Buongiorno, sono una ragazza di 27 anni e penso di soffrire si qualche disturbo
Buongiorno, sono una ragazza che da poco ha compiuto 27 anni.
Vorrei capire se soffro di qualche disturbo.
In passato sono andata da due psicologi, la prima mi ha consigliato per alleviare i sintomi fisici quali ansia, sensazione di alterazione e umore quasi sempre basso, di recarmi dallo psichiatra.
Quest'ultimo ha ipotizzato un disturbo bipolare sulla base di ciò che gli avevo raccontato e mi ha prescritto sertralina (mi ha dato dei grossi benefici).
Dopo un po' di tempo sono tornata e c'era un altro medico e lui mi ha detto che potrebbe essere disturbo borderline misto ad altro disturbi del clouster B e C consigliandomi un percorso di terapia comportamentale.
Diciamo che sono stati molto vaghi.
Ad oggi prendo ancora sertralina però vorrei toglierla per vedere come sono.
Nonostante ciò diciamo che sento di nascondere il problema tramite farmaci senza capire davvero di cosa soffro e perché.
Dall' etá di 15 anni ho avuto un cambiamento repentino della personalità, diventanto una persona cupa, introversa, facilmente irritabile, con umore cupo, pensieri quasi sempre negativi e ribelli, sensazione di vuoto non capendo mai davvero chi fossi.
Ho sofferto davvero tanto non riuscendo a dirigere nemmeno gli impegni scolastici discretamente.
Da 22 anni ho iniziato l'università e grazie al farmaco sono riuscita a dirigere meglio la mia vita.
Inoltre soffro da sempre di una forte paura dell'abbandono nonostante tendo a isolarmi perché non riesco a instaurare rapporti interpersonali duraturi.
Ad oggi sono soddisfatta in quanto sono laureata come educatrice professionale, lavoro e ho un fidanzato che tiene molto a me.
Nonostante ciò sento sempre qualcosa che non va nella mia vita, sempre un senso di insoddisfazione che proviene da dentro.
Non contando che ho avuto dei problemi anche a livello familiare.
Vorrei un consiglio e un parere da voi su come poter approfondire il problema.
Grazie
Buongiorno Gentilissima,
Cerchiamo di analizzare i vari punti di ciò che hai descritto.
Il fatto che tu abbia risposto bene alla Sertralina, che sia stata "in grado di dirigere meglio la tua Vita", è innanzitutto qualcosa di molto positivo, perchè suggerisce che a prescindere dalla diagnosi è una terapia che ti ha aiutato a gestire meglio le situazioni di difficoltà di cui scrivi.
Nei limiti di un consulto online, il fatto che tu scriva "Dall' etá di 15 anni ho avuto un cambiamento repentino della personalità, diventanto una persona cupa, introversa, facilmente irritabile, con umore cupo, pensieri quasi sempre negativi e ribelli, sensazione di vuoto non capendo mai davvero chi fossi" e ancora "soffro da sempre di una forte paura dell'abbandono nonostante tendo a isolarmi perché non riesco a instaurare rapporti interpersonali duraturi", lascia immaginare che vi possano essere effettivamente dei tratti attribuibili ad un disturbo borderline di personalità.
Considera che spesso sono anche tratti caratteriali più accentuati nell'età adolescenziale e giovanile adulta, e tendono ad alleviarsi superando i 25 - 30 anni.
Stai assumendo un antidepressivo, per cui in prima istanza Io ti consiglio di recarti da uno psichiatra che possa seguirti nell'assunzione del farmaco e guidarti al meglio in ogni aspetto medico - farmacologico.
Probabilmente lo psichiatra, dopo aver effettuato gli accertamenti medici e psichiatrici necessari, potrebbe indirizzarti ad una psicoterapia che possa aiutarti a fare chiarezza su molti aspetti di te e della tua Vita.
Spero di averti aiutato, resto a disposizione per eventuali necessità.
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Il fatto che con sertralina sia stata meglio potrebbe orientare sicuramente la diagnosi, congiuntamente alla sua storia ed alla sintomatologia attuale.
Qual'ora la diagnosi fosse stata quella di disturbo bipolare la terapia con sertralina da sola non è indicata. Pertanto o c'è un errore nella diagnosi o nella terapia. Inoltre è anche possibile che abbia un "funzionamento borderline" come ha ipotizzato il secondo psichiatra, il che non esclude la presenza di un disturbo dell'umore.
Per approfondire il problema si era mossa bene, si è posta all'attenzione di specialisti e si è fatta valutare. Non è convinta delle diagnosi?
Dr Accursio Raia, Medico Chirurgo
Specialista in Psichiatria (Università degli Studi di Pisa)
✉️ email: dott.raia.sm@gmail.com
Può chiarire questo aspetto?
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Come è possibile avere una diagnosi specifica? Sono necessari dei test?
la diagnosi di un eventuale disturbo dell'umore e/o disturbo della personalità si basa soprattutto sulla raccolta dell'anamnesi, valutazione della sintomatologia presentata durante il colloquio medico (ci sono degli specifici criteri contenuti all'interno del DSM-5 TR, il manuale diagnostico dei disturbi mentali, che devono essere rispettati) e andamento nel tempo di tali sintomi.
Possono essere d'aiuto anche la somministrazione di test (soprattutto per indagare eventuali disturbi di personalità)
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Una visita psichiatrica consente di valutare la patologia di cui soffre se ne ha una o se ha dei sintomi per cui é necessaria anche una terapia.
La questione potrebbe non essere legata a disturbi dell’umore quanto più probabilmente orientabile su condizioni di personalità.
Ciò però non é sufficiente per stabilire se ci sia una patologia psichiatrica effettiva oppure se in qualche modo il suo sia un andamento nella norma, senza che sia presente una visita di supporto.
Inoltre, la valutazione diretta consente anche di stabilire se é necessaria una terapia farmacologica nel suo caso.
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Per quello vorrei capire con più chiarezza quali sono i miei disturbi e nel caso anche da dove derivano.


Perché l'ultimo psichiatra ha ipotizzato il disturbo border e poi mi ha consigliato una terapia comportamentale. Io condivido la terapia infatti prima o poi la inizierò, però vorrei prima capire il mio disturbo/i .
Un'altro sintomo che forse non ho elencato è anche la passività, nel senso che in passato ora meno mi sentivo imprigionata nella mia mente senza riuscire ad agire nella vita come fossi bloccata come se non facessi parte della realtà. Inoltre niente mi provocava interesse, oggi si però sento come se facessi le cose in modo meccanico e fatico sempre un po'.
Del resto sta assumendo già una terapia farmacologica, mi sembra più che lecito (ed anche importante per una migliore gestione della sintomatologia) essere a conoscenza della diagnosi precisa per cui tale terapia è necessaria.
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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E' utile un approfondimento con una visita psichiatrica.
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