Terapia inadeguata - rallentamento psicomotorio

Gentilissimi,
Chiedo consiglio a Voi, giacché, ad oggi, brancolo nel buio.

Si tratta di mia madre, anni 78.
Il suo problema principale attuale è un'importante depressione maggiore, a mio parere, non ben trattata.

Ha da sempre sofferto di depressione, fin dalla prima gravidanza, con due tentativi suicidari alle spalle.
La sua terapia storica prevede citalopram 20 al mattino e citalopram 20 alla sera, nonché un Tavor da 2.5 per dormire.
Da circa un anno, il quadro psichiatrico è peggiorato, ed è stata posta nuova diagnosi di disturbo bipolare (nonostante mia madre non abbia mai avuto episodi maniacali).
Siamo stati seguiti da vari CPS, con risultati sempre inconcludenti.
In particolare è stato aggiunto un Lorazepam al mattino e 1 alla sera, poco prima del Tavor.
Altri tentativi terapeutici hanno previsto olanzapina 1 al dì (terapia interrotta autonomamente da mia madre dopo circa tre mesi) e aripripazolo (interrotta dopo tre giorni per importanti effetti motori).
Attualmente noto che mia madre ha difficoltà nel coordinamento motorio e cioè, ad esempio, quando mangia ha tremore che non le permette di portare il boccone alla bocca e ha un'espressione amimica, con ristagno di saliva e parola impastata.
Naturalmente è molto rallentata.
Non so come comportarmi.
Ci avevano.
parlato di effetti extrapiramidali dell'olanzapina.
Chiedo a voi un consulto e un aiuto, cosciente del fatto che una valutazione a distanza possa non essere semplice.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
L'olanzapina è sospesa da tempo e non può dare questo tipo di effetti a lungo termine.

La presenza di questo tipo di effetti va valutata direttamente anche per considerare possibili diagnosi differenziali o problematiche correlate alla terapia attuale.

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