Gravidanza e depressione: Fidarsi del medico e scalare l'escitalopram?
Buonasera, vorrei avere altri pareri.
Sono in gravidanza attualmente nella 21 settimana e sono seguita da diversi anni da una psichiatra per depressione.
Attualmente sto assumendo 20mg al giorno di ESCITALOPRAM.
Questa terapia la assumevo già prima della gravidanza e sembrava funzionare, tanto che quando ho deciso di avere un bambino stavo bene da diversi mesi ormai.
Ma ecco che da quando ho scoperto di essere incinta, all’improvviso sono ricaduta nel baratro, apatia, zero entusiasmo nel fare qualsiasi cosa, fatica pazzesca a fare tutto, debolezza, sonno.
Ora sono stata proprio ieri dalla psichiatra e lei oltre a sostenere che non puo darmi nient’altro, dice che ad anno nuovo dovrò ridurre il farmaco, perché con l’avanzare della gravidanza il modo di assorbire il farmaco cambia e quindi é come se facesse il doppio dell’effetto.
Io le ho espresso la mia paura e perplessità dicendole ma se giá sto male cosi se arrivo a dimezzare la dose assunta che fine faccio?
Lei mi ha ribadito il fatto che non avrò problemi ma che anzi li potrei avere se non lo scalo sia io sia il bambino (tipi la sindrome serotoninergica).
Sapete aiutarmi e dirmi se mi devo fidare o no?
Io ho solo tanta paura, giá sto male cosi
Sono in gravidanza attualmente nella 21 settimana e sono seguita da diversi anni da una psichiatra per depressione.
Attualmente sto assumendo 20mg al giorno di ESCITALOPRAM.
Questa terapia la assumevo già prima della gravidanza e sembrava funzionare, tanto che quando ho deciso di avere un bambino stavo bene da diversi mesi ormai.
Ma ecco che da quando ho scoperto di essere incinta, all’improvviso sono ricaduta nel baratro, apatia, zero entusiasmo nel fare qualsiasi cosa, fatica pazzesca a fare tutto, debolezza, sonno.
Ora sono stata proprio ieri dalla psichiatra e lei oltre a sostenere che non puo darmi nient’altro, dice che ad anno nuovo dovrò ridurre il farmaco, perché con l’avanzare della gravidanza il modo di assorbire il farmaco cambia e quindi é come se facesse il doppio dell’effetto.
Io le ho espresso la mia paura e perplessità dicendole ma se giá sto male cosi se arrivo a dimezzare la dose assunta che fine faccio?
Lei mi ha ribadito il fatto che non avrò problemi ma che anzi li potrei avere se non lo scalo sia io sia il bambino (tipi la sindrome serotoninergica).
Sapete aiutarmi e dirmi se mi devo fidare o no?
Io ho solo tanta paura, giá sto male cosi
"perché con l’avanzare della gravidanza il modo di assorbire il farmaco cambia e quindi é come se facesse il doppio dell’effetto."
Mi risulta il contrario, se mai, per la diluizione ematica. Per quale motivo farebbe il doppio dell'effetto ? Viene assorbito come ? Di più.... ?
Il bambino potrebbe avere la sindrome serotoninergica dopo il parto ?... Ma se mai la sindrome da sospensione, ma su questo c'è già esperienza.
Mi suona davvero strano che si dica che non ci sono alternative e si dia una prospettiva così drastica rispetto al poter seguire una cura antidepressiva in gravidanza, questa o una diversa che sia. Ce ne sono perfino di compatibili con l'allattamento...
Io farei riferimento ad un centro per gravidanza e farmaci che potrebbe essere 800883300, e magari chiederei un secondo parere. Anche perché il punto è che Lei ora non sta bene, e quindi a regola si dovrebbe pensare ad una cura alternativa, mentre invece stiamo ipotizzando di togliere anche questa...mentre è peggiorata...
Mi risulta il contrario, se mai, per la diluizione ematica. Per quale motivo farebbe il doppio dell'effetto ? Viene assorbito come ? Di più.... ?
Il bambino potrebbe avere la sindrome serotoninergica dopo il parto ?... Ma se mai la sindrome da sospensione, ma su questo c'è già esperienza.
Mi suona davvero strano che si dica che non ci sono alternative e si dia una prospettiva così drastica rispetto al poter seguire una cura antidepressiva in gravidanza, questa o una diversa che sia. Ce ne sono perfino di compatibili con l'allattamento...
Io farei riferimento ad un centro per gravidanza e farmaci che potrebbe essere 800883300, e magari chiederei un secondo parere. Anche perché il punto è che Lei ora non sta bene, e quindi a regola si dovrebbe pensare ad una cura alternativa, mentre invece stiamo ipotizzando di togliere anche questa...mentre è peggiorata...
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Utente
Infatti io non capisco e non so come comportarmi. Mi aveva lasciato questo farmaco perché mi aveva aiutata prima di rimanere incinta ed era comunque compatibile con la gravidanza, ora però sembra non farmi piu effetto. ho provato a chiederele piu volte durante questi mesi se fosse il caso di cambiare, ma lei sostiene di no. Io non so cosa fare , comincio a dubitare che ne capisca veramente qualcosa.
Mi scusi, ma se era compatibile con la gravidanza, improvvisamente diventa non compatibile e da togliere ? Non capisco la coerenza di queste due posizioni. E per il resto non mi tornano alcuni punti tecnici, a cominciare dall'idea della incompatibilità assoluta per questo e per tutti.
https://mothertobaby.org/fact-sheets/citalopramescitalopram-celexalexapro-pregnancy/
https://mothertobaby.org/fact-sheets/citalopramescitalopram-celexalexapro-pregnancy/
Dr.Matteo Pacini
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 50 visite dal 18/12/2025.
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