Depressione forte

27 anni,fidanzata da quasi 8 anni e mamma da quasi 5 anni.io sono stata sempre la piu innamorata della coppia,lui mi ha sempre voluto bene,lui stesso dice che non sa cos'e l'amore,l'unico amore e nostra figlia,tutto il resto e meno,lui e orfano,ha una zia e una sorella.la nostra e sempre stata una storia di alti e bassi mi stava lasciando anche quando ho scoperto di aspettare la bimba,gli dico che la tengo ma che lui non e costretto,ma accetta di tenere la bimba e vuol restare con me.la bimba nasce,io non ho da subito questo gran innamoramento,dapprima tutto mi sembra strano ma poi pian piano esce il bene per lei,non ho depressioni,continuiamo a vivere tutti e tre dai miei e fin li tutto bene,poi ci trasferiamo,mi sento persa,non sono una gran casalinga e lui ne soffre(ma non me lo disse).passa un anno e quando inizio a carburare e a dirmi ''ho una famiglia prendiamo le redini della mia vita in mano''ecco una fitta al seno,dolori per giorni,una notte sento un nodulino al seno,vado in panico penso subito ''non voglio morire,voglio veder crescere la bimba.si scopre poi che non era nulla di che,ma ecco che iniziano gli attacchi di panico,paura di far del male,depressione,dura 4 mesi mi faccio curare qualche seduta del psichiatra ma e l'arrivo della bella stagione che mi cura veramente,durante l'anno ho qualche ricaduta(noia,non credo d'amare piu il mio compagno,perdo un lavoro)poi da aprile a maggio sto bene,ritorno ad essere io.poco dopo scopro che il mio compagno ha una ''relazione virtuale'' con una sua collega,dura due mesi in cui io soffro da morire,ma mi da forza mia figlia e lotto per la famiglia unita,e ad agosto lui chiude con la tipa(non e mai successo niente solo messaggi)passiamo un mese bellissimo con una vacanza al mare stupenda.poi con il ritorno alla routine,il crollo.mi annoia la vita,mi sembra tutto organizzato,non voglio piu nessuno della mia famiglia,figlia,compagno,genitori,fratelli,nipoti,amici,tutti.e i sentimenti si raffreddono non sentono piu niente per nessuno,come se la testa avesse detto stop,voglio cambiare vita.forse l'unica che smuove qualcosa a livello di sentimenti e mia figlia,qualcosa per lei c'e',ma pensare che e per sempre e che lei ci sara'tutti i giorni mi creano ansia e rifiuto.tutti gli altri mi sembrano estranei i sentimenti per il mio compagno scomparsi lo vedo ma e come se vedessi uno sconosciuto vorrei non ci fosse,e i miei genitori pure,mia madre sta male e non sento nulla.vorrei solo essere da sola,mi sento estranea pure a casa mia.sto bene,se cosi si puo dire solo quando sono sola.non lavoro,non ho una vita sociale,ho solo mia figlia e il mio compagno.ma ogni giorno mi sveglio volendo che loro due non ci fossero e vivo cosi tutta la giornata.son tornata dallo psichiatra ma per adesso era il primo incontro e non mi ha dato una diagnosi,solo uno psicofarmaco(che pero mi creava molti attacchi di panico infatti non lo prendo.non capisco cosa mi stia succedendo!!!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,


a) "uno psicofarmaco" è qualcosa di molto oscuro. Cosa ?

b) La diagnosi va fatta, si può farla anche dopo una singola visita.

