E' subentrata una sorta di ansia da prestazione che non riesco a scrollarmi di dosso anche perche'

quello che mi ha fatto finire in analisi da un bel po' di tempo e' stato un problema legato ad un crollo psichico-fisico che successivamente si e' delineato nel tempo come disturbo di personalita'...........e' da circa 20 anni ormai che soffro di questa cosa e l'aspetto del fallimento sessuale l'ha fatto peggiorare..........la mia unica se cosi' si puo' dire relazione affettiva e sessualmente corretta e' stata con l'unica ragazza del quale mi sono innamorato circa 20 anni fa............dopo il termine di tale rapporto (durato circa 10-13 anni) , lei si e' allontanata definitivamente da me perche' non ho portato a compimento il rapporto attraverso il matrimonio, sono succedute una serie di fallimenti relazionali e sessuali soprattutto.......adesso mi trovo da circa dieci anni in psicoanalisi , sono migliorate tante cose ma l'aspetto sessuale e' peggiorato. le mie esperienze sessuali successive al rapporto descritto in precedenza sono per cosi' dire fallite quasi tutte. e' subentrata una sorta di ansia da prestazione che non riesco a scrollarmi di dosso anche perche' dettata dal fatto che le relazioni finiscono.......cioe' le donne con le quali mi rapporto o per una cosa o per l'altra si allontanano , ed io ho imputato questo allontanamento al fatto del insoddisfazione sessuale......se prima riuscivo ad avere un rapporto completo anche se in maniera insoddisfacente adesso non riesco neanche ad avvicinarmi in erezione alla partner che la perdo.......tutto questo ha fatto peggiorare il mio quadro psicologico con le relative frustrazioni e quant'altro.......non so piu' cosa fare mi sono allontanato dal mondo femminile , le vedo tutte giudicanti e ciniche ......so che sto sbagliando ,che non e' funzionale ma non so piu' come correggere questa cosa , ci vorrebbe una donna che mi facesse innamorare e fosse comprensiva . grazie e arrivederci
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 122
gentile utente, qual'è l'oggetto della sua domanda? se una richiesta di aiuto dovrebbe seguire i consigli ottenuti nei consulti precedenti,
inoltre, per il suo problema, una terapia di stampo comportamentale (cognitiva e o strategica) potrebbe darle l'aiuto che cerca.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr. Stefano Pozzi Psicologo, Psicoterapeuta 176 4 17
Gentile signore,

che tipo di psicoterapia sta effettuando? Si tratta effettivamente di una psicoanalisi? Con quale diagnosi iniziale?

Se ha deciso di scrivere a noi significa che ha delle perplessità che sarebbe importante discutesse con il suo psicoterapeuta.
L'ha fatto?

Dr. Stefano Pozzi, psicologo psicoterapeuta
Riceve a Milano e Mariano Comense
s.pozzi@psychology.it - 340.2665359

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
psicoanalisi rogersiana dottor pozzi..............
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signore,
da questo suo percorso,se non ho capito male, non ha tratto molti miglioramnenti.
Il disturbo di personalità, lo ha diagnosticato il suo terapeuta?
Il deficit erettivo, che data ha?
Ha effettuato un avalutazione andrologica completa?

Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
certo che la diagnosi l'ha eseguita lo psicoterapeuta......E chi senno' dottoressa!!!

perche' non dovrebbe essere cosi'?

la valutazione andrologica e' stata effettuata insieme ad un'indagine ecocolodoppler penieno.............risultato : non si evidenziano alterazioni emodinamicamente significative del letto vascolare.
[#6]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Se la valutazione andrologica ha escluso cause organiche correlate al de. , le cause da cercare ,sono altre ed altrove.
Le allego il link di alcuni miei articoli sull'argomento.
La diagnosi l'avrebbe potuta fare anche uno psichiatra .
Cari saluti
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html
https://www.medicitalia.it/blog/andrologia/152-andrologia-e-psico-sessuologia-due-discipline-a-braccetto.html

Saluti
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Dr. Stefano Pozzi Psicologo, Psicoterapeuta 176 4 17
E' importante che lei parli con il suo psicoterapeuta di quello che ha riferito a noi, perchè immagino che non l'abbia fatto.

