Interazioni zoloft

Salve!
A causa di un periodo di abuso di sostanze e di alcool sto prendendo Zoloft 50mg per crisi depressive venutemi lo scorso inverno.
Sto decisamente meglio anche se all'interno di un mese passo dai 2 ai 5 giorni che il mio tono dell'umore è basso,ma poi si rialza da sè.
Il mio psichiatra mi aveva somministrato anche il Depakin,stabilizzatore dell'umore che inizialmente sembrava svolgere la sua funzione ma dopo pochi giorni ( 6 o 7 ) mi dava un senso di rintontimento e di lentezza del pensiero.
Smesso quello sono tutt'ora con 50 mg di zoloft la mattina. Da Maggio che lo prendo.

Volevo sapere se si puo dire a grandi linee quando posso smettere di assumere il farmaco e se ci sono interazioni con Medrol o ad es. il "Biorinil" (mi sto curando per la sinusite ed è un antistaminico..sul foglietto illustativo c è scritto appunto di non usarlo in concomitanza con antidepressivi,anche se non spiega il perchè..) Lo chiedo perchè ho dovuto smettere di prenderlo perchè mi faceva tornare ancora quel senso di rimbambimento piu insonnia stanotte!

Grazie tante !
[#1]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
Lei chiede:

<<..Volevo sapere se si puo dire a grandi linee quando posso smettere di assumere il farmaco..>>

Ha fatto questa domanda allo specialista che La segue ? La domanda deve essere posta a lui, che conosce il Suo caso, che non può essere valutato solo via internet. Ogni caso presenta i suoi aspetti individuali. In linea di massima conta sicuramente il tipo di malattia e l'evoluzione. Se si tratta di un disturbo depressivo, questo da solo non deve essere la base di ragionamento. Ci sono molteplici tipi dei disturbi depressivi. Se, ad esempio, è correlato all'abuso di alcool e di sostanze, bisogna considerarlo. Bisogna capire se il disturbo depressivo ha le stesse radici/ cause dell'abuso di sostanze e di alcool, se, in altre parole, è la stessa patologia. In tal caso, spesso si tratta delle problematiche che richiedono tempi lunghi per essere curati. E non sono sufficienti solo le cure farmacologiche.

In ogni modo, di qualsiasi malattia psichica si tratta, la durata delle cure non deve essere stabilita o "prevista" a priori, in base ai principi generali, ma va monitorata la situazione assieme con lo specialista, e le decisioni vanno prese di conseguenza, e solo assieme con lui.

<<..ci sono interazioni con Medrol o ad es. il "Biorinil"..>>

Il Biorinil, siccome, oltre all'antiistaminico, contiene anche un ormone corticosteroide (betametasone), le interazioni possono esserci con questo ultimo costituente. Il betametasone (e gli altri ormoni corticosteroidei) possono avere influenze sia sullo stato di umore (talvolta mogliorandolo, talvolta inducendo lo stato maniacale, talvolta deprimendo l'umore), sia sullo stato mentale nel senso lato, sia sullo stato fisico generale. L'insonnia potrebbe essere uno degli effetti collaterali.

Il medico che prescrive a Lei il Biorinil deve tenere conto dei rischi associati nella Sua situazione, e, se tale cura è indispensabile, andrebbe meglio se consultasse con il Suo specialista psichiatra e concordasse con lui un monitoraggio.

Lei scrive della sinusite, ma secondo il mio parere (anche se sono solo uno psichiatra), a meno che non si tratta di una forma allergica, nel caso di sinusite l'uso dei corticosteroidi è discutibile anche a prescindere dell'interazione con l'antidepressivo e con la malattia depressiva. Il rischio è di creare la dipendenza dell'organismo e della malattia (la sinusite) da corticosteroidi, e, una volta sospeso il rimedio, la sinusite torna più forte di prima, sia per gli effetti di rebound e di astinenza, sia perché i corticosteroidi sono anche lesivi per le mucose locali. Sarebbe da decidere assieme con il Suo medico di base sulle cure più ottimali della sinusite.

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie tantissime!!! Risposta super completa...

Sinceramente non ho molta stima verso il mio psichiatra..che secondo me non è riuscito a capire se le mie crise depressive sono dovute ad un abuso di alcool e sostanze o se in ogni caso mi sarebbero venute ugualmente.

