Sospensione en

Gentile Dottore,
le scrivo questa email al culmine di uno stato confusionale che si protrae da mesi.
L'anno ormai trascorso è stato particolarmente difficile visto che ho alle spalle 2 ricoveri presso una struttura psichiatrica(Napoleon Primario Dott. Dinelli)per depressioni acute con tentativi di suicidio.
Ho seguito per mesi (Nov.08 –Giu. 09)cure composte da vari antidepressivi (Anafranil, Parmodalin, Seroquel) ed ansiolitici (prevalentemente l'EN).
Quando la situazione personale è radicalmente cambiata ed ho cominciato a sentirmi decisamente meglio, ho abbandonato senza alcun apparente problema e con estrema naturalezza l'assunzione degli antidepressivi,continuando con modeste dosi di En da 1 mg.
Fino al mese di Agosto tutto è sembrato in netta ripresa.
Un ulteriore evento positivo verificatosi a fine settembre,quale il passaggio ad un impiego più gratificante è stato il motivo per eliminare quasi inconsapevolmente l’assunzione dell’EN per l’assenza venutasi a creare dei sintomi che ne richiedevano l’utilizzo.
Con il senno di poi, ho capito di aver commesso una grandissima leggerezza.
Non riuscendo a giustificare degli stati di disagio sempre più forti, dovuti ad estrema confusione mentale, difficoltà intellettive e di comprensione in situazioni lavorative a me familiari, assenza di idee, difficoltà di dialogo e di scrittura divenuti estremamente faticosi e macchinosi, ho effettuato delle ricerche sulle possibili cause.
Imbattendomi in alcuni siti specializzati ho constatato che la gran parte dei sintomi che lamento ormai da un paio di mesi,coincidono perfettamente con quelli dovuti alla sospensione delle Benzodiazepine.
Le giornate sono dei veri e propri calvari costellati di estreme fatiche a volte insormontabili anche nelle attività banali dove mi rendo conto prima non avevo difficoltà.
A tutto ciò si aggiungono forti pensieri paranoici,irritabilità, emicranie, dolori oculari, nausea olfattiva, inappetenza e grandi difficoltà relazionali mai avute prima.
Sono sempre stato una persona molto buona, tollerante e sensibile, ora mi sento irrigidito, come se avessi smarrito parte della mia personalità.
Spesso evito il contatto con i conoscenti per la fatica che comporta il dialogo, aspetto che è sempre stato per me vitale.
Non sono ancora riuscito a fissare una visita con lo psichiatra che mi ha seguito nei precedenti ricoveri, mi sono così rivolto ad uno specialista della zona che mi ha prescritto nuovamente EN per attenuare il quadro sintomatologico.
Le chiedo gentilmente se secondo il suo parere riprendere con l’assunzione di una Benzodiazepina a due mesi dalla completa sospensione, può essere negativo oppure rientrare in una prassi di interruzione graduale per tentare di tornare a condurre una vita normale.
Le difficoltà e le limitazioni intellettive causate dai sintomi d’astinenza a tali farmaci, possono essere permanenti? Esistono metodologie o cure per alleviare questi problemi?
Ringrazio di cuore le porgo i miei più Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Gentile utente

dopo due mesi non si possono considerare i suoi sintomi come una astinenza mentre si deve considerare una ricaduta.
Il trattamento con antidepressivi andava mantenuto più a lungo.

Consulti un altro psichiatra.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

aggiungo inoltre che le cure e le sospensioni in autonomia di qualsiasi farmaco (e nello specifico dei farmaci psicotropi) sono pericolosissime.

Si affidi e si consulti sempre con lo psichiatra anche nel caso di decisione autonoma di ridurre o sospendere le terapie.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com