Proseguire la terapia come niente fosse se non sta avendo risultati, ma soprattutto se pensa che non ne arriveranno altri oltre a quelli che ha già raggiunto, sarebbe insensato.

Per questo le consiglio di parlare apertamente con il suo terapeuta per far presente il suo stato d'animo e chiarire i dubbi che sta vivendo, in modo tale da decidere assieme se vale o meno la pena di continuare o se invece sarebbe più opportuno che lei accedesse ad un intervento diverso a questo punto del suo percorso.
[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
caro dottore

io con il mio analista sono stato sempre chiaro.............ho gia' fatto presente del mio disagio e del fatto che la terapia arrivando ad un certo punto sentivo di non percepirla piu'...... soprattutto sotto la sfera sessuale non ho fatto passi in avanti.....anzi per certi versi sembra che sia regredito , cioe' che evito maggiormente rispetto a prima che cercavo di mettermi in gioco. infatti era successo che una relazione anche se un po' caotica l'avevo intrapresa e poi e' andata male...........tutto questo lo imputo al fatto che non riuscendo ad avere un rapporto completo(e cioe' che non riesco a stare tranquillo nella penetrazione e quindi disturbi di mantenimento dell'erezione e eiaculazone precoce ) le lascio immaginare come mi posso sentire dopo tanto tempo, e come ho detto sopra imputo l'andamento negativo della relazione a questo fatto......( in genere succede che le donne si allontanano con diverse scuse, almeno questa e' la mia sensazione che il mio analista non sostiene, ma io non mi convinco fino in fondo) ho eseguto esami organici ecc ecc perche' pensavo mi potessero dare una mano per riacquistare stima in me stesso ma niente.

sono alquanto disperato e non vedo soluzioni...........almeno sotto questo punto di vista.
per tante altre cose sembra andare leggermente meglio , ma questa cosa e' come se avessi il freno ammano tirato!!!

per quanto riguarda quello che dice lei sul fatto dell'accesso diverso non so a cosa si riferisce .............se si tratta dell'approccio farmacologico le dico che proprio questo tipo di approccio che ho fatto in precedenza che mi ha portato ad avere l'imprinting che ho adesso nella sfera sessuale............mi portavano 1000 disturbi sotto quest'aspetto e lei come i suoi colleghi lo sa benissimo che gli psicofarmaci aggiustano da una parte ma ti distruggono dall'altra . soprattutto la sfera sessuale....

[#9]
Dr. Stefano Pozzi Psicologo, Psicoterapeuta 176 4 17
Può dirci cosa le ha risposto?

Non conoscendo direttamente la situazione non è possibile esprimere un parere fondato, ma sarebbe impotante sapere se lo stallo dura da molto e cosa ne pensa il suo psicoterapeuta.
[#10]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
DOTTORE

