Disturbo sonno

Salve,

ho un disturbo ricorrente nel sonno. Vado a letto regolarmente verso le 23:30 e riesco ad addormentarsi subito senza nessuna difficoltà. Purtroppo però mi capita sempre più spesso di svegliarmi tra le 3:30 e le 4:30 apparentemente senza un motivo e faccio fatica a riaddormentarmi. Rimango comunque a letto ma spesso mi riaddormento solo intorno alle 6:30/7 sapendo che di li a poco mi devo comunque svegliare per andare a lavorare. Nel periodo in cui sono sveglio (ma potrebbe essere anche il motivo per cui mi sveglio) sono agitato e penso spesso a tutte le cose che devo fare in ufficio. Ovviamente questi pensieri non mi aiutano a riaddormentarmi.
A lungo andare il dormire in maniera non continuativa e per meno ore del normale mi crea stanchezza e irascibilità. Che tipo di terapia mi consiglierebbe di intraprendere? La prego, non mi dica che devo andare dallo piscologo!
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Dr. Federico Dazzi Psichiatra 17 1
Andare dallo psicologo non è una condanna! Prima di individuare la terapia più adatta è necessario fare un inquadramento diagnostico. Vanno indagati la frequenza dell'insonnia, la gravità, i possibili fattori associati e la presenza di altri sintomi. Esistono senz'altro delle terapie che possono aiutarla all'occorrenza, ma prima è necessario inquadrare meglio la situazione. Le consiglio di rivolgersi al suo medico di fiducia e discutere con lui le opzioni terapeutiche o, se crede, direttamente ad uno specialista.
A presto,

Dr. Federico Dazzi

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la rapida risposta.
Ho avuto già esperienza con psicologi in passato e mi è bastato per starne alla larga, almeno quando si tratta di risolvere somatizzazioni o disturbi di ansia. Gradirei, infatti, poter risolvere questo fastidioso problema senza dover aspettare decenni di terapia e dover prosciugare il mio conto in banca. Trovo poco percorribile anche l'ipotesi di rivolgermi al mio medico base, la cui unica abilità è quella di prescrivere farmaci a caso e indirizzarmi da specialisti, come mi ha caldamente consigliato lei.
Cordialmente
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Dr. Federico Dazzi Psichiatra 17 1
Mi spiace che la sua esperienza con medici e psicoterapeuti non sia stata positiva. Reputo comunque che l'inquadramento diagnostico sia fondaqmentale per poter impostare una terapia adeguata. Le ribadisco quindi il consiglio di trovare un medico di fiducia, (che non necessariamente deve essere il suo medico di base, bensì un medico di cui senta che si possa fidare), e individuare assieme a lui una possibile terapia.