Adesso piu che depressione io parlerei di sbalzi di umore,a volte anche all'interno di una stessa ora posso sentirmi con umore diverso..ma non lo controllo io! E cio che dà fastidio è il fatto che cambia il modo di guardare le cose...la stessa cosa se sono giù la vedo grigia se sono su la vedo verde..esempio!

Mi prescrisse il Depakin con Zoloft che assieme mi rimbambivano..e mi rallentavano il pensiero. Umore ok ma mi dava un fastidio alla testa! Non so come spiegarlo bene!

Lei consiglierebbe di provare un altro stabilizzatore dell'umore?

Biorinil interrotto e inizio a prendere il Locrinolyn spray nasale.

Ad oggi la terapia nel complesso è :
Zoloft 50 mg mattina
Medrol dopo pranzo 16 mg
Locrinolyn spray!

La ringrazio per la risposta dottore!

[#3]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,

siccome abbiamo parlato degli ormoni corticosteroidei, devo aggiungere che anche Medrol è a base di tali ormoni ed anche Lacrinolyn spray li contiene fra i principi attivi.

Il Medrol, essendo assunto per bocca e quindi assorbito nei percentuali sicuramente maggiori nel circolo sistemico, può avere sia maggiori effetti terapeutici, sia anche un maggior impatto sullo stato psichico, rispetto allo spray.

La Sua cura anti-sinusite fa pensare che sia una vera e propria problematica allergica, nella quale tale cure possono essere effettivamente giustificate (solo così riesco a spiegarmelo: se sono state prescritte, come dovrei pensare ?), ma cercherei di capirlo meglio con il Suo medico di base.

Un'altra componente dello spray (oltre all'ormone) è la clonazolina, che un farmaco che può avere effetti stimolanti, ed anche in questo caso qualche inerazione possa esserci: con la Sua malattia psichica e con l'antidepressivo.

Questi farmaci (clonazolina, come anche gli ormoni corticosteroidei) possono essere assai efficaci contro i fenomeni infiammatori, compresi i diversi tipi di sinusite, ma non risolutivi. Nelle forme allergiche sono usati nei periodi acuti e spesso anche a mantenimento, perché le forme allergiche sono tendenzialmente croniche. Ma, ripeto, non so si si tratta di una forma allergica.

Talvolta gli ormoni cortisocteroidei vengono prescritti anche per le problematiche infiammatorie non allergiche, ed è talvolta discutibile. Ma soprattutto la sinusite non è sempre allergica. La sinusite è una delle malattie, le cause e le cure di fondo della quali sono spesso trascurate (e dunque si giunge alla cronicizzazione), mentre sovente le cause sono a portata di mano della medicina (frequenti sono anche le forme infettive, le microlesioni; anche quelle forme allergiche che portano alla formazione dei polipi richiedono qualcosa in più rispetto alle sole cure sintomatiche). Una delle forme della sinusite è conseguente all'uso di alcune droghe per via inalatoria (non so se è il Suo caso, ma, visto che Lei ha accennato all'uso di sostanze); comunque, in tali ultimi casi il danno non è di natura allergica, ma micro o macrolesioni di tipo ulcerativo, nei quali l'uso di corticosteroidi potrebbe essere controindicato.

Rispetto alla Sua domanda:

<<..Lei consiglierebbe di provare un altro stabilizzatore dell'umore?..>>

Con i limiti di un consulto a distanza, visti i vari elementi che Lei riporta, il Suo caso mi fa pensare ad una problematica che possa essere più sensibile ai farmaci antidepressivi (come lo zoloft), talvolta a dosaggi ancora maggiori rispetto a quelli che Lei assume (ma, il dosaggio, biosogna discuterlo con il Suo psichiatra) o anche ... alla psicoterapia (e proverei anche questa strada).

Non si sorprenda, se scrivo della psicoterapia, mentre i sintomi sembrano di essere "incontrollabili" dalla Sua volontà, e se scrivo degli antidepressivi, anche se l'umore "oscilla".

