Ernia diaframmatica sx

Gent.li Sig.ri,
vi sottopongo il mio caso sul quale vi chiedo un parere in quanto il problema, dopo 6 mesi dal suo primo manifestarsi, si ripresenta in termini molto simili anche se più lievi.

Il problema nasce a sett 2009 quando, al ritorno da un viaggio in Tunisia, dopo alcuni giorni di malessere vengo ricoverato in ospedale - rep.to malattie infettive - per febbre, diarrea acuta e dolore all'ipocondrio sinistro.
Dopo due settimane di esami e relative terapie antibiotiche il problema sembra rientrato ( ma non completamente chiarito), non ho più i sintomi iniziali e dolore all'ipocondrio.
Nel corso del ricovero ho effettuato tutti gli accertamenti necessari ( ECO, RX, TAC) dai quali comunque si rilevano le seguenti ( come risulta da refertazione) :
PLEURO-POLMONITE BASALE SINISTRA
SOSPETTA RACCOLTA SOVRASPLENICA
ERNIA DIAFRAMMATICA SINISTRA
LITIASI DELLA COLECISTI
IPERTENSIONE-ARTERIOSA

Ovviamente alcuni dei problemi segnalati sono preesistenti e altri risalgono a moltissimi anni addietro:
in età infantile ho avuto una infiammazione alla pleure e una forma tubercolare curata e completamente regredita;
da alcuni anni sono in cura per lieve ipertensione arteriosa ( SELOKEN);
ho una litiasi delle colecisti per la quale il medico consiglia un intervento di rimozione.
Oggi, dopo alcuni accertamenti, sembra che la situazione sia invariata e non ci siano aggravamenti della situazione, ma comunque da 10 gg ho un aumento lieve della temperatura 37-37.5 in alcuni periodi della giornata, stanchezza generalizzata e dolore ipocondrio sx pressochè continuo e un po' di affaticamento respiratorio.

Francamente l'intepretazione prevalente mette a carico della ernia diaframmatica l'insieme dei sintomi, ma ci sono altri aspetti che francamente non mi sembrano chiari.

Vi sarei grato se orientarmi meglio sull'area o lo specialista all'interno del gruppo per approfondire la questione e magari con cui fare ulteriori approfondimenti.

maschio, età 51, peso 85 Kg


Cordialmente
[#1]
Dr. Cristiano Cesaro Pneumologo, Allergologo 728 45 2
Decisamente la sua problematica e' di competenza di un chirurgo toracico-Chirurgo generale.....

Il problema principale in ogni modo.....(parlo da pneumologo) e' quello di valutare prima di un eventuale intervento.....il tipo di deficit polmonare che tale ernia diaframmatica determina sul polmone sovrastante..
e che tipo di complicanze tale ernia potrebbe
portarle in generale ove mai si decidesse di lasciarla in sede......

In ogni modo deve necessariamente essere visitato direttamente da un chirurgo toracico per una valutazione clinica completa .....e per gli approfondimenti diagnostici ed i consigli specifici sulla tematica in questione

ci tenga aggiornati

Dr. Cristiano Cesaro
Specialista in Malattie Respiratorie e Tisiologia
Pneumologia Interventistica
Azienda Ospedaliera dei Colli Monaldi Napoli

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Salve,
la ringrazio per la risposta.

Dopo una terapia antibiotica con conseguente ritorno alla situazione normale ( no febbre, no dolore ipocondriale) ho rieseguito una TAC di cui riporto l'esito :

"All' attuale controllo, eseguiito senza e con mdc e confrontato in particolare con ultimo analogo precedente del 24-10-08, si osserva una riacutizzazione di malattia per incremento in sede sottodiaframmatico-laterale a sin di raccolta ipodensa irregolare di circa 7,7 cm per 1,7 cm . Invariati i restante noto quadro TC espresso da un ernia diaframmatica con fibroatelectasia subsegmentaria, coinvolgente prevalentemente il segmento posteriore e parcellare del segmento laterale del lobo polmonare inferiore sin adiacente. Utile controllo evolutivo dopo terapia che puo' essere eseguito solo con ecografica ed RX torace."

