Ritorno sintomi con l'estate
Salve a tutti, sono nuovo del forum.
Vorrei illustrare la situazione in cui mi trovo ogni arrivo della bella stagione poiché non sto trovando un perchè.
Sono un ragazzo in cura con Daparox 20 da un po di anni per una depressione ansiosa; cura che, tutto sommato, ha dato i suoi frutti nel tempo.
Il problema nasce con l'arrivo dell'estate, ogni anno, periodo in cui ritornano i sintomi di ansia, umore depresso e tutti gli annessi sintomi che ne derivano da questo stato d'animo.
Ora, mi chiedo, nella vostra storia vi è mai capitato qualche altro paziente che si trova nella mia stessa situazione?
Come posso spiegare il fatto che ogni anno, durante l'estate, mi ritrovo a dover lottare contro questo stato d'animo?
Il mio psichiatra, per tamponare, mi ha consigliato di prendere EN al bisogno e di aggiungere una cp di Deniban.
Cosa ne pensate di tutto ciò?
Vi ringrazio in anticipo e vi auguro una buona giornata
Vorrei illustrare la situazione in cui mi trovo ogni arrivo della bella stagione poiché non sto trovando un perchè.
Sono un ragazzo in cura con Daparox 20 da un po di anni per una depressione ansiosa; cura che, tutto sommato, ha dato i suoi frutti nel tempo.
Il problema nasce con l'arrivo dell'estate, ogni anno, periodo in cui ritornano i sintomi di ansia, umore depresso e tutti gli annessi sintomi che ne derivano da questo stato d'animo.
Ora, mi chiedo, nella vostra storia vi è mai capitato qualche altro paziente che si trova nella mia stessa situazione?
Come posso spiegare il fatto che ogni anno, durante l'estate, mi ritrovo a dover lottare contro questo stato d'animo?
Il mio psichiatra, per tamponare, mi ha consigliato di prendere EN al bisogno e di aggiungere una cp di Deniban.
Cosa ne pensate di tutto ciò?
Vi ringrazio in anticipo e vi auguro una buona giornata
Gentilissimo,
Quella che lei descrive è una situazione abbastanza comune quando si è affetti da un disturbo dell'umore.
Frequentemente, infatti, i disturbi dell'umore hanno un andamento stagionale, tendendo a peggiorare in modo ciclico in alcuni periodi dell'anno rispetto ad altri.
Sono soprattutto i cambi di stagione a condurre verso alterazioni umorali, ed è pertanto frequente che possano verificarsi nei mesi primaverili o all'inizio dell'estate.
La sua diagnosi è di disturbo ansioso-depressivo?
Se si, come sembra emergere da ciò che scrive, la Paroxetina è un farmaco indicato e generalmente efficace nel trattare sia l'ansia che il disturbo depressivo.
Non è indicata l'assunzione della terapia benzodiazepinica al bisogno, in particolar modo L'EN è un farmaco che si presta poco per l'assunzione "al bisogno" perché resta in circolo per più di 48 ore, potendo portare potenzialmente a una sedazione anche nei giorni successivi all'assunzione.
Sarebbe invece opportuno pensare ad una rivalutazione della terapia di base con il Daparox, anche ad una possibile ottimizzazione del dosaggio, considerando che sembra agire abbastanza bene e 20 mg è un dosaggio non elevato.
È tuttavia fondamentale che tali possibilità vengano valutate nel corso di una accurata visita diretta, per mettere a punto le strategia terapeutica più adatta a lei; una terapia che non si limiti a "tamponare", ma che sia curativa agendo sulla patologia di base, e non solo sui sintomi che ne sono la manifestazione.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi, resto a disposizione per eventuali necessità. Cari saluti
Quella che lei descrive è una situazione abbastanza comune quando si è affetti da un disturbo dell'umore.