Esistono le forme depressive che non si manifestano con l'umore costantemente basso, ma con l'instabilità di umore, o, meglio, con la "suscettibilità" dello stato d'animo, associata spesso anche alla "instabilità" nelle altre cose (come la percezione di sé, dei propri obbiettivi, dei rapporti con gli altri ecc.), associati anche alle difficoltà di controllo dei propri comportamenti (ad esempio, nell'uso di sostanze o di alcool) o anche alla tendenza ad evitare il controllo e di vivere sotto controllo o autocontrollato, consapevolmente o meno. Tali forme spesso sono giovanili, correlate alla fase di sviluppo, anche se non solo. Alcuni degli elementi primcipali sono la reattività e la suscettibilità emotiva e l'impulsività, le quali, nonostante le diffuse opinioni che privilegiano gli stabilizzatori di umore, potrebbero giovare non di meno se non di più degli antidepressivi SSRI, come lo zoloft. Anche la psicoterapia, che aiuta a riconoscere meglio i priìopri stati d'animo e ad autocontrollarli o a viverli senza malessere e rimprovero (ma anche a capire le altre problematiche) può essere di grande aiuto.

Ovviamente tutto questo è solo una mia ipotesi, molto limitata nella sua fondatezza dal fatto che so ben poco di Lei e non L'ha mai conosciuto dal vivo. Tale ipotesi Lei può comunque discutere con il Suo specialista.

Proseguo a reinviarLa dal Suo specialista, ma Lei scrive:

<<..Sinceramente non ho molta stima verso il mio psichiatra..che secondo me non è riuscito a capire se le mie crise depressive sono dovute ad un abuso di alcool e sostanze o se in ogni caso mi sarebbero venute ugualmente..>>

Posso azzardarmi a pensare che il problema non è solo nel "non riuscire a capirlo", ma forse anche nello stile di lavoro del Suo psichiatra ?

Esistono i medici che tendono a non approfondire, e ai quali non piace fare tanti analisi e tanti discorsi, ma piace rimanere sul pratico: c'è uno stato depressivo ? Lo curiamo !

Lei scrive:

<<..Sto decisamente meglio anche se all'interno di un mese passo dai 2 ai 5 giorni che il mio tono dell'umore è basso,ma poi si rialza da sè..>>

Dunque, il Suo psichiatra, dal punto di vista dei risultati pratici, reali, tangibili non ha fatto poco, e, secondo me, da questo punto di vista, un po' di stima lo spetterebbe senz'altro.

Ma per andare più a fondo (nelle cause, nelle prospettive di cura) forse può essere d'aiuto anche uno psicologo-psicoterapeuta ?
[#4]
dopo
Utente
Utente
Guardi se mi dice dove visita vengo direttamente da lei! ;)
E' molto chiaro e competente..davvero..

Ecco perchè ieri sera e stamani stavo da schifo..perchè anche nello spray e nel medrol ci sono sostanze che posso interagire con lo zoloft!!!
Ho chiamato lo psichiatra e mi ha detto di aumentare a 100mg ( mi ha detto che il cortisone e lo spray non hanno interazioni -.-'..) e cosi ho fatto stamattina...ho avuto un calo pazzesco!
Mi sembrava di essere stato ad un funerale...Umore a terra e rimbambito..il bello è che mi cambia anche l'espressione del viso.. 0_0

Io le riferisco che sono una persona soddisfatta di me,di quello che mi circonda,tendenzialemente serena e pieno di attività (pallacanestro,università,chitarra,amici..ragazze..)

Io ignorantemente azzerderei che è una faccenda chimica la mia che si avvicina piu ad un disturbo bipolare lieve che ad una forma depressiva. Avviso che ci sono giorni al max 2 che ho l'umore un piu alto del normale e so già che nei giorni successivi o calo di brutto o diventa normale..
Ma ripeto a me sembra del tutto incontrollabile la cosa,che non dipenda da me.

Allora farò un test delle allergie per vedere un po!

L'unica sostanza che ho preso è la cannabis,via nasale per fortuna niente. Sott'inteso che non uso più nè alcool nè cannabis.

Quando parla di malattia psichiatra mi fa paura..
settembre nel complesso ho avuto 5 giorni in cui il mio umore è stato sotto la soglia..quegli altri 25 bene,normale,forse 1 un po euforico ma non faccio scemenze,un senso di benessere!
Ora col fatto che ho preso medrol e company sono ri calato..