Da quello che capisco parlando con alcuni dei medici che mi hanno seguito non è chiaro se l'infiammazione è provocata dall'ernia diaframmatica o ha cause endogene a livello polmonare .
La raccolta di cui si parla potrebbe essere una causa?
Per approfondire la questione mi dicono che dovrebbe essere fatto un prelievo ma che questo può essere fatto solo con un intervento o una broncoscopia.

A breve ho programmato una visita con un chirurgo del torace, ma la mia sensazione è che anche la situazione polmonare debba essere considerata attentamente.

La ringrazio anticipatamente se potrà chiarirmi qualche aspetto.


[#3]
Dr. Cristiano Cesaro Pneumologo, Allergologo 728 45 2
Purtroppo.....c'e' poco che possa chiarirle.....
in base ai soli dati che posseggo.....

In ogni caso da quello che leggo vi e' una altissima probabilita' che la raccolta sia provocata dall'ernia....
quindi determinando un interessamento secondario del polmone.......
Pero' e' chiaro che l'unico modo per saperlo e' quello di ottenere un prelievo bioptico.....dalla cui analisi
si otterranno informazioni dirimenti......

Solo una precisazione.......le escludi di poter ottenere informazioni signoficative attraverso la broncoscopia....che e' piu' indicata nelle lesioni centrali........nel caso specifico trattandosi di un problema alla periferia estrema del polmone dubito che ci si riesca per via endoscopica.....ad arrivare alla lesione per bioptizzarla .(parlo con cognizione di causa dal momento che faccio il broncologo)
In questi casi....per evitare inutili perdite di tempo al paziente e stress da procedure non dolorose ma comq un po fastidiose......in genere consiglio direttamente l'approccio chirurgico,...dove con una piccola incisione....e' facile prelevare un campione di polmone per l'analisi........

Ci faccia sapere.......

[#4]
Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Gentile Signore,
intervento in questo consulto in quanto particolarmente ‘incuriosita’ dal Suo caso ed altresì per fornirle quello che può essere il punto di vista di un chirurgo generale.
In effetti sin dall’inizio il Dott. Cesaro le ha consigliato la valutazione congiunta (“..la sua problematica e' di competenza di un chirurgo toracico - chirurgo generale..”) e sono fermamente convinta che sia questa la strada da seguire.
Giustamente i colleghi che l’hanno in cura hanno fatto delle ipotesi (“..non è chiaro se l'infiammazione è provocata dall'ernia diaframmatica o ha cause endogene a livello polmonare. La raccolta di cui si parla potrebbe essere una causa ?..”) e le hanno consigliato un approfondimento diagnostico (“..dovrebbe essere fatto un prelievo ma che questo può essere fatto solo con un intervento o una broncoscopia..”)
Concordo con quanto scritto dal Dott. Cesaro in merito alla broncoscopia (“..trattandosi di un problema alla periferia estrema del polmone dubito che ci si riesca per via endoscopica..”), ma non ho ben capito se ’intervento’ propostole coinvolga in qualche modo un approccio addominale o meno.
Chiaramente, i consulti telematici hanno il grosso limite di non potere attuare una visione/valutazione diretta dell’utente e dei radiogrammi, ma, in considerazione dei sintomi addominali da Lei riportati (“..diarrea acuta e dolore all'ipocondrio sinistro…. dolore ipocondrio sx pressochè continuo..”), della sede sottodiaframmatica e delle caratteristiche della ‘raccolta’ (“..incremento in sede sottodiaframmatico-laterale a sin di raccolta ipodensa irregolare di circa 7,7 cm per 1,7 cm..”) ritengo che tra le ipotesi fatte la possibilità che “..la raccolta di cui si parla potrebbe essere una causa ?..” non sia assolutamente da scartare (es. sollevamento dell’emidiaframma sinistro determinato dalla raccolta sottostante con conseguente "..fibroatelectasia sub segmentaria..etc...etc.." ?)

