risolvere solo col Bentelan).
La domanda è: esiste un modo per 'sbarrare' questo passaggio dell'infiammazione dalle vie aeree superiori a quelle inferiori?
I trattamenti già provati sono i seguenti:
- antileucotrienici senza effetto
- antistaminici senza effetto perché comunque non ho allergie
- la pneumologa mi ha detto di assumere Seretide o Symbicort solo al bisogno, quando compaiono i sintomi di raffreddamento, ma comunque non è sufficiente a mettermi al riparo dalla sintomatologia descritta, nei primi giorni insorge ugualmente con la stessa intensità
Esistono altre classi di farmaci un po' più mirati per il mio quesito che potrei provare? Magari anche rimedi naturali (per quanto io sia il primo a non riporvi troppa fiducia, ma non si sa mai)
grazie
[#1]
Ma è proprio sicuro che si tratti di asma? Spirometrie sempre nella norma, tosse persistente dopo sindromi da raffreddamento (o difetto della deglutizione), fanno pensare a flogosi della via aerea alta e null'altro. Pochissime gocce di secrezioni che per via retronasale scolassero in gola fin sulle corde vocali, sarebbero recepite come corpo estraneo e innescherebbero un riflesso tussigeno molto violento e persistente, tale da determinare flogosi faringo laringea. La flogosi accentuerebbe la tosse e questa accentuerebbe la flogosi: circolo vizioso. L'asma (o iperreattività bronchiale), è una patologia dei piccoli bronchi periferici, intorno alla quindicesima generazione bronchiale. Non posso affermarlo con certezza perchè non posso visitarla, la invito, però, ad effetture continui lavaggi nasali con acqua salina ipertonica (acqua salata come quella del mare), in modo da eliminare (a monte) le secrezioni che dal naso scolino in gola e vedere come va. In caso di tosse potrebbe provare colluttori spray.
Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo
[#2]
Utente
buongiorno, la ringrazio per la risposta
penso che la diagnosi di asma/iperreattività bronchiale (peraltro certificata con l'esenzione) sia stata fatta sulla base di questi fattori:
- risponde ai gluticorticoidi tipo Seretide (o almeno gli altri anni funzionava, quest'anno mi ha dato più problemi che benefici e appunto ora ho il grosso timore che non funzionerà più neanche in futuro e sto cercando di provare altre strade)
- in aggiunta alla tosse post-raffreddore spesso accuso bruciore al petto, non penso proprio nei bronchi, è più centrale, altezza sterno.
- spesso (quest'ultima annotazione l'aggiungo io) ho lo stesso (per quanto passeggero) stimolo a tossire in presenza di alcuni irritanti tipo lacche spray o (penso) solfiti nel vino
Ho chiesto se si potesse approfondire la cosa, so che esiste un tipo di asma chiamato 'variante tosse' dove sono presenti i sintomi che accuso senza tutta la componente di difficoltà respiratoria, ma da ambo i pneumologi consultati mi è stato fatto capire che è un po' una questione di lana caprina, e che alla fin fine qualsiasi nome vogliamo dargli il trattamento è comunque quello (Seretide o Symbicort).
Tempo fa lessi su un sito web medico di questa sorta di reazione a catena che si verifica negli asmatici e che sembrerebbe corrispondere al mio decorso, cioè di raffreddori che dopo alcuni giorni "scendono" intaccando le vie aeree inferiori e provocano soprattutto tosse secca. Mi chiedo se ciò possa essere almeno in parte dovuto alla mia conformazione nasale, visto che ho il setto deviato, e in caso di raffreddori l'ulteriore occlusione mi spinge a soffiarmi con forza e di continuo il naso - potrebbe essere una causa di irritazione/flogosi da qualche parte nelle vie aeree inferiori? mi scuso se insisto con questa storia delle vie inferiori ma visto che il bruciore è localizzato lì penso abbiano qualcosa a che fare con tutta la questione
grazie per il suo tempo
penso che la diagnosi di asma/iperreattività bronchiale (peraltro certificata con l'esenzione) sia stata fatta sulla base di questi fattori:
- risponde ai gluticorticoidi tipo Seretide (o almeno gli altri anni funzionava, quest'anno mi ha dato più problemi che benefici e appunto ora ho il grosso timore che non funzionerà più neanche in futuro e sto cercando di provare altre strade)
- in aggiunta alla tosse post-raffreddore spesso accuso bruciore al petto, non penso proprio nei bronchi, è più centrale, altezza sterno.
