Olanzapina per ansia: antipsicotico? Effetti collaterali?

salve, soffro di ansia e panico da moltissimi anni ormai, data la mia riluttanza ad assumere antidepressivi il mio medico psichiatra mi ha ultimamente prescritto olanzapina mezza compressa da pochissimi mg (non ricordo quanti) come sedativo e stimolo a mangiare, ho un pò paura a prenderla perché ho letto trattarsi di un farmaco antipsicotico... è così?

Potrebbe darmi effetti collaterali?

Cordialmente
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Non ho ben capito. Che significa "data la sua riluttanza": cioè la cura è scelta in base al fatto che Lei dice di non volere alcuni tipi di farmaci ? E che senso ha una cura data così, vista la non attinenza colla diagnosi ?

Quindi per la paura di prendere i farmaci indicati adesso ha paura di prendere l'alternativa. Non sarebbe più logico che una cura le proponesse i farmaci indicati, e quelli prendesse ?

Che motivi ci sono per cui dice che non vuole "antidepressivi" (così in generale ?)?

Dr.Matteo Pacini
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Mi avevano prescritto una cura con un antidepressivo e un ansiolitico, ma l'antidepressivo non riesco proprio a prenderlo, ne ho troppa paura per il discorso dell'attivazione iniziale possibile (peggioramento sintomi ecc), avevo già provato in passato diversi SSRI.

Siccome ultimamente sono molto calata di peso in quanto mi vengono attacchi di panico forti durante i pasti, per un discorso di anginofobia forte, che mi sta portando in un disturbo comunque anoressizzante, ora mi hanno dato olanzapina che mi han detto influisce anche sull'appetito, fermo restando che l'antidepressivo secondo il mio medico andrebbe introdotto comunque prima o poi.
Cosa ne pensa?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Non esistono solo gli ssri, e comunque è possibile con qualunque cosa perché dipende dal disturbo, non dal farmaco in sé. In ogni caso parliamo di sintomi che possono essere tamponati in qualche modo, e sono transitori. E in ospedale tendono a venire di meno.
Non ha senso escludere le cure efficaci per paura, si va verso il nulla terapeutico in questo modo.

Dr.Matteo Pacini
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ho capito,ma cosa ne pensa dell'olanzapina nel mio caso?
Potrebbe essere utile?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
E quel che ho scritto non lo considera perché non vuole ragionare sulla questione ? Decide Lei che gli antidepressivi non li prende per un problema noto e comune, che va di pari passo con la diagnosi. Se per questo motivo si dovessero scartare le cure, non si curerebbero oltre la metà delel persone.
Scartare le terapie per questo motivo non è un buon motivo.

Dr.Matteo Pacini
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no quello che ha scritto l'ho considerato eccome, solo che adesso il mio medico mi ha prescritto olanzapina e cosa posso dirgli? Ho cambiato idea e voglio riprovare con il citalopram?
volevo un Suo parere sull'olanzapina, me lo può dare?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
No, è il medico che deve indicarLe la cura che ritiene giusta. Non capisco il senso di scartare quelle indicate e andare a parare su cure scelte senza una logica, che si userebbero in casi in cui uno non risponde a niente e si vuole provare in maniera empirica.

Dr.Matteo Pacini
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quindi sarebbe meglio che ne riparlassi con lo specialista e che riprovassi con un antidepressivo?
Non sono per niente convinta sull'olanzapina...mi capisca
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Sarebbe meglio che si rapportasse al medico con l'apertura a seguire le indicazioni sulla terapia che lui ritiene migliore, senza forzarlo in direzioni in cui il rapporto rischio-beneficio è ignoto.

Dr.Matteo Pacini
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ho risentito il medico e mi ha detto che lui inizierebbe con l'olanzapina almeno 1/2 compressa da 2,5mg quindi assumerei 1,25mg che come effetto è molto simile al tavor e così avrei meno paura visto che l'antidepressivo mi fa molta paura, se invece voglio iniziare con l'antidepressivo va benissimo comunque ma ci vorrà più tempo per l'effetto terapeutico.

Non so che fare, il fatto è che non sto bene e non riesco a mangiare
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
E' un discorso che non capisco, o forse lo ha capito male.
Effetto terapeutico più rapido o meno, ma sono cose diverse che servono a disturbi diversi, non è questione di tempistica.
Se è molto simile al tavor (non direi) l'olanzapina allora che c'entra visto che la cura sarebbe l'antidepressivo, quella con cui c'è il paragone.
E' un discorso che continua ad avere lo stesso problema: evidentemente si parte dal dover assecondare la sua paura degli antidepressivi.