Dottore cosa mi consiglia? che pensa?
Grazie infinite
[#5]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,

Lei scrive:

<<..Ho chiamato lo psichiatra e mi ha detto di aumentare a 100mg ( mi ha detto che il cortisone e lo spray non hanno interazioni -.-'..) e cosi ho fatto stamattina...ho avuto un calo pazzesco!..>>

Tale effetto potrebbe dipendere anche dall'antidepressivo stesso, come l'effetto collaterale transitorio. Più anche l'associazione con altri medicinali (su questo punto non mantengo il mio parere), ma l'eventuale ruolo dello Zoloft anche da solo in tale sintomatica non è da sottovalutare. In ogni modo, la situazione deve proseguire ad essere monitorata dal Suo specialista, gli attuali sintomi non devono allarmare troppo, perché possono essere transitori, ma, se necessario, potrete decidere su un aumento più graduale della dose.

<<..Io ignorantemente azzerderei che è una faccenda chimica la mia che si avvicina piu ad un disturbo bipolare lieve che ad una forma depressiva..>>

<<..Lei consiglierebbe di provare un altro stabilizzatore dell'umore?..>>

In questa sede (in internet) non possiamo valutare come si deve né la Sua, né la mia ipotesi. Bisognerebbe presentare entrambe allo specialista curante. Posso permettermi comunque di volgere la Sua attenzione sul fatto che, da quello che Lei descrive, nel corso dei mesi la situazione è complessivamente migliorata proprio con la cura a base di un solo antidepressivo. Introdurre di nuovo uno stabilizzatore di umore (anche diverso rispetto al depakin) significa aggiungere una quota di imprevedibilità, e tale decisione debe essere ponderata.

In pratica non a poche persone con la diagnos anche soltanto di un disturbo depressivo viene prescritto anche uno stabilizzatore di umore, dunque non necessariamente nei casi di un disturbo bipolare, ma con un certo razionale anche nello stesso disturbo depressivo (non solo i disturbi bipolari, ma tutti i disturbi di umore hanno, come la caratteristica, la ciclicità, perché il tono di 'umore è un parametro fisiologicamente ciclico, anche se non è così evidente in tutte le forme), ma nel Suo caso, visto quel poco che so di Lei, penso che bisogna tenere conto anche della tollerabilità (!) degli psicofarmaci e dei medicinali in generale.

------------------------------------------

<<..Allora farò un test delle allergie per vedere un po!..>>

Non farà male farle, ma penso che tali test da soli non sono sufficienti. Prima di tutto, il carattere allergico deve essere evidente dai sintomi, inoltre nella popolazione in generale le allergie sono abbastanza diffuse e non sempre si manifestano clinicamente, per cui la corrispondenza fra l'esito delle prove e la diagnosi della sinusite non è automatica.

Dunque, magari, oltre ai test, può aver senso chiedere la visita da un otorinolaringoiatra.

Per capire quali passi sono più opportuni, Lei può chiedere anche un consulto (a scopo informativo-orientativo) nella sezione di Otorinolaringoiatria di questo sito.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora.

Sinceramente è da maggio che assumo zoloft a varie dosi,il mio obiettivo è sicuramente quello di smettere ma ho paura di essere dipendente..che smettendolo cado giù di umore.
So che varia da persona a persona..ma ad esempio mio padre ha smesso una cura con Dropaxin Songar e En di colpo...e apparte un pò di nausea s'è l'è cavata... So che è sbagliatissimo!Gli avevano diagnosticato "Distimia".

Azzardo,ma non può essere l'antidepressivo stesso a darmi questi sbalzi di umore? Onore comunque allo zoloft,che davvero a maggio mi ha rimesso in forma..piu che altro mi ha levato quei pensieri ciclici che si presentano ripetutamente ogni giorno....

In settiamana vado dall'otorino!

Sempre molto chiaro, grazie!

[#7]
Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
chiedo scusa, devo corregggere un lapsus nella mia replica precedente.

Scrivevo:
"Tale effetto potrebbe dipendere anche dall'antidepressivo stesso, come l'effetto collaterale transitorio. Più anche l'associazione con altri medicinali (SU QUESTO NON MANTENGO IL MIO PARERE), ma l'eventuale ruolo dello Zoloft anche da solo in tale sintomatica non è da sottovalutare."

Corretto:
Tale effetto potrebbe dipendere anche dall'antidepressivo stesso, come l'effetto collaterale transitorio. Più anche l'associazione con altri medicinali (SU QUESTO MANTENGO IL MIO PARERE), ma l'eventuale ruolo dello Zoloft anche da solo in tale sintomatica non è da sottovalutare.
------------------------------------------------------------------------------------

Rispondo alla Sua ultima replica.