Frequentemente, infatti, i disturbi dell'umore hanno un andamento stagionale, tendendo a peggiorare in modo ciclico in alcuni periodi dell'anno rispetto ad altri.
Sono soprattutto i cambi di stagione a condurre verso alterazioni umorali, ed è pertanto frequente che possano verificarsi nei mesi primaverili o all'inizio dell'estate.
La sua diagnosi è di disturbo ansioso-depressivo?
Se si, come sembra emergere da ciò che scrive, la Paroxetina è un farmaco indicato e generalmente efficace nel trattare sia l'ansia che il disturbo depressivo.
Non è indicata l'assunzione della terapia benzodiazepinica al bisogno, in particolar modo L'EN è un farmaco che si presta poco per l'assunzione "al bisogno" perché resta in circolo per più di 48 ore, potendo portare potenzialmente a una sedazione anche nei giorni successivi all'assunzione.
Sarebbe invece opportuno pensare ad una rivalutazione della terapia di base con il Daparox, anche ad una possibile ottimizzazione del dosaggio, considerando che sembra agire abbastanza bene e 20 mg è un dosaggio non elevato.
È tuttavia fondamentale che tali possibilità vengano valutate nel corso di una accurata visita diretta, per mettere a punto le strategia terapeutica più adatta a lei; una terapia che non si limiti a "tamponare", ma che sia curativa agendo sulla patologia di base, e non solo sui sintomi che ne sono la manifestazione.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi, resto a disposizione per eventuali necessità. Cari saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
WhatsApp 3406693506
https://www.instagram.com/docfabiotortorelli?
Utente
Salve doc, innanzitutto la ringrazio per la celere risposta.
La mia diagnosi è "disturbo ansioso depressivo". Inizialmente curata con Entact 10 mg con beneficio, poi in seguito ad un'altra crisi bella tosta, per motivi gestionali, cambiando psichiatra mi ha cambiato la terapia sostituendo Entact con Daparox. Entrambi comunque efficaci nel mio caso.
Per quanto riguarda il dosaggio, il mio psichiatra vorrebbe tentare di ridurlo, cosa che non farò assolutamente in questo momento. Ma lui sostiene che comunque un tentativo di riduzione vorrebbe farlo dopo tutti questi anni di utilizzo.
La cosa veramente bizzarra è che l'inverno, molte volte, mi scordo anche di prenderlo poiché mi sento comunque benone. Quando arriva maggio/giugno poi "ricado" in questo stato.
Se devo essere onesto, l'anno scorso, aggiungendo Deniban 1cp mi son sentito molto meglio. Ora, quest'anno, sto cercando di resistere ma mi sa che mi tocca di nuovo assumerlo ahimè.
La mia diagnosi è "disturbo ansioso depressivo". Inizialmente curata con Entact 10 mg con beneficio, poi in seguito ad un'altra crisi bella tosta, per motivi gestionali, cambiando psichiatra mi ha cambiato la terapia sostituendo Entact con Daparox. Entrambi comunque efficaci nel mio caso.
Per quanto riguarda il dosaggio, il mio psichiatra vorrebbe tentare di ridurlo, cosa che non farò assolutamente in questo momento. Ma lui sostiene che comunque un tentativo di riduzione vorrebbe farlo dopo tutti questi anni di utilizzo.
La cosa veramente bizzarra è che l'inverno, molte volte, mi scordo anche di prenderlo poiché mi sento comunque benone. Quando arriva maggio/giugno poi "ricado" in questo stato.
Se devo essere onesto, l'anno scorso, aggiungendo Deniban 1cp mi son sentito molto meglio. Ora, quest'anno, sto cercando di resistere ma mi sa che mi tocca di nuovo assumerlo ahimè.
Utente
Per quanto riguarda EN magari è meglio così, con un'unica assunzione sto bene due giorni (si scherza).
Gentile Utente,
Avevo intuito che la diagnosi fosse disturbo ansioso-depressivo, come ipotizzato nel consulto precedente, perché coerente con la descrizione dei suoi sintomi.