Dr.Matteo Pacini
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beh si, il mio medico cerca di aiutarmi anche sulla paura rispetto al citalopram....olanzapina dice che mi aiuterebbe sul fronte cibo, è vero?
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qualcuno può rispondermi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Non sembra interessata a capire quello che Lei stessa sta chiedendo.
In che modo la paura del citalopram è stata "aiutata" ? Non c'è in terapia. E adesso anche sull'olanzapina si comincia a far domande, inutili perché sono la ripetizione di quel che le è stato detto.
Si fa domande da cui non deriverà alcuna maggiore sicurezza nel decidere.

Dr.Matteo Pacini
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il citalopram c'era in terapia, ma non sono mai riuscita ad assumerlo per un periodo relativamente lungo, lo smettevo sempre, per paura.

Di fronte a ciò il mio medico ha ritenuto di darmi olanzapina che dice dovrei riuscire ad assumere a un dosaggio così basso, senza paura, visto che a un dosaggio così basso non funziona da antipsicotico...è vera questa cosa?

So perfettamente che non posso stare così ancora, altrimenti rischio un ricovero ospedaliero
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Quindi l'olanzapina stavolta però come modo per riuscire a tenere il citalopram, ah, se è così ho capito.
Ma Lei non so se nota che continua a porsi domande di conferma sulle cose. Così facendo dubita di tutto il doppio. E non è escluso che sia questo il meccanismo che nei giorni le fa smettere le medicine, pensando e ripensando a delle cose che la spaventano o a degli effetti su cui si pone domande senza possibilità di uscirne con una semplice risposta.

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si di questo ne sono consapevole, così come sono consapevole di avere molta stima per lei e per come risponde.

Non capisco una cosa però, tra tante, se fosse possibile capirla: perché non mi dice se olanzapina 2,5mg ha effetto antipsicotico?

Se mi desse una risposta non starei a rimuginare.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Perché sono domande gratuite con cui alimenta la tendenza a far domande. Prende una cosa che le viene detta, la ripete come una domanda. Non è una vera richiesta di informazioni, né è un dubbio perché non si fida del suo medico. E poi comunque, anche l'oggetto della domanda espresso così che importanza potrebbe avere dopo il discorso che è stato fatto ?

Dr.Matteo Pacini
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beh avrebbe importanza xke se Lei mi dicesse che non funziona come antipsicotico lo prenderei più tranquillamente...invece così evito ,per la paura
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
Non si permetta di affermare che Lei fa o meno certe scelte in base alle risposte avute qui, che non le indicheranno mai una conferma diretta di cosa prendere o non prendere, si veda le linee guida !

Abbia la cortesia di leggere le risposte e di evitare di denigrare, provocare e caricare di inesistenti responsabilità chi impiega del tempo a rispondere in maniera ragionata. E si renda conto del perché pone le domande invece di insistere come nulla fosse sulla risposta alla lettera, per giunta cercando argomenti di polemica e di accusa.

Lei ha ricevuto istruzioni dal medico, e non fa altro che mettere in dubbio senza motivo alcuno quel che le è stato detto. E questa sarebbe una domanda che ha bisogno di una seconda risposta ed è tutto lì ? Non è così, non è il meccanismo con cui ha prodotto questa domanda. Ora quel che il medico le ha detto semplicemente per spiegarle in due parola una cosa diventa una fissazione da richiedere all'infinito senza motivo. Se le confermassero di sì, lo prenderebbe con tranquillità: e perché mai ? Che tranquillità dà sapere che non è a dose da antipsicotico o che non lo è ? Semplicemente Lei sa bene il senso della frase del medico, e comunque ha una coazione a ripetere ciò come domanda come se dovesse sapere ancora e ancora la stessa cosa. E se non la sa, le viene da bloccarsi. Non è avendo risposta che si sblocca. Il contrario.

Ma non si permetta mai più di fare affermazioni come quella di sopra.

Dr.Matteo Pacini
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mi scuso, so che non si possono chiedere terapie qui, non volevo in alcun modo offendere o denigrare nessuno, sono solo impaurita da questi farmaci, tutto qua, mi dispiace se ho in qualche modo esagerato.

La ringrazio per le cortesi risposte e per la disponibilità a rispondere, seguirò sicuramente le istruzioni del mio medico sul da farsi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Diabetologo, Medico delle dipendenze 47k 1k
La matrice della sua domanda infatti mi è chiara, ed è per questo che ho scelto di dare quella risposta, perché non va alimentata, ma gestita in maniera che non cresca e le impedisca di seguire le indicazioni del suo medico, cosa che già tenderebbe a farle fare l'ansia.

Dr.Matteo Pacini
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