Cipralex + lyrica

Salve, oggi sono andata dalla psichiatra di un centro sociale. Le ho esposto il mio problema (trascorro intere giornate a fissarmi su pensieri ricorrenti e devo continuamente rassicurarmi ogni qualvolta questi penetrano nella mia mente, se questi pensieri sono negativi ho un senso di colpa terribile) e dopo avermi ascoltato, mi ha diagnosticato un disturbo di tipo ossessivo, ansia generalizzata e un esaurimento nervoso.Dice che sono troppo rigida moralmente con me stessa, che voglio controllare tutti gli aspetti della mia vita.
Mi ha detto che nel posto in cui lavora ha a che fare solamente con casi più gravi e con problematiche riguardanti le famiglie.
Mi ha prescritto Cipralex e Lyrica (può andar bene come cura ?) dopodichè mi ha lasciato in balia di me stessa: mi ha detto di trovarmi qualche psicoterapeuta, possibilmente privato perchè alternativamente,nel pubblico, l'attesa sarebbe troppo lunga. Vuole rivedermi tra 20 giorni per sapere quale effetto hanno avuto i farmaci.
Purtroppo non ho diponibilità economica per intraprendere privatamente una psicoterapia ed in questa città non conosco nessuno.
Vorrei cominciare la cura senza un supporto psicologico ma ho letto opinioni di gente che ha notato peggioramenti nel primo periodo di assunzione ed ho paura.
Paura degli psicofarmaci ma soprattutto paura di non riuscire a studiare, di star male e di non poter contare sull'aiuto di qualcuno vivendo sola e dovendo nascondere ai miei questa situazione perchè non ne comprendono la gravità, la sminuiscono, me ne attribuiscono la colpa e diffidano degli psicofarmaci.
Ciò che mi chiedo è:
Il mio timore è fondato? I primissimi effetti potrebbero cagionarmi un peggioramento della mia condizione già intollerabile?
Cosa accadrebbe se non seguissi una terapia? Risolverei ugualmente la situazione? O sarei condannata ad assumere farmaci a vita?
E' nelle possibilità di questa psichiatra rimandarmi ad altra gente che abbia le sue stesse competenze per fare psicoterapia?
Spero che qualcuno prenda in considerazione la mia domanda,non so a chi rivolgermi in questo momento di totale solitudine in questa città estranea. Grazie
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Gentile utente,

non è possibile sapere in anticipo se lei avrà degli effetti secondari dai farmaci.
Di solito comunque si tratta di effetti passeggeri e sopportabili, quindi penso valga la pena cominiciare.
Occorrerà un po' di tempo per l'effetto terapeutico.

L'associazone con una psicoterapia potrebbe essere utile visto che il medico che la ha visitat glielo ha suggerito e la psichiatra ha le copetenze per valutare l'associazione farmaci + psicoterapia.

cordiali saluti

Massimo Lai, MD

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo. Se volessi avvalermi di un supporto terapeutico usufruendo del SSN, poichè al CPS di zona la dottoressa non vuole/non può prendermi in terapia, a quale struttura dovrei rivolgermi?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Gentile utente

La valutazione in merito alla possibilità di effettuare una psicoterapia va fatta da chi l'ha visitata direttamente.

Se le è stata consigliata deve essere presente la disponibilità, diversamente vanno suggerite altre strutture che erogano la prestazione con tempi d'attesa minori.

Le prestazioni psicoterapeutiche allo stato attuale sono erogate con il SSN solo all'interno delle strutture pubbliche che le prevedono.

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