<<..Sinceramente è da maggio che assumo zoloft a varie dosi,il mio obiettivo è sicuramente quello di smettere..>>

L'obbiettivo non deve essere nei termini di smettere con il farmaco, ma di guarire.

Talvolta si vede il fatto di assumere o meno un farmaco come la dimostrazione dell'essere malato o guarito, ma è una semplificazione che solo fa comodo, espiazione del male in un attributo esterno che più dà all'occhio, come il farmaco. Non è corretto e si inganna anche sé stessi. Così come, nell'ambito della tossicodipendenza, il non assumere una sostanza non significa che non c'è un rischio di ricaduta.

Talvolta anche, il farmaco (il quale si assume per curare la malattia) si percepisce come se esso stesso fosse una "malattia" o addirittura come una "tossicodipendenza". Talvolta è vero (c'è questo rischio con alcuni farmaci, ma non con lo zoloft), ma tale visione rischia di trascurare il fatto della malattia di base, la quale è stata il motivo di tutto, e spesso questa "trascuratezza" fa anche comodo (se si ha paura della malattia, paura dell'idea di avere la malattia per sempre, ecc.), ma di nuovo, si inganna sé stessi e non si raggiunge l'obbiettivo.

L'obbiettivo deve essere curare e guarire la malattia. Il farmaco è solo un mezzo. Si fanno i controlli dallo specialista, si valuta con lui l'andamento, l'ulteriore necessità di cura, e, ad un certo punto si concorda con lui anche il termine della cura, se l'andamento lo permette.

<<..ma ho paura di essere dipendente..che smettendolo cado giù di umore...>>

Non c'è il rischio di dipendenza da zoloft. Esistono i sintomi da sospensione da antidepressivi, che non sono veri e propri sintomi d'astinenza come succede con alcuni altri sostanze e farmaci, dai quali si può sviluppare la dipendenza.

Anche i sintomi da sospensione da antidepressivi possono non essere piacevoli. ma si può minimizzarli, seguendo le raccomandazioni dello specialista.

Il rischio ben maggiore però è, appunto, della ricaduta nella malattia, ma questo può succedere non perché si è "dipendenti" dal farmaco, ma perché si è "dipendenti" dalla malattia, se non è ancora curata. Se la malattia è curata (con dosi sufficienti dei farmaci e per un periodo sufficiente, e, nel Suo caso, magari anche non solo coi farmaci), allora le possibilità della ricaduta diminuiscono. Quali sono le dosi e la durata sufficienti della terapia farmacologica lo deve valutare lo specialista in base all'evoluzione.

Talvolta si ricade anche in quei casi nei quali la farmacoterapia non può creare una stabilità sufficiente, e ci vogliono dei mezzi aggiuntivi. A secondo della malattia, la terapia farmacologica può essere un mezzo praticamente unico e principale di cura, oppure può essere un mezzo che permette di stabilizzarsi per iniziare a curarsi coi metodi ad effetto più durevole e basilare per quei casi. Si tratta di diversi tipi di malattie.

Sull'argomento se sono utili o no in abinazione anche altri metodi di cura (Le ho scritto prima della psicoterapia) Le propongo di ripensare. Rimango dell'impressione che una certa quota di impulsività possa essere presente. Comunque è solo un'ipotesi, perché via internet non posso indicare o prescrivere né la farmaco- , né la psicoterapia, però Le suggerisco di parlarne con il Suo curante.

<<..non può essere l'antidepressivo stesso a darmi questi sbalzi di umore?..>>

E' nota la potenziale capacità degli antidepressi di indurre o di peggiorare le alterazioni cicliciche di umore (più con gli antidepressivi della vecchia generazione e molto meno con lo zoloft), ma in questo caso, da quello che Lei descrive, la ciclicità si è diminuità.

Può parlare comunque di questo argomento con il Suo specialista, e discutere in questo contesto anche la Sua idea di uno stabilizzatore di umore. Come ho scritto prima, il razionale potrebbe esserci, ma bisogna considerare anche la Sua tollerabilità nei confronti dei farmaci.

un saluto
Insonnia

L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.

Leggi tutto