Consulto per orientamento terapia antidepressiva

Gentile dottore,
Ho bisogno di un consiglio, di un orientamento per mia madre da parte di un professionista come lei, visto i feedback positivi. Mia madre soffre di depressione da anni, ma tutto è iniziato a peggiorare dopo un'operazione al cuore nel 2005 (sostituzione valvola aorta-che è andata bene per fortuna) e dopo la morte del suo fratello più piccolo. Comunque, dopo aver iniziato una cura antidepressiva farmacologica ha iniziato a stare bene fino ad agosto 2010... quando lasciò di botto gli antidepressivi senza comunicarci nulla. Il suo neurologo le aveva già detto che se avesse lasciato la cura sarebbe stata malissimo, ma lei non ne ha voluto che sapere. Ha smesso e basta. Ora è da novembre 2010 che sta male, nonostante abbia iniziato di nuovo una cura farmacologica (attraverso dosi graduali) con Dropaxin al mattino 15 gocce, Xanax una cp da un grammo a rilascio prolungato prima d andare a dormire, levopraid 25mg prima dei pasti e c'è qualche altra cosa ma non ricordo. Comunque i più importanti penso di averli citati. Prima prendeva anche le gocce Minias per dormire, ora non le prende più, sempre su consiglio del neurologo. Come se non bastasse, durante questo percorso mia madre ha subito un'operazione di sostituzione del pacemaker, che sicuramente non è una cosa grave, ma lei l'ha presa in modo tragico.... Dopo questa operazioncina è subentrato un altro problema, che lei enfatizza tantissimo, anche se non nascondo che il problema c'è e consiste in uno spasmo all'esofago rilevato tramite gastroscopia. Il suo gastroenterologo, dopo averle dato una cura antispasmo con spasmex che non ha avuto effetto, ci ha consigliato di fare una manometria esofagea per esaminare ulteriormente il tono dello spasmo esofageo e capire come intervenire. Ora, siamo in attesa di fare questa visita presso l'ospedale ma mia madre è assillante perchè dice di non riuscire più a mangiare perchè si sente la trachea allargata. Dice che non è una sensazione ma un qualcosa di fisicamente tangibile... secondo lei. In famiglia stiamo prendendo tutti i provvedimenti possibili per risolvere questi problemi che sembrano collegati l'uno all'altro. Mi chiedo dottore, come devo comportarmi? Lei pensa che dovremmo chiedere il consulto di un altro specialista neurologo o psichiatra visto che questa cura sembra non fare effetto? Consideri che mia madre ha ripreso da poco anche il percorso con lo psicoterapeuta, cosa che lei non voleva fare ma io l'ho costretta perchè so che questo può servirle assieme alla terapia antidepressiva farmacologica. Non sopiu cosa fare.Il neurologo mi dice che dobbiamo avere pazienza perchè la ricaduta èdovuta al fatto che mia madre ha interrotto i farmaci. Intanto mia madre sembra ogni giorno peggiorare, sempre di più. Ripete sempre le stesse cose in modo ossessivo, si rifiuta di sottoporsi alle visite necessarie e le fa solo se noi la costringiamo. Si rifiuta di fare tutto.Come devo comportarmi?secondo lei è necessario rivolgersi ad altro specialista?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile signora,
per la depressione lo specialista di riferimento è lo psichiatra, non il neurologo.
La paroxetina (Dropaxin gocce) è al momento sottodosata e quindi poco efficace. La sintomatologia esofagea, così disturbante per la sua mamma, ha probabilmente una forte componente psicologica dovuta alla depressione.
La psicoterapia è utile se la paziente ci va spontaneamente e instaura una buona relazione col terapeuta, se lo fa solo per accontentare i figli si perde tempo e denaro.
In sintesi rivedrei il dosaggio del Dropaxin, gli altri farmaci non sono essenziali.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

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gentile dottoressa,
la ringrazio per la sua risposta. Volevo informarla che il neurologo ha detto a mia madre che non può dare improvvisamente un dosaggio alto di farmaci in quanto lei è sottoposta a terapia anticoagulante. Poi perchè gli altri farmaci non sono essenziali? cosa mi consiglia di fare oltre che rivolgermi ad uno psichiatra? secondo lei mia madre può tornare a stare bene? e visto e considerato che il disturbo all'esofago potrebbe essere legato ad una componente psicologica mi consiglia comunque di fare la manometria? Sono disperata dottoressa. Mi aiuti.
grazie ancora.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile signora,
il neurologo ha ragione, l'antidepressivo va aumentato progressivamente, però l'effetto antidepressivo si comincia a vedere dopo circa 3 settimane da quando si è raggiunto il dosaggio terapeutico. Gli altri farmaci, levopraid e xanax, aiutano a ridurre i sintomi, ma la cura è quella con l'antidepressivo, che è ancora troppo basso per avere effetto. Se aveva funzionato mesi fa, sarà efficace anche ora, però ci vuole un po' di tempo.
