Ansia altalenante, insoddisfazione della vita, con problematiche legate all'incertezza sul futuro
Salve, non saprei da dove iniziare, da bambino ero un pestifero di prima categoria, ricco di energia e che faceva casini ovunque, crescendo mi sono moderato, la mia adolescenza legata soprattutto al contesto scolastico e familiare non è stata bellissima, a scuola ho sperimentato soprattutto durante le medie l'esclusione sociale dalla cerchia di amici che tra loro avevano rapporti prestabiliti, questo non é solo da imputare a loro, ma anche al mio comportamento esuberante a volte, crescendo mi sono spento semore di più, diventavo sempre più chiuso, durante il periodo delle superiori non uscivo mai, ero quasi sempre relegato a casa, il rapporto con i miei genitori è semore stato altalenante, sono sempre stati iperprotettivi pur avendomi supportato sempre nelle mie scelte, poi è iniziato il periodo quinquennale universitario, dove purtroppo ho avuta la mia vita sociale limitata (comunque uscivo con i miei amici che ho da sempre), adesso dopo altri due anni di magistrale mi sto sentendo completamente vuoto, ho avuto giorni di breakdown mentali assurdamente pericolosi, ho pensato alle cise più brutte, l'ansia giornalmente parlando è sempre presente, l'incertezza per il mio futuro è un pensiero costante, mi sento relegato in una gabbia mentale che non so come affrontare, questo sforzo che sto facendo nello scrivere questa cosa credo sia una richiesta di aiuto interiore imprescindibile.
Non ho mai parlato con nessuno di queste cose, anche se tuttavia ho mandato i miei curriculum un po' da qualche parte per vedere di farmi un anno full di lavoro in qualche supermercato prima che escano i bandi di concorso per l'insegnamento o come personale scolastico, mi sento lo stesso vuoto, non saprei come spiegarlo, la cosa che mi dà maggior fastidio è che provo un senso di impotenza quasi permanente altalenato a momenti di realizzazione e lucidità che tutto vada bene, ma i crolli emotivi stanno iniziando ad essere presenti e pressanti, ho anche conosciuto tempo fa una ragazza con cui sono in contatto giornalmente da 4 mesi, condividiamo davvero un sacco di cose, l'idealizzazione di un possibile rapporto ravvicinato mancato mi ha devastato, poiché mi rendo che per lei non è la stessa cosa, anche se viviamo gli stessi problemi e ci capiamo al volo, al momento sto vivendo in un tunnel dove non so dove sia ubicata l'uscita, tutto mi é incerto e inspiegabilmente duro.
Per concludere, poiché spero di aver fatto una sintesi più o meno omnicomprensiva, volevo accennare il rapporto che ho sempre avuto con l'auto e la paura di guidare, adesso il problema non posso dire sia scomparso completamente ma in parte a volte le problematiche intrinseche ritornano, più che altro la paura di non essere abbastanza bravo alla guida da potermela cavare in maniera egregia (nel mio caso riconosco sia più un problema psicologico che altro).
Non saprei che altro dire, solamente che anche solo parlandone scrivendo avverto in un certo senso un po' di liberazione emotiva.
Buona giornata.
Non ho mai parlato con nessuno di queste cose, anche se tuttavia ho mandato i miei curriculum un po' da qualche parte per vedere di farmi un anno full di lavoro in qualche supermercato prima che escano i bandi di concorso per l'insegnamento o come personale scolastico, mi sento lo stesso vuoto, non saprei come spiegarlo, la cosa che mi dà maggior fastidio è che provo un senso di impotenza quasi permanente altalenato a momenti di realizzazione e lucidità che tutto vada bene, ma i crolli emotivi stanno iniziando ad essere presenti e pressanti, ho anche conosciuto tempo fa una ragazza con cui sono in contatto giornalmente da 4 mesi, condividiamo davvero un sacco di cose, l'idealizzazione di un possibile rapporto ravvicinato mancato mi ha devastato, poiché mi rendo che per lei non è la stessa cosa, anche se viviamo gli stessi problemi e ci capiamo al volo, al momento sto vivendo in un tunnel dove non so dove sia ubicata l'uscita, tutto mi é incerto e inspiegabilmente duro.
Per concludere, poiché spero di aver fatto una sintesi più o meno omnicomprensiva, volevo accennare il rapporto che ho sempre avuto con l'auto e la paura di guidare, adesso il problema non posso dire sia scomparso completamente ma in parte a volte le problematiche intrinseche ritornano, più che altro la paura di non essere abbastanza bravo alla guida da potermela cavare in maniera egregia (nel mio caso riconosco sia più un problema psicologico che altro).
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Buona giornata.
Ha pensato che é il caso di rivolgersi ad uno specialista?
La descrizione per quanto generica potrebbe indirizzare verso qualche diagnosi che trattata in modo efficace può essere risolutiva
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https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Buongiorno, potrebbe beneficiare da un colloquio specialistico con uno psichiatra. Descrive infatti sintomi relativi alla sfera del tono dell'umore e sintomi di ansia che andrebbero approfonditi sia per un corretto inquadramento ed eventuale supporto terapeutico.
Cordialmente
Cordialmente
Dott. Alessandro Arone - Psichiatra
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Tel: 3792963777; mail: alessandroarone2@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 235 visite dal 21/07/2025.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.
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