c) In passato è stata già trattata, diceva: per quali diagnosi e con quale cura ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
mi ha dato l'anafranil dosaggio minimo,che mi crea attacchi di panico,e un ansiolitico xanax ma pure quello mi rendeva nervosa,e ho iniziato a prendere l'en 5 gocce che per l'ansia devo dire funziona.la prima volta la diagnosi fu per pensieri ossessivi(non compulsivi) e la cura era la stessa ero arrivata a o.25 di anafranil due compresse al giorno e xanax in caso di bisogno,ma allora non ebbi effetti collaterali.comunque e gia passato un mese da quando sono stata da lui e ci devo tornare l'11 di questo mese.solo che le cose son cambiate.oggi ad esempio stando con mia figlia e il mio compagno a giocare a un gioco in scatola(una cosa quindi che in logica dovrebbe essere allegra)ero solo annoiata e non sarei voluta essere li con loro,che sara' sempre cosi non provero' piu gioie con loro quindi li devo lasciare perche non amo il mio compagno e mia figlia e brutto da dire ''mi annoia'',questi sono i miei pensieri continui
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
MA PIU CHE ALTRO NON CAPISCO QUESTO IMPROVVISO CAMBIO DI MODO DI VEDERE LE COSE,DA ESSERE DUE MESI FA FELICE E DIRE ''MENO MALE CHE HO LA MIA FAMIGLIA'' E SENTIRE LA VOGLIA DI STAR CON LORO E PENSARE CON GIOIA DI ANDARE AL MARE CON LORO ANCHE L'ESTATE CHE VERRA',A UN MESE DOPO DIRE ''STOP NON LI AMO PIU MI ANNOIANO,NON LI VOGLIO PIU',NON VOGLIO PIU PROGETTI CON LORO''
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Andrebbe fatta una semplice diagnosi, oltretutto c'è già un passato per cui ci sono anche quegli elementi che aiutano. La terapia inizialmente peggiora i sintomi nella gran parte dei disturbi d'ansia e anche nella depressione, il che non significa che non vada bene, anche perché non deve far star bene da subito ma in capo a un mese circa.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
appena rivedro' lo psichiatra lo informero' di questo.adesso e come se mi avessero tolto dagli occhi un velo e mi facessero vedere il mio compagno,mia figlia e tutto il resto diverso e che non mi piace.a volte mi danno addirittura fastidio.questo improvviso cambio di veduta sul mio fidanzato(ovvero da volergli bene a voglia di non vederlo mai piu)possa essere dovuto ''al trauma''che non ho elaborato del suo tradimento anche se solo ''virtuale''?anche se erano e sono rimasti a livello virtuale,sinceramente pensavo di averlo superato,ma allora per due mesi ho ''ingoiato'' la rabbia e la delusione mandando giu' i suoi comportamenti senza sfogarmi,quando finalmente lui ha chiuso il tutto,io per un po mi sono rilassata,anche se il pensiero che a gennaio avrebbe rivisto questa persona mi metteva un po di preoccupazione,insomma stavo iniziando a ''carburare''bene ed ecco che arrivano queste pensieri sulla noia,su mia figlia fino al totale rifiuto di lui,anche mentre gli parlo penso ''non ti voglio piu'',magari mi fa ridere un attimo e sto un attimo bene ma subito di nuovo il pensiero ''ma non voglio'' e guai se penso al futuro vado in ansia e dico ''non voglio''?potrebbero queste cose riconducibili a un trauma da stress?
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
ma mi colpisce piu che altro la totale mancanza di sentimenti per mia figlia,come se avessi a che fare con una sconosciuta,come se non la'' vedessi piu''non sono stata una mamma con un gran istinto materno,ma il non provare proprio niente per mia figlia non riesco a capirlo e queste sensazioni mi portano a dire che starei meglio da sola e che lei andasse via con suo padre.ce anche da dire che da questa estate,ha fatto un grande scatto di maturazione nel parlare e pensare,e una piccola adulta e mi ritrovo a piangere guardando le sue foto da piccola e voglia di tornare a quei tempi quando i sentimenti per lei e suo padre erano stabili e forti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"come se mi avessero tolto dagli occhi un velo" oppure se glielo avessero messo.

Un trauma da stress ? Alle persone piace pensare di essere fortemente stressate ma non è questo quello che si intende con il termine di stress, e poi il primo pensiero è che quando cambiano le funzioni mentali la causa sia fuori, nell'ambiente, anziché spontanea.