Intanto cercate di non farvi contagiare troppo(lo so, è difficile) dall'ansia della mamma, se no innescate un circolo vizioso.
Per la manometria dovete seguire le indicazioni del gastroenterologo, che l'ha visitata direttamente.
Cordiali saluti
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oggi andrà per la prima volta dallo psichiatra. magari lui potrà personalizzare la cura ancora di più e riuscire a capire meglio il problema e ad azzeccare l'antidepressivo giusto. che ne pensa? è la strada giusta da seguire secondo lei?
grazie ancora.
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Gentile Dottoressa,
consideri che è da mesi che prende Dropaxin. E non ha avuto nessun effetto. Solo da quando prende xanax sembra stare poco, poco meglio. Scusi se mi vede così ansiosa, ma anche noi dopo un pò ci aspettavamo risultati, che non abbiamo avuto. Mi chiedo se il fatto che lei abbia abbandonato gli antidepressivi, in precedenza come le dicevo, possa aver causato danni a livello strutturale, dell'encefalo intendo. Il neurologo ci ha consigliato, caso mai, di fare una Tac Encefalo. Ma giusto così, per vie precauzionali.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Ripeto che il dropaxin a questo dosaggio NON ha un effetto terapeutico, se anche lo assume per vent'anni di seguito. Il concomitante trattamento con anticoagulanti orali richiede attenzione, ma non è una controindicazione assoluta. Lasciate perdere ipotesi fantasiose, se fino ad agosto 2010 con l'antidepressivo stava bene la dose va aumentata.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Non avevo visto il suo primo post della mattina, e ho risposto all'ultimo, mi scusi.
Un secondo parere è senz'altro una buona idea.
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Buonasera Dottoressa,
ieri è stata una giornata importante perchè finalmente abbiamo portato mia madre dallo psichiatra che ha aggiustato la terapia. Effettivamente il dropaxin era sottodosato ed io me n'ero accorta già perchè avevo letto le istruzioni tempo fa. Lo psichiatra sostiene che xanax da 1mg a rilascio prolungato sia una botta per mia madre e ha deciso che piano, piano dovrà lasciarlo e ha deciso anche di proseguire portando dropaxin a 20 mg dopo pranzo e alla sera prenderà 4 gocce contate di Laroxyl (dose minimissima a quanto mi ha spiegato) che serve da appoggio a Dropaxin, visto che mia madre sente sempre quel peso sulla testa. Praticamente lo psichiatra sostiene di voler provare questo dosaggio per una settimana, massimo dieci giorni e se non si vedranno cambiamenti adotterà una terapia diversa che contiene sempre il farmaco paroxetina però (così lui l'ha definito) una soluzione più concentrata ed energica di cui ora non ricordo il nome. Ha fatto lasciare a mia madre anche il levopraid. Che ne pensa?
Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Mi sembra un approccio sensato e prudente: un farmaco che ha funzionato fino a pochi mesi fa non viene abbandonato, ma si arriva pian piano alla dose che la sua mamma può tollerare senza rischi.
Ci dia notizie su come procede, anche fra qualche settimana perché, ripeto, i tempi sono lunghi.
Cordiali saluti.
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Buongiorno dottoressa,
la ringrazio per la sua tempestività e precisione nelle cose che mi scrive. Diciamo che dropaxin, effettivamente, non abbiamo mai capito se fa effetto o meno poichè è stato sempre sottodosato e realmente lo ha iniziato tra novembre e dicembre, fino ad agosto prendeva un altro antidepressivo. Zolofot mi pare. Speriamo bene dottoressa. Altrimenti gli specialisti che ci stanno a fare? :)
Buona giornata a tutti.
;)
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dott.sa buoansera,
mi scusi una domanda: laroxyl gocce può avere effetti collaterali a livello cardiaco? m preoccupo perchè mia madre, come già le preannunciavo, ha avuto la sostituzione dell'aorta tempo fa ed è quindi anticoagulata. Lei cosa ne pensa? ne prende 4, 5 gocce la sera dopo cena.
grazie in anticipo.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile signora,
dovrebbe chiedere allo psichiatra che l'ha visitata e ha preso visione delle sue analisi e delle terapie in atto. La dose di laroxyl è comunque molto bassa (8-10 mg) e quindi in teoria non dovrebbe interferire.
Cordiali saluti
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Buongiorno,
si infatti lo psichiatra ha detto che è una dose minima e che aiuta a diminuire (mi faccia passare il termine) il dolore al collo, il peso sulla testa. Lui conosce tutta la situazione di mia madre, gliel'abbiamo spiegata per filo e per segno. Ci ha consigliato semplicemente, e com'è ovvio, più controlli dell'INR. Ma questo è normale. Io ho paura perchè non capisco questa debolezza che mia madre ha, da quando ha aumentato la dose di dropaxin mia madre ha dei giramenti di testa improvvisi quando si alza, si sente debole. Nello stesso tempo sono scomparsi degli atteggiamenti un pò "strani", tipo ripetere ossessivo di alcune cose ed è subentrata una consapevolezza in più, anche se minima, di voglia di guarire e visione più realistica della vita. Non so se mi spiego. Lo psichiatra le ha consigliato di fare anche degli esami tiroidei.