IL MIO PSICOTERAPEUTA MI HA CONSIGLIATO DI ASSUMERE ANTIDEPRESSIVI PERCHE' E' UN MOMENTO DI CALO D'UMORE.......
MI HA INSEGNATO A RICONOSCERE IL CALO D'UMORE CHE SPESSO SUBENTRA AL MATTINO PRESTO ..........POI LUI LO CHIAMA SWITCH ( QUANDO PASSO DAL CALO D'UMORE AD UN MOMENTO MIGLIORE DURANTE LA GIORNATA) . MA IL FATTO CHE A ME NON BASTA CHE LUI MI DESCRIVA COME SONO FATTO ........PERCHE' PER ME NON FA ALCUNA DIFFERENZA O ALMENO IO NON LO CONSIDERO TERAPEUTICO......IL FATTO AD ESEMPIO CHE LUI MI DICA CHE QUANDO PENSO IN UN CERTO MODO SONO DENTRO UNA SCATOLA E DEVO GUARDARE L'ESTERNO DI ESSA..........A ME COSA CAMBIA? MI INNERVOSISCO PERCHE' VEDO CHE NON MIGLIORO ULTIMAMENTE E NON SO COSA FARE.......POI CI AGGIUNGO CHE NELLA MIA CITTA'(REGGIO CAL) OLTRE LUI NON CE UN'ANALISTA LA COSA MI RENDE ANCORA PIU' NERVOSO PERCHE' NON POSSO CONCEDERMI DI CAMBIARE........CI SONO TANTISSIMI PSICOLOGI MA DI PSICOANALISTI CE SOLO LUI.......NON E' POSSIBILE UNA COSA DEL GENERE . SPOSTARMI DI CITTA' MI VIENE NON SOLO DISPENDIOSO ECONOMICAMENTE MA ANCHE COME TEMPO.......COME FACCIO NON LO SO PIU' . SONO DISPERATO E PIENO DI PROBLEMI CHE NON MIGLIORANO. VORREI TROVARE UN'ALTRA STRADA ANCHE PER PROVARE SE SONO IO CHE SONO IRRECUPERABILE OPPURE ALTRO.............

PER QUANTO RIGUARDA IL SESSO POI NON NE PARLIAMO. INSOMMA SI PERCEPISCE CHE SONO IN UNA SITUAZIONE DIFFICILE...... IL MIO ANALISTA A VOLTE SCHERZA SU STA COSA . LA BATTUTA CI PUO' STARE MA IL PROBLEMA E' MIO CAVOLO.
DEVO FARE ASSOLUTAMENTE QUALCOSA , QUESTO SITO E' DIVENTATO ANCHE UNA SORTA DI SFOGO E ANCHE UNA SPERANZA CHE QUALCUNO MI POSSA AIUTARE , NON SI SA MAI.
[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Che il suo psicoterapeuta scherzi mi sembra assurdo.
Se le ha somministrato una terapia farmacologica, è anche medico?
Di possibili strade terapeutiche e di possibili approcci ce ne sono tanti altri, chieda altre consulenze chiarificatrici.
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

solo poche settimane fa Le avevamo indicato alcune possibili soluzioni.
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/247132-lo-psicoterapeuta-mi-ha-consigliato.html
Ma sembra che lei non le abbia proprio prese in considerazione. Come mai?
Se sta così male, soprattutto dopo così tanti anni, non avrebbe più senso provare a cambiare terapeuta, anche alla luce delle considerazioni fatte insieme sull'analisi?

Sfogarsi in questo sito Le è in qualche modo di aiuto per uscire dalla situazione?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#13]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
dottoressa

certamente un sito non mi puo' fare uscire fuori dalla situazione ..........non ce ancora riuscito un professionista figuriamoci una comunicazione vituale !!!!

sono combattuto tutto qua'.
sono scoraggiato perche' sono 17 anni che soffro.(da quando sono iniziati i disturbi avevo 25 anni)
sono titubante dall'intraprendere una relazione d'analisi diversa perche' penso che devo iniziare tutto da capo....
tante cose .

certamente vorrei uscire fuori da questa situazione come no!!!
dopo svariate cure inizialmente con antidepressivi e ansiolitici e poi successivamente anche con un pizzico di antipsicotico (2,5 mg ogni 2 giorni...zyprexa) , mi sono deciso di andare in analisi e fortunatamente sono 10 anni che non prendo piu' farmaci.

il mio analista tante promesse.....uscirai fuori da questa situazione mi dice....certo se fossi andato prima sarebbe stata un'altra cosa.
ma io non potevo sapere inizialmente di cosa si trattava mi disse.