Si faccia diagnosticare che inevitabilmente se fosse un episodio depressivo tutti i sentimenti e i ragionamenti che ne conseguono, e la visione del presente, del passato e del futuro si allineano su un'unica possibile lettura, cioè quella negativa.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
pensando al passato e se ripenso ai momenti belli,sento risalire i sentimenti di felicita' che mi davano,ma si ''frantumano'' appena torno alla realta' di rifiuto che ho adesso,se penso al presente e al futuro non trovo niente di positivo,trovo sempre e sola quella gran voglia di essere sola,non mi va neanche di vedere gli amici,perche non sono a mio agio,anche andare a fare una passeggiata per me e fronte di ansia,riesco a fare qualche giro da sola con il cane,ma per il resto se fosse per me resterei tutto il giorno a casa(possibilmente da sola)sul divano senza pensieri....come se non avessi mai avuto un compagno e una figlia....ma e impossibile perche mia figlia,anche se non ci fosse e sempre nella mia testa e mi vedo fra un po' di anni pentita che torno a cercare mia figlia,perche prima o poi i sensi di colpa verrebbero a trovarmi e,lei che giustamente non mi vuole piu'.per questo con lo psichiatra ho deciso di intraprendere proprio una terapia con incontri settimanali per aiutarmi alla fine a star meglio,anche per mia figlia,perche svegliarsi ogni giorno,vedendola estranea a me,come se non l'avessi fatta io,cresciuta e voluta bene e dura

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

prima di intraprendere alcunché ha senso fare una diagnosi ? Incontri settimanali nel contesto di quale tipo di trattamento ? E per quale diagnosi ?
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
il sentirsi estranea a tutto e tutti,sentirsi sempre fuori luogo in ogni posto, capitava ogni tanto anche in passato,se mi ci soffermavo a pensare(tipo guardare i miei genitori e vederli strani,nonostante razionalmente sapevo che erano mio padre e mia madre)oppure anche il mio compagno e mia figlia(una volta ho pensato "ma se questo fosse solo un sogno e fra un po mi risveglio e loro non ci sono piu e quello che sto vivendo non e' reale"ma anche li pensato e poi andato via)insomma mi sembra mi abbiano svegliato da un sogno e mi avessero detto guarda che e reale e la tua vita ed io in questo momento la rifiutassi.avevo pensato alla derealizzazione,ma sicuramente non e il mio caso,dato che quando la si vive ce ne se ne rende conto,e nel mio caso allora sarebbe cronica perche' ce lo 24 ore su 24.ho paura perche' penso di essere l'unica che nel mondo vive queste cose
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non ci siamo capiti. Non le ho chiesto di ripetere da capo i sintomi, né di fare la diagnosi Lei. Le ho solo detto che senza una diagnosi non si capisce cosa voglia dire "incontri" settimanali, stiamo parlando di un trattamento in cui gli incontri devono esercitare un condizionamento sul cervello, non di incontri di conversazione. Di solito a monte di una decisione terapeutica c'è una diagnosi almeno di massima.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
oggi ho chiamato il mio psichiatra e al prossimo incontro vedremo che linea prendere,perche' per lui i miei sono una ricaduta nei pensieri ossessivi,ma io sento chiamiamoli "sintomi"diversi dall'altra volta (e che per telefono ovviamente non potevo stare a raccontare,visto che ci rivediamo dopodomani),anche se alcuni pensieri mi accorgo che non sono molto logici,ma non riesco a toglierli.vedremo spero solo di trovare un po' di serenita' cosa che in questo momento vedo molto lontana da me
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile signora,
Leggendo i post fino ad ora ho l'impressione che abbia sentito il bisogno di scaricarsi scrivendo, di buttar fuori quello che la opprime, senza quasi badare alle risposte che riceveva.
Indubbiamente colpisce leggere il suo 'congelamento' di sentimenti anche verso la sua bambina, oltre che verso il compagno , i genitori, ecc.Ancora indubbiamente è una reazione psichica che preoccupa lei stessa, ed è comprensibile che abbia cercato aiuto.
Succede a volte di sentirsi in uno stato d'animo in cui si desidera allontanarsi dal proprio ambiente, non vedere più le solite persone. Addirittura anche allontanarsi dai figli. E' comprensibile ma è pericoloso abbandonarsi a queste idee. Se lo facesse, come in situazioni di cui mi sono occupato, se ne pentirebbe e potrebbe avere gravi ripercussioni.
Il consiglio è quindi di 'resistere' a questi 'sintomi' e di non fare colpi di testa. Questi pensieri sono probabilmente effetto di una quantità di cose cumulate nel tempo fino a un livello di guardia, che richiedono di essere rielaborate. Ha per questo a disposizione per fortuna il suo psichiatra.
Cerchi quindi di non prendere decisioni azzardate . Certamente ha però bisogno probabilmente di riconsiderare la sua situazione di vita, ma anche di essere aiutata a farlo senza provocare danni ad altri così importanti come sua figlia, di cui non riuscirebbe altrimenti in futuro a darsi ragione.