Secondo lei dottoressa, com'è la situazione? Dovrei farle fare delle visite specialistiche in più a mia madre?
Grazie.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile signora,
se già sono scomparsi certi sintomi significa che la terapia sta facendo effetto. Per i giramenti di testa nei cambi di posizione (ipotensione posturale) è sufficiente un po' di attenzione: non alzarsi di scatto dalla poltrona o dal letto.
Da quanto riferisce, la sua mamma fa già tanti controlli, cercate di vivere più serenamente tra una visita e l'altra, è una cura anche quella...
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HA PROPRIO RAGIONE... MA è COSì DIFFICILE ORA STARE SERENI... GRAZIE TANTE ;)
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Buongiorno Dottoressa,
ormai la stresso in continuazione però i suoi consigli mi sembrano molto equilibrati, quindi ne approfitto. Il problema è che mia madre è così da tanti mesi perchè, come le dicevo, il dropaxin era sottodosato e quindi non faceva effetto, ma da quando ha iniziato l'aumento di dose si sente peggio. Debolezza dappertutto, giramenti di testa, ansia sembrano accentuarsi giorno per giorno. Lo psichiatra dice che con questa dose sarebbe dovuta migliorare, sentirsi più energica ma in realtà non è così. Può darsi che questi sintomi non siano dovuti alla depressione ma a qualcos'altro? Lei si preoccupa tanto di questa maledetta trachea allargata perchè dice che si sforza ad ingoiare il cibo (come le ho spiegato già nei post precedenti abbiamo fatto gastroscopia.....) e dice che il suo vero problema è quello. Oggi contatterò di nuovo lo psichiatra perchè sono passati quasi 10 giorni dalla prima visita e dall'aumento della dose. Ora siamo arrivati a 30 mg. Chissà, forse non è l'antidepressivo giusto?
Grazie in anticipo.
Saluti.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Ci vogliono 3-4 settimane a dosaggio pieno prima di vedere i benefici.
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Dottoressa Buonasera,
ho appena parlato con lo psichiatra e, vista la situazione, ha voluto cambiare terapia, cosa che aveva già preannunciato. Ha dato Xeristar 30 MG dopo pranzo 1 capsula al giorno, mentre dropaxin la mattina dopo colazione però solo 10 mg in modo tale da abbandonarlo gradualmente. Lui era convinto di dover cambiare farmaco già dall'inizio, però ha voluto tentare ancora con dropaxin per vedere se funzionava, però la risposta è stata negativa. Chissà come andrà questa volta.
Speriamo bene. Lei cosa en pensa?
Grazie.
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Gentile Dottoressa,
rieccomi qui. Volevo chiederle dei consigli puramente orientativi, come solo Lei fino ad ora ha saputo darmi.
Mamma ha iniziato lo Xeristar da sabato 19 febbraio, una cpr da 30 mg dopo pranzo. Da quando le prende, a volte sente un formicolio lungo le gambe e a volte le braccia, a volte calore dietro le spalle e sente anche le gambe fredde (ma questo è successo solo ieri)e debolezza allo stomaco. Lo psichiatra ha prescritto anche Lexotan 6 compresse al bisogno, perchè mamma da quando prende Xeristar si sente agitata, soprattutto nel pomeriggio, quindi al bisogno lo prende perchè Xanax sembra non fare più effetto (ne prendeva una mezza compressa da 1mg a rilascio prolungato). Ora la mia domanda è perchè mia madre si sente ancora tanto debole, le gira la testa e ha tutti questi sintomi? Sono sintomi riconducibili alla somministrazione del farmaco oppure mi devo preoccupare di altro? Ho sempre paura che possa essere qualcos'altro dottoressa, perchè mamma oggi mi ha detto che non vorrebbe stare sempre coricata o seduta sul divano, ma vorrebbe stare un pò di più in piedi o fare qualcos'altro. E'da novembre che c'è questa situazione purtroppo, ma allo stesso tempo, come già saprà, segue una terapia antidepressiva seria da sab 19 febb. Cosa dovrei fare dottoressa?
E' normale che mia madre si senta ancora così debole?
Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Gentile signora,
è normale che all'inizio della terapia antidepressiva il paziente avverta un aumento dell'ansia e dei sintomi somatici nei primi giorni, disturbi che col passare del tempo si attenuano.
L'ansiolitico, come Xanax o Lexotan, si prescrive proprio per questo, quando ancora l'antidepressivo non ha iniziato a funzionare. Occorre attendere almeno 3 settimane per vedere i primi miglioramenti dell'umore.
Cordiali saluti
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Se mi trovassi a Parma o nei dintorni, porterei la mia mamma da Lei!
Grazie perchè non sa quanto mi sta aiutando, anche solo con le parole.
;)
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