Timidezza patologica

Salve,sono una ragazza di 24 anni e vorrei chiedervi un consulto per quanto riguarda la mia totale difficoltà nel relazionarmi agli altri.In pratica non riesco a stabilire un legame autentico con nessuno,in quanto appena mi accorgo di aver fatto una buona impressione a qualcuno,cerco poi in tutti i modi di non aveci piu' nulla a che fare per evitare che quella persona conoscendomi meglio possa cambiare idea.Quando parlo con gli altri non riesco a guardarli negli occhi,non trovo niente di interessante da dire o da rispondere e non faccio altro che cercare di compiacerli e chiedermi che impressione stanno avendo di me,mentre spero che quel contatto finisca presto.Ma quando posso evito qualunque forma di relazione sociale,perchè persino il pensiero di un'uscita con un'amica che magari conosco da anni mi fa venire l'ansia,in quanto ho paura che la serata non vada bene,di non essere abbastanza simpatica o di non saper che dire.Questa mia incapacità di essere spontanea nelle mie reazioni e nei comportamenti è una delle cose che piu' mi fa star male.Ho anche la fobia di salutare la gente,cerco sempre di far finta di non vederle o di essere impegnata in qualcos'altro se mi trovo nella situazione.Persino andare dalla parrucchiera,una festa di compleanno,parlare al telefono o andare sola in un negozio sono situazioni che mi creano angoscia al solo pensiero e che quindi cerco di evitare ad ogni costo.Riesco ad essere me stessa solo con la mia famiglia e il mio ragazzo,da cui credo di avere una forma di dipendenza,e con cui comunque litigo spesso perchè, sempre per queste mie paure,mi rifiuto di andare dalla sua famiglia o di uscire con i suoi amici.Questa situazione va avanti da anni,mi ritrovo quasi senza un amico,impossibilitata anche a fare un corso o qualunque cosa mi appassioni a causa di questa mie paure.Tra l'altro per me è un problema anche prendere una banale decisione.Credo che tutto questo sia in parte dovuto a una mia forte insicurezza e ad una bassissima autostima.Ho provato in passato ad andare da diversi psicologi ma poi lasciavo perdere tutto(anche questo mi creava ansia).Ricordo in particolare che uno di loro mi disse che era come se stessi camminando col freno a mano tirato.Ecco,vorrei riuscire a togliere questo freno e rompere questo vetro di paure che non mi fanno vivere.Grazie in anticipo per le vostre cordiali risposte e per aver ascoltato il mio sfogo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

se fino ad ora non ha avuto una diagnosi rispetto alla sua situazione e' possibile fare una visita psichiatrica per una valutazione del suo stato che potrebbe essere considerato una fenomeno fobico che merita attenzione e trattamento.

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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
purtroppo il mezzo informatico, che per lei sembrerà protettivo, non ci consente di darla indicazioni specifiche, se non quella di trovare il coraggio di rivolgersi ad uno specialista per valutare la situazione e proporle i trattamenti adeguati, se necessari.
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,innanzitutto grazie per la vostra attenzione.Scrivendo qui,chiaramente non intendevo chiedervi la soluzione al mio problema,nè tantomeno una diagnosi certa;so bene che per quello dovro' decidermi prima o poi a rivolgermi ad uno specialista.Quello che speravo era di "non vagare alla ricerca dell'autodiagnosi",com'è scritto nel vostro sito,ma avere almeno un'idea approssimativa di quale potrebbe essere il mio problema.Grazie comunque.Cordiali saluti
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
l'autodiagnosi è pericolosa, la diagnosi a distanza è illegale e deontologicamente scorretta. L'indicazione che lei ha ricevuto da due specialistiè quella di rivolgersi ad uno psichiatra. Pare chiaro che se avessimo ritenuto che la sua situazione non meritasse un approfondimento le avremmo detto di non fare nulla e andare avanti così. Se le dicessimo che ha un problema inerente la sfera asniosa o la sfera depressiva o quant'altro che cosa cambierebbe per lei visto che comunque deve essere visitata per ricevere una diagnosi e un trattamento?
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