Dr. Gianmaria Benedetti

http://neuropsic.altervista.org/drupal/

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
infatti e per questo che "sto combattendo",e non prendo nessuna decisione,piu' che altro proprio per mia figlia,che fortunatamente,si mi ha vista triste in questo periodo,ma non ne risente anche perche' con lei mi comporto come ho sempre fatto e continuero' a farlo.Ho anche avuto modo di parlare con un ragazzo la cui mamma ha avuto gli stessi miei sintomi nei confronti dei figli e del marito,lei se ne ando',ma nel giro di qualche mese torno' da loro,perche aveva capito l'errore e non poteva stargli lontano.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Poiché alcune malattie psichiatriche, tipo la depressione per dire la più comune, comportano tipicamente la perdita di emotività e di sentimenti nei confronti degli altri, anziché coltivare sensi di colpa o vergogna o perplessità, o prendere questo stato come un segnale di qualcosa che non va nelle sue scelte familiari o nell'assetto familiare di adesso, si faccia meglio spiegare dal medico in cosa consiste la sua condizione e cosa fare per correggerla.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
infatti non vedo l'ora di poter parlare con lo psichiatra domani,anche se so che non e' una cosa che si risolvera' in poco tempo spero mi aiuti a capire che coso'.come so che la depressione se fosse il mio caso porta al vuoto affettivo e per me essendo sempre stata una persona emotivamente molto fragile e sensibile spaventa molto il non sentire nulla e come se avessi rasettato il cervello.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non è detto che non si risolva in poco tempo, nel senso di miglioramento della situazione, di solito è vero la terapia non dura poco anche quando funziona, ma questo non significa che per star bene si debba aspettare chissà quanto. Le terapie antidepressive si valutano in un tempo di 1-3 mesi ad esempio per verificare se inducono miglioramenti sostanziali.
[#18]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
purtroppo "causa" bambina che non stava bene,ho dovuto spostare l'appuntamento a mercoledi' prox.per me e dura comunque avendo una famiglia il mio stato d'animo pesa anche su loro.mia madre e reduce da un esaurimento nervoso.quindi son anche circondata non d'avvenimenti felici, e l'improvvisa scomparsa dei sentimenti verso il mio compagno ha "squilibrato" un equilibrio che stavo finalmente pian piano ri-costruendo.son solo "spaventata" dal dover tornar a prendere psicofarmaci,per via degli effetti collaterali
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Gentile signora. Forse c'è un accumulo di sentimenti verso persone diverse (figlia, compagno, madre...) che si sono aggrovigliati e le fanno confusione. E' ovvio che si senta squilibrata e che cerchi di correre ai ripari cercando di separarli. Forse è per questo che ha aperto anche il consulto in 'psicologia', che noi possiamo vedere. (non è un rimprovero, il mio, solo una riflessione). In situazioni di stress elevato, come sembra il suo in questo momento, è buona norma non prendere iniziative diverse dalla routine abituale, e magari cercare di 'rallentare' le cose e darsi tempo: non è mai l'ultima spiaggia.
Probabilmente la confusione fra sentimenti diversi verso persone diverse le impedisce di rendersi ben conto di quali sono. Cerchi di non farsi prendere dal panico a di rimanere alla guida della sua 'barca' evitando che 'passeggeri impauriti e in ansia' entrino nella sala comandi.
E' probabile che qualche avvenimento recente abbia squilibrato la barca (continuando la metafora) che lei cercava di stabilizzare, e che ci siano dei bagagli troppo pesanti che oltretutto ingombrano e non sono messi al loro posto, disturbando le manovre....
Se si potessero mettere a fuoco e provare a spostare dal mezzo, forse la situazione sarebbe meglio 'manovrabile'...
[#20]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

