Nervosismo persistente, possibile ricaduta dopo paroxetina?
Ho sofferto di ansia generalizzata quasi da sempre... dopo la nascita di mio figlio quest' ansia è diventata ingestibile e ho iniziato ad assumere 20mg di paroxetina che ho preso per quasi 8 anni... avevo provato a smettere 4/5 anni fa senza riuscire...
Ma a dicembre scorso, ho iniziato a dimenticare di prendere le pastiglie e sono arrivata a febbraio che pian piano ho smesso senza essermene accorta...
Ora ho fatto 15 giorni al mare con la famiglia (marito e due figli piccoli) e verso la fine della vacanza ho avuto una notte in cui ero agitatissima, nausea, tachicardia (anche se in realtà non sono mai andata oltre i 90 battiti) in cui nn ho chiuso occhio (ero anche in pre ciclo e mi ero fatta una ferita che mi aveva fatto preoccupare)... da quella notte mi è rimasto un senso di nervosismo e di paura che capiti di nuovo... le notti dopo sono andate meglio, ma nn vado più a letto "spensierata", faccio fatica ad addormentarmi e a lasciarmi andare... durante il giorno faccio comunque le mie cose, ma ho sempre questo sottofondo di nervosismo che si accentua quando mi fermo...
Ovviamente la mia paura più grande è di avere una ricaduta post paroxetina e di tornare indietro cosa che non voglio perché stavo davvero benissimo... Può essere una ricaduta del farmaco anche se è passato così tanto tempo o può essere solo un periodo più nervoso?
Grazie
Ma a dicembre scorso, ho iniziato a dimenticare di prendere le pastiglie e sono arrivata a febbraio che pian piano ho smesso senza essermene accorta...
Ora ho fatto 15 giorni al mare con la famiglia (marito e due figli piccoli) e verso la fine della vacanza ho avuto una notte in cui ero agitatissima, nausea, tachicardia (anche se in realtà non sono mai andata oltre i 90 battiti) in cui nn ho chiuso occhio (ero anche in pre ciclo e mi ero fatta una ferita che mi aveva fatto preoccupare)... da quella notte mi è rimasto un senso di nervosismo e di paura che capiti di nuovo... le notti dopo sono andate meglio, ma nn vado più a letto "spensierata", faccio fatica ad addormentarmi e a lasciarmi andare... durante il giorno faccio comunque le mie cose, ma ho sempre questo sottofondo di nervosismo che si accentua quando mi fermo...
Ovviamente la mia paura più grande è di avere una ricaduta post paroxetina e di tornare indietro cosa che non voglio perché stavo davvero benissimo... Può essere una ricaduta del farmaco anche se è passato così tanto tempo o può essere solo un periodo più nervoso?
Grazie
Dunque, la paura di avere una ricaduta non va presa alla lettera, ma è un pensiero sintomatico, altrimenti non avrebbe senso. A Febbraio sospende una cura, non perché era previsto, ma così, per cui all'epoca, essendo in cura, mise volontariamente in atto in un cambiamento che implicitamente tirava in ballo l'eventualità della ricaduta. Eventualità che non si capisce perché debba essere vissuta con tale ansia, se non perché l'ansia è una caratteristica del disturbo. Altrimenti sul piano razionale è molto meglio che il peggioramento avvenga a terapia sospesa, direi che è il tipo meno preoccupante di ricaduta.
Oppure per qualche ragione si è messa in mente di non riprendere mai e poi mai la paroxetina, e allora l'idea che qualcuno le dica magari di riprenderla per Lei è una prospettiva disturbante. Se è così lo chiarisca.
Oppure per qualche ragione si è messa in mente di non riprendere mai e poi mai la paroxetina, e allora l'idea che qualcuno le dica magari di riprenderla per Lei è una prospettiva disturbante. Se è così lo chiarisca.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Utente
Mi scusi, nn ho ben capito la risposta.
Non ho sospeso la cura così, ma era da tempo che ci pensavo, infatti in passato avevo provato ma nn ero mai riuscita a scendere più giù diciamo di mezza pastiglia, perché lansia tornava.. stavolta invece mi sembrava diciamo "arrivato il momento".. ero molto cambiata sotto vari punti di vista...
E se dovessi tornare ad averne bisogno della paroxetina, non mi farei alcun problema a riprenderla dato che mi ha fatto stare benissimo.
Non ho sospeso la cura così, ma era da tempo che ci pensavo, infatti in passato avevo provato ma nn ero mai riuscita a scendere più giù diciamo di mezza pastiglia, perché lansia tornava.. stavolta invece mi sembrava diciamo "arrivato il momento".. ero molto cambiata sotto vari punti di vista...
E se dovessi tornare ad averne bisogno della paroxetina, non mi farei alcun problema a riprenderla dato che mi ha fatto stare benissimo.
Ha sospeso la cura così, appunto. Il fatto che da tempo ci pensasse cosa cambia ? L'ha sospesa non per una decisione medica, ma così perché ha ritenuto di farlo. Anzi, la versione che dà adesso è diversa. Prima diceva che l'ha scordata, e poi ha deciso di non riprenderla. Ora che ci pensava da tempo e l'ha sospesa. Che le sembrasse arrivato il momento è il solito equivoco: il momento perché possa aver senso provare, si, può darsi. Ma momento o non momento, chiunque sospenda potrebbe avere una ricaduta, dopo 1 mese, 1 anno o 10 anni.
Dice che se dovesse aver nuovamente bisogno non avrebbe alcun problema a riprenderla. Allora come spiega il discorso che ha fatto, cioè che la prospettiva di dover avere una ricaduta la terrorizza:
"Ovviamente la mia paura più grande è di avere una ricaduta post paroxetina e di tornare indietro cosa che non voglio perché stavo davvero benissimo..."
Questo non si capisce bene. E comunque è chiaro che debba chiedere indicazione al medico, uno che la conosce o un altro che Lei ritiene. Altrimenti si può pensare che non lo fa perché spera di risolverla da solo, ma con questa tensione rispetto alla paura di ricadere, e con il fatto che sta riavendo dei sintomi, a me sembra molto più logico farsi dare un'indicazione. E' come se fosse arrivata ad oggi non preparata all'eventualità più banale di tutte.
Dice che se dovesse aver nuovamente bisogno non avrebbe alcun problema a riprenderla. Allora come spiega il discorso che ha fatto, cioè che la prospettiva di dover avere una ricaduta la terrorizza:
"Ovviamente la mia paura più grande è di avere una ricaduta post paroxetina e di tornare indietro cosa che non voglio perché stavo davvero benissimo..."
Questo non si capisce bene. E comunque è chiaro che debba chiedere indicazione al medico, uno che la conosce o un altro che Lei ritiene. Altrimenti si può pensare che non lo fa perché spera di risolverla da solo, ma con questa tensione rispetto alla paura di ricadere, e con il fatto che sta riavendo dei sintomi, a me sembra molto più logico farsi dare un'indicazione. E' come se fosse arrivata ad oggi non preparata all'eventualità più banale di tutte.
Dr.Matteo Pacini
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 398 visite dal 17/08/2025.
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