i disturbi di personalita' fortunatamente si guariscono mi ha sempre detto.

mi ha sempre detto che lui e' esperto di questo settore e cioe' i disturbi di personalita'......di fidarmi di lui

il mio rapporto con lui e' a tratti bello e a volte no .........ma questo dipende da me , perche' quando mi sento meglio mi fido di piu', quando sto male lo vedo come un nemico, non mi fido e lo odio, poi quando vado in seduta mi apro con lui o lui riesce a mettermi in condizioni di farlo e cambio parere.

e' il disturbo paranoide di personalita' che mi da' questi cambiamenti di pensiero......

a volte vorrei essere diverso da quello che sono.......perche' le paranoie distruggono la vita di un individuo........il fatto di avere imparato a riconoscerle e' comunque una cosa importante.
lui mi ha sempre detto che devo accettarmi come sono non devo sentirmi una persona diversa dalle altre........

tante e tante cose, ci vorrebbero pagine infinite per poterle spiegare......



[#14]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Ma come mai, dopo anni e anni di analisi ha ancora bisogno di "pagine infinite" per poterle spiegare?

Non Le pare una contraddizione? Dovrebbe esserLe molto chiara la situazione. Se così non è, lasci perdere il Suo terapeuta, abbia il coraggio di cambiare e di scegliere un tipo di psicoterapia, e soprattutto uno psicoterapeuta con cui possa trovarsi bene, senza sentirsi giudicato e senza perdere ulteriore tempo.

Un cordiale saluto,
[#15]
Dr. Stefano Pozzi Psicologo, Psicoterapeuta 176 4 17
"a volte vorrei essere diverso da quello che sono"

Questo pensiero è sicuramente positivo: se non volesse diventare diverso come potrebbe mai lavorare per realizzare un cambiamento?

Il fatto che lei si renda conto che il suo problema consiste nello sviluppo di pensieri paranoidi è importante, e le sta già consentendo di "guardare da fuori" la situazione anche se non ancora di risolverla.

La diagnosi che ha ricevuto inizialmente era di disturbo di personalità paranoide o schizofrenia paranoide?

Il suo psicoterapeuta è un medico psichiatra o è uno psicologo e lei è contemporaneamente seguito da uno psichiatra?
Quante sedute fa e con che cadenza?
[#16]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
dottore

il mio disturbo e' stato diagnosticato da questo psicoterapeuta di scuola rogersiana ed e' stato individuato nel disturbo di personalita' paranoide e inoltre farei parte del cluster c come identificazione di personalita'.........

in passato sono stato visto da uno psichiatra che addirittura mi ha detto che si trattava di una nevrosi........

un altro psichiatra presso il quale mi sono recato (a como) quando lavoravo li...........mi disse che non ho niente e che il mio e' un problema di mal di vivere .....cosi' l'ha chiamato.

infine mi sono voluto io recare dallo psicoanalista per capire bene di cosa si trattava e perche' stavo male fino a quel momento.....

da li in avanti ho iniziato a spulciare sul mio vissuto ed eccomi qua'...........e poi scusi dottore lei mi insegna che eventualmente uno schizofrenico paranoide non e' in grado di riconoscere le proprie paranoie........se uno psicotico fosse in grado di dare un giudizio sul proprio pensiero o atteggiamento non si tratterebbe piu' di uno psicotico. no?

la differenza tra un disturbo di personalita' paranoide e un disturbo psicotico di tipo paranoide e' proprio questa per quello che io conosco.
[#17]
Dr. Stefano Pozzi Psicologo, Psicoterapeuta 176 4 17
Le delimitazioni non sono così nette, ma quello che conta è la diagnosi che lei ha ricevuto.
Mi sembra di capire però che professionisti diversi le hanno detto cose diverse.
Ovviamente da qui non si può dirle nulla di più o di diverso, mancando la conoscenza diretta del suo caso.