"psicofarmaci" è un termine che non corrisponde a niente. A cosa si sta riferendo come effetti collaterali ? Quali effetti collaterali ha avuto ?
[#21]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
mi e piaciuta la metafora della "barca",io continuo a far quel che faccio prima anche se l'ansia specie se non ci sono,aumenta,come se quando li ho vicini riesco a "controllare" meglio(non che l'ansia scompaia sarebbe troppo bello)ma il tutto e partito con il pensiero "loro sono per sempre nella mia vita"e li e' iniziata la paura.comunque si ho un "ingarbugliamento"di sentimenti.
[#22]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Diciamo che il pensiero " se non ci fossero io starei meglio" viene probabilmente vissuto dentro di Lei con sensi di colpa come se fosse un desiderio di morte, e allora "quando non ci sono" va in ansia per paura che i suoi desideri si realizzino. E' come una 'fantasia di sparizione' e lei teme che si avveri e quindi, come capita, è tranquilla solo quando ci sono...
Un garbuglio che può forse diminuire se chiarisce e differenzia i suoi sentimenti, cercando di distinguerli e sopportarli.
[#23]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
x il dottore Pacini,si intendo per gli effetti collaterali,l'anno scorso li sopportai meglio,mi fanno venire attacchi di panico,molto piu forti di quelli ho con stomaco chiuso,agitazione e paura.
X il dottor Benedetti,si quando li ho vicino l'ansia c'e',ma diciamo riesco a gestirla e sopportarla,quando invece non ci sono la gestisco peggio e mi sento persa,insomma si come poi ho capito pure io sono un groviglio di cose insieme che devono essere pian piano ri-sistemate al loro posto
[#24]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non sono effetti collaterali, l'aumento dell'ansia e il peggioramento dei sintomi di partenza sono i possibili effetti iniziali che solitamente scompaiono dopo 3-4 settimane, quando compare l'effetto terapeutico.
[#25]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
purtroppo come effetti per me sono molto difficili da "sopportare"anche se so che se la mia diagnosi fosse proprio quella di "depressione"li prendero' senza ombra di dubbio.in questo periodo veramente sento di essere un altra persona come se la ragazza di due mesi fa fosse scomparsa e ne fosse arrivata un altra che non mi piace e con paure che non dovrebbe avere,ma devo ammettere anche che dal febraio 2010 a due mesi fa ho avuto un gran accumolo di cose positive certe ma tante altre negative,e che fino a un anno fa',non sapevo neanche che esistessero
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Ci sono periodi che le cose si accumulano e a volte superano gli argini personali, proprio come le alluvioni che seguono alle piogge eccessive Si tratta di cercare di salvare il salvabile senza farsi 'prendere dal panico' e poi, passata l'alluvione, verificare i danni e ricostruire. Se poi si può verificare gli argini e il sistema idrografico, e rimuovere eventuali ostacoli al normale deflusso, meglio...
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
esatto tante cose accumulate che sono "esplose"come sempre con l'arrivo dell'inverno, come l'esempio della barca,fino a settembre era in un porto sicuro(la mia famiglia,la mia vita)poi pian piano si e staccata(sentimenti di "rifiuto",noia,distaccamento affettivo) fino ad arrivare al largo e non sa come tornare indietro,se ne sta li ferma ma non sa cosa deve fare,con ansia perenne!ecco direi che la mia situazione e ben riassunta in questo modo
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Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Una nave al largo che non sa cosa fare e sta ferma (almeno non va sugli scogli come al Giglio!), ha bisogno a volte di un rimorchiatore che la riporti al sicuro... A volte è utile anche un contatto 'via radio' (cui assomiglia forse questo consulto), per evitare manovre o decisioni sbagliate. Nell'attesa di andare all'appuntamento fissato, può chiarire forse qualche cosa, di come riesce a far fronte alla situazione. Il suo rinvio dello scorso appuntamento è stato per la bambina malata: giustamente (si potrebbe dire) ha anteposto le necessità della bimba alle sue. Questo forse vuol dire che anche se in difficoltà non ha perso il timone della barca, cosa che viene confermata forse anche dal suo consulto in pediatria...
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
no il timone e' "sotto controllo" come prima,il vivere male sono i pensieri e le emozioni negative,che mi accompagnano durante la giornata,che alla fine gira e rigira son sempre quelli,ma sono tutti dentro di me,esternamente preoccupazioni,modi di fare,parlare sono sempre io.diciamo che e' il modo che ho di vedere le cose interiormente (cn la venuta di questa chiamiamola "depressione") e' "distorto".I momenti buoni,quei pochi che ci sono,vengono distrutti dai pensieri e sensazioni negative.adesso comunque ho l'appuntamento mercoledi mattina con lo psicoterapeuta e spero di iniziare a far un po' di chiarezza e riuscire a "guarire"per potermi godere quel che di bello ho
[#30]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Bene, in bocca al lupo. Forse può essere utile pensare che bello e brutto sono due facce della stessa medaglia, dipende da che verso la guarda. Magari però si può allargare lo spazio 'dentro', e non vedere solo le superfici esterne che appaiono così...
restando a disposizione,
[#31]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
verissimo.vi faro' sapere cosa mi dira'.per adesso grazie molto per i vostri consigli e anche per le"metafore"
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
sono stata dal mio psichiatra,abbiamo chicchierato un po' degli ultimi tempi,della mia paura a stare con mia figlia e il mio compagno per via dell'ansia e dei pensieri,di mia mamma ecc ecc.lui mi ha spiegato che se intendo intraprendere una terapia,non sara' una cosa semplice nel senso se si inizia un percorso del genere non si puo di avere sei benefici dopo poche sedute,e' un percorso che serve per conoscere meglio se stessi e insomma penso che lo sapete bene pure voi.Mi e piaciuto che mi e' stato detto che con le sedute si riescono a ricordare bene i sogni,che servono,in effetti in questo periodo di sogni ne faccio molti....che non ricordo.A parte questo mi ha sostituito l'antedepressivo di prima l'anafranil con lo Zoloft,sempre basso dosaggio mezza pastiglia dopo cena,qualche anno fa' avevo letto cose molto positive su questo farmaco(piu che altro che ha meno effetti collaterali dell'anafranil)e spero che sia cosi(mi spaventano come effetti collaterali solo gli aumenti del panico,ma la sonnolenza e gli altri no)voi come farmaco cosa ne pensate?seguiro comunque il consiglio del mio psichiatra e domani lo iniziero' in tutti i modi a prenderlo.per il resto andro' da lui ancora per qualche seduta a "ruota libera"per vedere se iniziare o meno "questo viaggio"
[#33]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Non so se sbaglio, ma in questi ultimi post mi sembra di 'vederla' un po' più tranquilla rispetto ad alcune settimane fa. Forse vede qualche prospettiva positiva e il colloquio col suo psichiatra l'ha un po' rassicurata.
Cordialmente
[#34]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
diciamo che vado a momenti,riesco a cogliere qualcosa di positivo,e non mi fa neanche tanta paura usare un antidepressivo per un po' di tempo,mentre orima ero piu scettica,comunque ho molta piu' volonta di voler star bene e curare queste paure assurde che mi sono venute.
[#35]
Dr. Gianmaria Benedetti Psichiatra, Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 927 16
Bene. Mi sembra un passo avanti, positivo.
Cordialmente
[#36]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
un sola domanda,volevo chiamare il mio psichiatra oggi per chiederlo ma purtroppo non c'e.visto che stasera iniziero' a prendere lo zoloft,se nel mio caso mi facesse venire come effetto collaterale,aumento dell'ansia o piu agitazione,posso prendere le gocce di en per farlo passare,o aspettare che l'effetto sparisca da solo?
[#37]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