- spesso (quest'ultima annotazione l'aggiungo io) ho lo stesso (per quanto passeggero) stimolo a tossire in presenza di alcuni irritanti tipo lacche spray o (penso) solfiti nel vino
Ho chiesto se si potesse approfondire la cosa, so che esiste un tipo di asma chiamato 'variante tosse' dove sono presenti i sintomi che accuso senza tutta la componente di difficoltà respiratoria, ma da ambo i pneumologi consultati mi è stato fatto capire che è un po' una questione di lana caprina, e che alla fin fine qualsiasi nome vogliamo dargli il trattamento è comunque quello (Seretide o Symbicort).
Tempo fa lessi su un sito web medico di questa sorta di reazione a catena che si verifica negli asmatici e che sembrerebbe corrispondere al mio decorso, cioè di raffreddori che dopo alcuni giorni "scendono" intaccando le vie aeree inferiori e provocano soprattutto tosse secca. Mi chiedo se ciò possa essere almeno in parte dovuto alla mia conformazione nasale, visto che ho il setto deviato, e in caso di raffreddori l'ulteriore occlusione mi spinge a soffiarmi con forza e di continuo il naso - potrebbe essere una causa di irritazione/flogosi da qualche parte nelle vie aeree inferiori? mi scuso se insisto con questa storia delle vie inferiori ma visto che il bruciore è localizzato lì penso abbiano qualcosa a che fare con tutta la questione
grazie per il suo tempo
[#3]
Il SINTOMO "BRUCIORE" NON ha nulla a che fare con i bronchi che NON hanno terminazioni nervose del dolore o bruciore. Ancor meno avrebbe a che fare con una presunta ASMA. Se proprio volesse togliersi ogni dubbio, e se un collega che la segue fosse d'accordo, dopo sospensione di almeno una settimana di antiasmatici, effettui una nuova spirometria. Se questa risultasse positiva per deficit ostruttivo, la ripeta a 10 minuti dall'inalazione di un antiasmatico, anche il Symbicort andrebbe bene (test di bronco reversibilità). Se anche questo fosse positivo avrebbe una diagnosi sicura e certa di asma bronchiale. Ci sarebbe poi solo l'imbarazzo della scelta dell'antiasmatico che fa per lei. In alternativa, se la spirometria fosse nella norma, potrebbe effettuare un test di bronco stimolazione. Se anche questo dovesse essere negativo, dovrebbe assolutamente e definitivamente accantonare l'idea dell'asma e continuare a curare solo la rinite.
ANCORA CORDIALMENTE
ANCORA CORDIALMENTE
[#4]
Utente
buongiorno e grazie per la risposta
a parte l'asma quali altre patologie traggono giovamento dall'uso di inalatori corticosteroidei tipo Symbicort? glielo chiedo perché non sono sicuro se sia materia più di pneumologia o otorinolaringoiatria, e quindi quale sia lo specialista più adatto cui rivolgermi (vorrei evitare di tornare dalla pneumologa per chiederle una seconda volta di accertare la diagnosi di asma/iper-reattività bronchiale). In effetti questo stimolo a tossire (tosse secca cronica che si attiva in seguito a raffreddori) ho notato che mi parte dalla gola (zona pomo d'adamo) più che dai bronchi
in aggiunta al fatto che ho il setto nasale deviato e la notte spesso dormo a bocca aperta (quindi protraendo ciclicamente la situazione di raffreddamento, forse anche da qui deriva il carattere cronico di questi episodi) e in aggiunta al fatto che lo stimolo a tossire a volte sembra dipendere anche dalla posizione del capo (in posizione supina a volte lo stimolo si intensifica), ho pensato che appunto questa tosse potesse avere qualcosa a che fare più con la gola che non con i bronchi (non avverto però la sensazione di solletico alla gola tipica dello scolo retronasale)
grazie ancora
a parte l'asma quali altre patologie traggono giovamento dall'uso di inalatori corticosteroidei tipo Symbicort? glielo chiedo perché non sono sicuro se sia materia più di pneumologia o otorinolaringoiatria, e quindi quale sia lo specialista più adatto cui rivolgermi (vorrei evitare di tornare dalla pneumologa per chiederle una seconda volta di accertare la diagnosi di asma/iper-reattività bronchiale). In effetti questo stimolo a tossire (tosse secca cronica che si attiva in seguito a raffreddori) ho notato che mi parte dalla gola (zona pomo d'adamo) più che dai bronchi
in aggiunta al fatto che ho il setto nasale deviato e la notte spesso dormo a bocca aperta (quindi protraendo ciclicamente la situazione di raffreddamento, forse anche da qui deriva il carattere cronico di questi episodi) e in aggiunta al fatto che lo stimolo a tossire a volte sembra dipendere anche dalla posizione del capo (in posizione supina a volte lo stimolo si intensifica), ho pensato che appunto questa tosse potesse avere qualcosa a che fare più con la gola che non con i bronchi (non avverto però la sensazione di solletico alla gola tipica dello scolo retronasale)
grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 15.3k visite dal 06/10/2015.
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