Ad ogni modo se lei è scontento e lo stallo perdura da parecchio il consiglio di rivolgersi di persona ad altri sembrerebbe il più opportuno, e anche se non trovasse un altro psicoterapeuta del preciso orientamento dell'attuale non sarebbe un problema.
[#18]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
caro dottore

ho 42 anni .........sono un infermiere professionale laurea in scienze infermieristiche a 27 anni circa... con esperienza nel settore psichiatrico di ben 11 anni.......spdc....la schizofrenia paranoide ho la possiedo da 10 anni o 20 anni oppure, mi viene difficile pensare sia insorta a questa eta'.....con vari dottori del mio reparto mi sono trovato a parlare delle schizofrenie e mi hanno sempre detto che l'eta' di insorgenza e' intorno all'eta' adolescenziale fino a 40 anni circa......dopo e' difficile ma non impossibile.

di pazienti schizofrenici paranoici ne ho visti a centinaia..............credo che gli venisse difficile riconoscere la propria paranoia e addirittura descriverla..........per non parlare poi dei disturbi deliranti e delle allucinazioni che li accompagnavano durante la giornata.

lei sicuramente rispetto a me ha una conoscenza scientifica maggiore e un titolo di studio superiore al mio ..........quindi magari mi sbaglio o l'esperienza pratica non e' sufficente....

ne ho parlato tante volte con il mio psicoterapeuta della paura che avevo di essere psicotico.......tante volte gli ho chiesto questa cosa e lui mi ha sempre risposto che non sono psicotico, che la mia paura di esserlo o di diventarlo(avevo paura di impazzire) gia' esclude questa cosa. che vuole che le dica.

certamente la diagnosi l'ha fatta lo psicoterapeuta nel tempo perche' gli altri psichiatri che mi hanno visto non mi hanno seguito nel tempo ma e' stato un approccio momentaneo, cioe' una visita di 1-2 volte massimo. il fatto stesso che non ho mai preso antipsicotici tranne in un periodo particolare (assumevo 2,5 mg di zyprexa a giorni alterni, cioe un giorno si e un giorno no, che oltretutto confrontandomi con altri medici e lo stesso terapeuta mi hanno detto che non ha nessun significato terapeutico un dosaggio del genere dato con questa cadenza, molto probabilmente me lo davano come coadiuvante per il disturbo ossessivo compulsivo insieme agli antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina).

e poi se lei dice che le delimitazioni non sono cosi' nette mi sta dicendo che e' facile sbagliare diagnosi a questo punto !!!

ci saranno delle differenze sostanziali .......

[#19]
Dr. Stefano Pozzi Psicologo, Psicoterapeuta 176 4 17
Le delimitazioni non sono sempre così nette e conta molto l'esperienza clinica di chi sta effettuando il processo diagnostico (che altrimenti si ridurrebbe alla mera compilazione di una lista di sintomi o requisiti, e che non è possibile compiere su sè stessi perchè manca ovviamente la possibilità di osservarsi dall'esterno).

Può sicuramente fidarsi della diagnosi posta dal terapeuta che l'ha seguita per anni, che ha esperienza e conosce bene il suo caso.
[#20]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,

la psicoanalisi rogersiana non esiste,
la descrizione che lei ci ha fornito del suo percorso in psicoterapia è affine alla psicanalisi ma non all'orientamento dell'Approccio Centrato sulla Persona ( fondato da Carl Rogers).
E' possibile che lo specialista che la segue abbia una formazione in entrambi gli orientamenti, anche se è abbastanza raro considerando che sono due approcci che un'impostazione completamente diversa l'uno dall'altro.


"CI SONO TANTISSIMI PSICOLOGI MA DI PSICOANALISTI CE SOLO LUI."

L'insoddisfazione riguardo alle aspettative del percorso terapeutico, una volta affrontata all'interno della relazione con lo psicoterapeuta, può evolvere in una ridefinizione degli obiettivi o addirittura nell'interruzione del rapporto con lo specialista con il quale si concorda la conclusione del percorso intrapreso.