E' una domanda che deve fare a lui.
[#38]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
okay lo chiamero' allora doman.grazie comunque
[#39]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
ri-eccomi qui mercoledi ho la seduta dal psicoterapeuta,da oggi inizio a prendere lo zolotf(son riuscita ad andare in farmacia solo oggi per prenderlo,causa mio malanno)devo dire che ho letto belle recensioni su questo farmaco e mi auguro abbia un buon risultato pure con me,piu' che altro son stanca di vivere con queste paure continue giornaliere,i sintomi son sempre quelli a giorni piu' o meno alternati,una curiosita' ho notato che queste brutte sensazioni aumentano quando sono vicino al ciclo,puo' esserci un'associazione tra le due cose?
[#40]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Per i farmaci ci sono i foglietti illustrativi, che non fanno prevedere niente, il consiglio del medico, di cui ci si fida, e i risultati, che sono gli unici a chiarire la questione se le è utile e fino a che punto. Le "recensioni" può scriverle chiunque e non sono strumenti utili per orientarsi.
[#41]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
ha ragione,come so anche che gli "effetti collaterali" d'inizio variano da persona a persona,io evito che di guardare i fogllietti illustrativi(poi io son suggestionabile)sarei capace di farmeli venire da sola. Ma piu' che altro volevo sapere se c'e' come ho scrittoi nel post prima un collegamento con l'ansia,le paure,l'angoscia e i pensieri aumentati con la sindrome pre-mestruale.La settimana scorsa nonostante le cose non cambiavano la giornata passava.adesso da domenica,tutte le sensazioni sono aumentate di intensita',e fra qualche giorno in effetti dovrei avere il ciclo.ci puo' essere un collegamento?
[#42]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Evita i foglietti per poi leggere le recensioni, direi allora che suggestione per suggestione è meglio la prima.