Nella speranza di esserle stata d’aiuto

Cordialmente

Dott.ssa M.M.Morelli
[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
La ringrazio per la cortese attenzione.
Provvederò a brevissimo ad una visita con un chirurgo toracico e mi permetterò di aggiornarvi sulla situazione non appena avrò ulteriori informazioni.

con gratitudine
mm
[#6]
Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Gentile Signore,
mi permetto di insistere sulla necessità di una valutazione congiunta toracica ed addominale

("..in considerazione dei sintomi addominali da Lei riportati, della sede sottodiaframmatica e delle caratteristiche della ‘raccolta’ (“..incremento in sede sottodiaframmatico-laterale a sin di raccolta ipodensa irregolare di circa 7,7 cm per 1,7 cm..”) ritengo che tra le ipotesi fatte la possibilità che “..la raccolta di cui si parla possa essere una causa..” non sia assolutamente da scartare (es. sollevamento dell’emidiaframma sinistro determinato dalla raccolta sottostante con conseguente "..fibroatelectasia sub segmentaria..etc...etc.." ?)

Dott.ssa M.M.Morelli
[#7]
Dr. Cristiano Cesaro Pneumologo, Allergologo 728 45 2
Concordo.....pienamente con quello che ha scritto la collega......
Probabilmente prima di interpellare un chirurgo toracico e' opportuna una valutazione preventiva da un chirurgo addominale......
saluti
[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Gent.li sig.ri,
ho avuto il consulto con un primario chirurgo della mia regione.
Dall'esame delle TAC conferma sia l'ernia diaframmatica che la raccolta sovrasplenica. Secondo lui non c'e' dipendenza tra le due cose.

Visti però lo stato di entrambi consiglia per ora di non intervenire se non ci sono ulteriori episodi acuti.
In pratica consiglia di attendere per vedere gli sviluppi e di gestire l'eventuale infiammazione dell'ascesso con un antibiotico già sperimentato con successo.

Francamente ho le idee più confuse di prima, è possibile convivere, a parte l'ernia che è lieve, con un ascesso che può infiammarsi di tanto in tanto?

Pensate ci siano rischi ad aspettare ancora?

grazie
[#9]
Dr.ssa Maria Morena Morelli Chirurgo generale 719 12
Gentile Utente,
il collega ha avuto modo di “visionare direttamente” Lei ed i radiogrammi TAC ed è giunto alla conclusione:’..di non intervenire se non ci sono ulteriori episodi acuti..’.
Inoltre, Lei aggiunge che ‘l’ernia è lieve’ e nel consulto del 18 aprile confermava il ‘..ritorno alla situazione normale ( no febbre, no dolore)..’.
In merito alla Sua domanda se ‘..è possibile convivere, a parte l'ernia che è lieve, con un ascesso che può infiammarsi di tanto in tanto..’, consideri che il trattamento antibiotico mira a debellare la raccolta ascessuale sino alla completa risoluzione.
Comunque, il consiglio è quello di fare carico del Suo ‘stato’ ad un collega di Sua fiducia seguirne le indicazioni (‘..attendere per vedere gli sviluppi e di gestire l'eventuale infiammazione dell'ascesso con un antibiotico già sperimentato con successo..’) e ricontattarlo per controlli seriati nel tempo.

Dott.ssa M.M.Morelli
[#10]
dopo
Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Salve,
torno ad aggiornarvi sulla situazione.
In data odierna ho avuto un consulto con un altro chirurgo specializzato in laparoscopia.
Secondo il suo parere tutti i problemi hanno un filo conduttore e suggerisce di aggiungere una colonscopia per valutare eventuale diverticolosi. Ritiene anche possible che alcuni dei problemi possano essere causati dalla situazione della colecisti.

Dopodichè suggerisce comunque di intervenire senza urgenza ma senza attendere troppo per via laporoscopica onde ridurre l'ernia, effettuare una colecistectomia e valutare l'ascesso splenico.

Cordiali saluti