Non è affatto necessario "ricominciare da capo", se sceglierà un altro psicoterapeuta il suo disagio può essere affrontato partendo dal "qui ed ora" del suo vissuto, integrando gli aspetti elaborati nella precedente esperienza psicoterapeutica.




Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#21]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
dottore stefano

vorrei aprire una parentesi perche' e' diventato molto interessante potersi confrontare con altri specialisti del settore .........essendo anche un operatore sanitario la cosa mi entusiasma molto, inoltre il fatto stesso di relazionarmi e confrontarmi con lei e con i suoi colleghi penso escluda quantomeno patologie di tipo schizofreniforme......

sa dottore quando lei mi ha scritto se sono siucuro che la diagnosi e' disturbo di personalita' paranoide o schizofrenia ...........onestamente la cosa mi ha turbato moltissimo.......e tanto piu' onestamente le dico che ho una paura fottuta a questo punto di esserlo o il mio analista abbia sbagliato dopo 10 anni la diagnosi.......non riuscirei a sopportare anche questo francamente!!!

per quanto riguarda l'indirizzo analitico , dottoressa sabrina, credo che il mio analista sia un junghiano se non vado errato e in uno dei suoi fogli di prescrizione ce scritto cosi:

dott..ecc ecc.....medico chirurgo - psicoterapeuta- didatta e supervisore scuola di specializzazione in psicoterapia rogersiana istituto dell'approccio centrato sulla persona.......(iacp)roma,firenze,messina,milano

ho scritto........"CI SONO TANTISSIMI PSICOLOGI MA DI PSICOANALISTI CE SOLO LUI."

per il semplice motivo che nella mia citta' con questo tipo di specializzazione e cioe' psicoterapia analitica non vi e' nessun'altro ......cioe' non ci sono altri psicoterapeuti .
[#22]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,

Le inoltro il link all'Ordine Psicologi Calabria dove troverà l'elenco degli Psicologi-Psicoterapeuti della sua città, una volta aperto il file excel potrà consultare l'elenco degli specialisti tra i quali non troverà il medico-psicoterapeuta che la sta seguendo, poiché non essendo uno Psicologo ma un Medico è senza'altro iscritto all'Ordine dei Medici.
Nell'elenco sono presenti circa 1100 Psicologi più della metà dei quali specializzati in Psicoterapia.

http://www.psicologicalabria.it/

" quando lei mi ha scritto se sono siucuro che la diagnosi e' disturbo di personalita' paranoide o schizofrenia ...........onestamente la cosa mi ha turbato moltissimo.......e tanto piu' onestamente le dico che ho una paura fottuta a questo punto di esserlo o il mio analista abbia sbagliato dopo 10 anni la diagnosi.......non riuscirei a sopportare anche questo francamente!!!"

La diagnosi richiede un rapporto diretto tra specialista e cliente e non può essere fatta attraverso una consulenza on line, non a caso le linee guida di questo sito lo vietano esplicitamente, sopratutto per evitare di alimentare tentativi di autodiagnosi che potrebbero rivelarsi fuorvianti, anche se effettuati da un operatore sanitario, come nel suo caso.
E' comprensibile che Lei sia incuriosito dalla possibilità di avere il punto di vista di altri specialisti, tuttavia si corre il rischio di sottrarre tempo all'individuazione di uno psicologo-psicoterapeuta, concedendosi di confrontare "di persona" diversi specialisti attraverso un primo colloquio.
Se vuole approfondire l'Approccio Centrato sulla Persona può consultare questa pagina
http://www.iacp.it/psiclinica/psiclinica.htm
[#23]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
grazie dottoressa e' un grande aiuto questa pagina...........

[#24]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Bene, spero possa individuare più facilmente lo psicologo-psicoterapeuta.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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