Che in fase premestruale una serie di sintomi vengano fuori o aumentino è cosa nota.
[#43]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
grazie oggi purtroppo non sono riuscita ad andare dallo psichiatra,e devo ancora avvisarlo,ma purtroppo ho passato una bella mattinata al pronto soccorso con la bambina che le faceva male un braccio causa caduta(perfortuna niente di che l'osso si era sposytato un po,ma niente di rotto)comunque ieri ho preso la prima pastiglia di zolotf e devo dire che particolari effetti negativi non ha fatto,un po di ansia ma misurata,un pochetto di nausea ma anche questa sopportabile e non so se e dovuto a quello dolore alle gambe come se avessi corso(ma ieri sono stata sempre in casa).adesso l'unico problema e che ho un po' di febbre,quindi devo chiedere allo psichiatra visto che prendo l'antidepressivo,cosa posso prendere in caso di febbre.
[#44]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

La cura funziona dopo un mese e ad una determinata dose. L'andamento giorno per giorno dei primi giorni non è un elemento decisivol, metta in conto una serie di effetti vari possibili e un non miglioramento dell'ansia o suo peggioramento iniziale.

Sì, chieda allo psichiatra o al limite al suo medico di base.
[#45]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
si infatti oggi ho avuto altri effetti ma sopporto tutto pur di star meglio.fortunatamente oggi niente febbre ma comunque chiedero' lo stesso per precauzione.grazie ancora
[#46]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
una domanda prendendo gli antidepressivi(come appunto anafranil,zolotf ecc ecc)si possono oltre ad avere aumento dell'ansia e altre cose fisiologiche,avere una umento anche dei pensieri e delle sensazioni negative,o non dipende da quelle?anche se lo gia' presi due anni fa non ricordo gli effetti che facevano
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Si
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Salve sono di nuovo a scrivere,sono 14 giorni che prendo mezza pastiglia di zolotf da 25mg.ancora grandi effetti non mi ha fatto,magari riesco a ridere un po' di piu'.da qualche giorno sono comunque "tornati" dopo un po' di pausa la paura di far del male(che ho gia' avuto sia due anni fa che con questa ricaduta)e son tornati con l'arrivo del cambio di temperatura,puo' essere collegato l'ansia e le paure che ho con il cambio del tempo?(io sono sempre stata meteopatica ma mi colpiva sul fattore di salute,ovvero quando cambia il tempo mi viene mal di testa,non sui pensieri adesso si)quando cerco un pensiero positivo che lo cacci via e riesco a star bene un attimo arriva quello piu' brutto ancora piu' forte,ho una rabbia perche' sembra che io non voglia essere felice,non ho niente nella mia vita che non va',ma la mia testa mi dice l'incontrario,anzi l'unica cosa che non va e' ancora il lavoro che non arriva e quindi in questo periodo son due settimane che son sempre sola a casa con mia figlia!e avrei voglia di svagarmi con qualche lavoretto ma purtroppo in sto periodo e quasi impossibile
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

E' stato già detto sui tempi di funzionamento della cura. Inutile fare lo stesso discorso a 14 giorni. Prematuro ogni altro tipo di ragionamento. Ha una malattia che sta curando, per quale motivo dovrebbe ragionare su cosa dovrebbe fare se non avesse una malattia ? Non ha il potere di cacciare i pensieri o di sostituirli a piacimento, o meglio lo ha finoa d un certo punto, e questo punto è già stato superato. Deve quindi attendere il funzionamento della cura.
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