Il Deniban può aiutarla nella gestione delle alterazioni del tono dell'umore, e se ne ha già tratto giovamento in passato può essere una buona opzione.
Per mia esperienza non sono d'accordo ai "tentativi" di riduzione degli SSRI come la Paroxetina perché potenzialmente molto pericolosi: devono essere valutati solo quando la sintomatologia è molto stabile e ben compensata per un lungo periodo di tempo, altrimenti il rischio di una ricaduta, potenzialmente anche grave, è molto elevato.
Rinnovo cari saluti
Avevo intuito che la diagnosi fosse disturbo ansioso-depressivo, come ipotizzato nel consulto precedente, perché coerente con la descrizione dei suoi sintomi.
Il Deniban può aiutarla nella gestione delle alterazioni del tono dell'umore, e se ne ha già tratto giovamento in passato può essere una buona opzione.
Per mia esperienza non sono d'accordo ai "tentativi" di riduzione degli SSRI come la Paroxetina perché potenzialmente molto pericolosi: devono essere valutati solo quando la sintomatologia è molto stabile e ben compensata per un lungo periodo di tempo, altrimenti il rischio di una ricaduta, potenzialmente anche grave, è molto elevato.
Rinnovo cari saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Utente
Grazie ancora doc. Un'ultima domanda, anzi una curiosità più che altro. Nella sua esperienza ha avuto mai a che fare con pazienti che sono riusciti a sospendere del tutto il Daparox senza complicanze e senza, soprattutto, ricadute?
Gentile Utente,
Nella mia esperienza, negli episodi depressivi singoli e/o isolati è stato possibile giungere ad una sospensione degli SSRI (la classe farmacologica a cui appartiene il Daparox) senza una ricaduta sintomatologica. È sempre però fondamentale proseguire il trattamento per almeno 6 mesi.
Quando invece il disturbo è ricorrente o cronicizzato, è più frequente che possa verificarsi una ricaduta sintomatologica con peggioramento dei sintomi, nel caso in cui l'antidepressivo venga sospeso.
Rinnovo cari saluti
Nella mia esperienza, negli episodi depressivi singoli e/o isolati è stato possibile giungere ad una sospensione degli SSRI (la classe farmacologica a cui appartiene il Daparox) senza una ricaduta sintomatologica. È sempre però fondamentale proseguire il trattamento per almeno 6 mesi.
Quando invece il disturbo è ricorrente o cronicizzato, è più frequente che possa verificarsi una ricaduta sintomatologica con peggioramento dei sintomi, nel caso in cui l'antidepressivo venga sospeso.
Rinnovo cari saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Utente
Grazie mille ancora. Un'ultimissima domanda e mi dileguo: sarebbe un problema prenderlo a vita? Potrebbe creare problemi di qualche tipo?
Scusa il rompiscatole che sono
Grazie
Scusa il rompiscatole che sono
Grazie
Gentile utente,
Non scusarti, è un piacere per me poterti aiutare, per quanto possibile attraverso un consulto scritto.
In generale l'assunzione prolungata nel tempo non comporta problematiche specifiche, a condizione però che si effettuino periodiche visite di controllo psichiatriche, viste cardiologiche con esecuzione di ECG, ed esami ematochimici regolari nel tempo.
Cari saluti
Non scusarti, è un piacere per me poterti aiutare, per quanto possibile attraverso un consulto scritto.
In generale l'assunzione prolungata nel tempo non comporta problematiche specifiche, a condizione però che si effettuino periodiche visite di controllo psichiatriche, viste cardiologiche con esecuzione di ECG, ed esami ematochimici regolari nel tempo.
Cari saluti
dott. Tortorelli Fabio M.P.
Psichiatra e Psicoterapeuta | Roma Policlinico |
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 512 visite dal 10/06/2025.
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