Attacchi di panico: differenza tra sertralina e serupin?

Buongiorno, sono una donna di 38 anni e da circa 9/10anni soffro di forti attacchi di panico.
In dettaglio i sintomi che ho sono: vampate di calore, battiti cardiaci accellerati, sudorazione, tremori arti superiori ed inferiori, spasmi parte alta del corpo, irrigidimento mandibola e collo, giramenti di testa, nausea, vomito, fiato corto, sensazione di mancanza di respiro e pianto (a volte isterico), raramente derealizzazione - questi almeno sono quelli che riesco a ricordare.
Ho fatto terapia psicologica, esposizione graduale, eye movement, terapia cognitivo comportamentale, con nessuno di questi ho migliorato o risolto il problema.
Ho provato anche con assunzione medicinali quali antidepressivi (sertraline, citalopram) poi ancora propanol, infine sereupin e tavor.
Con i primi due assunti per mesi, non ho ne risolto ne migliorato il problema, anzi mi creavano altri disturbi, normalmente ho pressione arteriosa bassa quindi il propanol non mi facava bene e ho dovuto interromperlo quasi subito.
La Tavor mi aiuta a prevenire gli attacchi (1mg), mentre il sereupin assunto per qualche mese mi ha aiutata (non ho avuto attacchi per circa 3 anni - ma non sono sicura di questo in quanto nello stesso periodo mi trasferi' in Inghilterra e quindi non so se e' stato propriamente l'aiuto del farmaco o meno).
Adesso, siccome sono passati molti anni, il trigger principale dei miei attacchi non lo ricordo e sto sperimentando ansia per quasi tutte le attivita' fuori dall'ordinario e vivo come se fossi in allerta 24h 7/7gg.
In inghilterra non mi prescrivono il tavor (che pero' prendo in Italia) e non ho modo di parlare con uno psichiatra perche o sono troppo costosi e non posso permettermelo oppure non mi riferiscono al professionista tramite sistema sanitario perche' per loro non necessario.
Vorrei chiedere, c'e' differenza tra sertraline e sereupin, visto che ho avuto dei benefici con il secondo vorrei riprovare, ma non ho modo di farmelo prescrivere qui in inghilterra o di capire meglio visto che hanno due principi attivi diversi, magari il mio corpo risponde meglio a uno rispetto che all'altro?
Mi scuso per il messaggio lungo e spero in un vostro gentile riscontro, saluti.
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
È possibile che individui diversi rispondano in modo diverso a farmaci simili.


Se ha avuto successo con la paroxetina in passato, potrebbe essere utile discuterne con un medico di base (GP) o uno psichiatra per valutare se può essere riprescritta o se esistono alternative adatte disponibili nel Regno Unito.

Potrebbe essere utile spiegare al medico la sua storia e la sua risposta precedente alla paroxetina.
la benzodiazepina è efficace a breve termine, ma il suo uso prolungato è sconsigliato a causa del rischio di dipendenza e tolleranza.

La sua difficoltà nel reperirla in Inghilterra è comprensibile, dato che le benzodiazepine sono generalmente prescritte con maggiore cautela.

Discuta con un medico nel Regno Unito la possibilità di riprovare il farmaco o di valutare alternative, tenendo conto delle linee guida locali.

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Buongiorno e grazie del messaggio. Un’ultima questione se posso, è possibile che la mia condizione non abbia una cura e che io possa soffrirne a vita? Mi piacerebbe anche affrontare una gravidanza (non a breve) ed ovviamente sono conscia che non può essere assunto nessun medicinale in gestazione. Entrambe le suddette mi fanno perdere qualsiasi speranza di tornare ad avere una vita normale.
Grazie e buona giornata.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico igienista 45k 1.1k
Dalla sua scheda avrebbe una età per cui la programmazione della gravidanza può essere opportuna.

La menopausa è un fenomeno naturale che però può iniziare in un determinato periodo di tempo con l'invecchiamento.

Non si capisce da dove acquisisca notizie per cui in gravidanza non potrebbe assumere farmaci.

Se la condizione non è trattata adeguatamente è normale avere dei dubbi, ma se mai si tratta mai si potrà sapere.

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Attacchi di panico

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