Dismorfofobia pene

gentile dottore, ho 45 anni e dall'eta' di 14 anni soffro di dismorfofobia per il pene.
sono stato visitato da parecchi andrologi ,e tutti mi hanno confermato che le mie misure rientrano nella normalita'.
ma nonostante cio' nel corso delgi anni mi sono sottoposto a 2 che mi fa ricorrere di fallopalstica,con esito nullo.
IL problema si ripresenta a periodi come un disturbo ossessivo,cguardarsi che mi fa ricorrere
a dei rituali,tipo misurazione del pene,rguardarsi continuamente allo specchio, cercare eventuali soluzioni di ingrandimento su internet.
vorrei capire se trattasi di un disturbo d'ansia,perche' assumento del lorazepam
l'angoscia sparisce ed anche l'ossessione.
dal 1986 iniziai a soffrire di depressione, io sono convintissimo che la causa sia sfociate dalla dismorfofobia,che mi crea seri problemi di relazione con l'altro sesso,infatti sono ancora single,anche sociali,e lavorativi.tutta la mia vita sociale e' compromessa,sto sempre in casa.
uno psichiatra,una volta mi disse che non e' la dismorfofonia che ha fatto scaturire la depressione,ma bensi l'inverso,e la depressione che le fa vedere il pene inadeguato. vorrei per piacere un vostro parere e come posso superare questo disturbo, che mi da una sofferenza terribile. grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
[#2]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16


La dismorfofobia, cioè un'eccessiva preoccupazione che parti del proprio corpo non siano normali, è una tipica preoccupazione degli adolescenti, di fronte ai cambiamenti del proprio corpo nella pubertà e adolescenza. Anche nel suo caso quindi l'età di insorgenza è tipica. Però invece che diminuire nel tempo sembra che sia entrata a far parte di una situazione in cui c'è anche, a quanto riferisce, 'depressione', problemi di relazione con l'altro sesso, e sociali e lavorativi, fino, come dice ad avere la vita sociale compromessa e restare sempre in casa. Credo che sapere cos'è nato prima e cosa dopo sia come l'uovo e la gallina, il problema è che s'è instaurata un'abitudine di vita come quella che descrive, in cui si è praticamente imprigionato. Non capisco bene che effetto abbia il lexotan su tutto questo.
Anch'io le consiglierei di rivolgersi a un professionista per cercare di trovare la strada per uscire dal labirinto in cui si è ritrovato.
Cordialmente

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
gentile dott. benedetti,
il lorazepam mi aiuta ad alleviare il pensiero ossessivo,e l'angoscia addirittura che mi prende per questa dismorfofobia.
credo che mi sono intrappolato in un circolo vizioso,da cui non riesco a venirne fuori.
[#4]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente,

nella fattispecie lei non ha dichiarato se ha mai fatto una visita psichiatrica, e, a quanto pare, non l'ha fatta.

Il solo uso di lorazepam utile al momento non può essere considerato risolutivo.

E' opportuno inquadrare il suo problema in modo corretto e, quindi, iniziare il trattamento opportuno alla situazione.

Non credo che sia il caso di attendere ancora.
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