Da luglio soffro di ansia generalizzata e depressione

Gentili Dottori,
vi scrivo nuovamente per un consiglio. Da Luglio soffro di ansia generalizzata e depressione. Da un mese sto seguendo una cura a base di Cymbalta 30 alla sera e al bisogno 1 mg di lorans. Dopo i primi benefici, ora sento che l'ansia è tornata. Mi sveglio al mattino con un senso di malessere e spesso ho conati di vomito. Dovrei arrivare alla dose terapeuica di 60 di Cymbalta? Temo molto i possibili effetti collaterali come insonnia di cui già soffro e ulteriore agitazione. Oppure devo stare tranquilla e pensare che il mio fisico ormai si è abituato dopo un mese di assunzione del farmaco? Domani vedrò il mio neurologo/psichiatra, ma mi piacerebbe avere anche un vostro punto di vista. Grazie molte.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

la dose di 30 mg deve essere considerata come iniziale e non definitiva ed un mese di trattamento a tale dose risulta non essere completamente risolutiva di una problematica di tipo ansioso-depressivo.

Il dosaggio di 60mg andava raggiunto prima e più velocemente.

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dopo
Utente
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La ringrazio dottore. Il mio timore è che possa rivivere la brutta esperienza passata avuta con soli quattro giorni di Zoloft a dosi bassissime. Ossia un'ansia estrema, un senso di depersonalizzazione, un distacco dalla realtà. Per questo motivo sono così spaventata all'idea di aumentare la dose. E forse il mio specialista è stato cauto anche per questo motivo. Lei pensa che potrei rivivere la stessa esperienza o per il fatto che ho tollerato bene finora il Cymbalta esclude questo rischio? Grazie
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Dr. Mario Zampardi Psichiatra 120 3
Gentile Signora,
ho letto il Suo precedente excursus clinico. Penso anche io, come già suggeritoLe dalla Collega Scolamacchia, che il Suo sia più un problema psicologico-psicodinamico che propriamente "farmacologico". Si nota anche da questa Sua (comprensibilissima) tendenza a continue rassicurazioni anche on-line.
Penso che Lei stia confliggendo con uno o più stati conflittuali di cui,gradualmente, sta prendendo coscienza. E' un processo psicologico lungo e faticoso, ma che, una volta superato la porterà senz'altro verso una più matura comprensione di sè stessa e delle istanze che albergano nel Suo animo.
Per quanto attiene alla terapia farmacologica, penso sarebbe il caso di cambiare molecola e specifico dosaggio, magari utilizzando un antidepressivo che possieda, se preso la sera, più marcate caratteristiche sedative.
Un saluto cordiale.

Dr. Mario Zampardi

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Utente
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Gentile Dottor Zampardi, ha perfettamente ragione. Sono molto spaventata e cerco molte rassicurazioni. Spero di non essere troppo noiosa. e' che ormai sto male da 9 mesi e sono sfiduciata e stanca. Perché pensa che il Cymbalta non sia appropriato, se posso chiederglielo? grazie infinite per la comprensione
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Dr. Mario Zampardi Psichiatra 120 3
Gentile Signora,
come Le ho appena scritto, Il Suo è, a mio giudizio, appunto più un problema a carattere psicodinamico che altro e che si riflette, quindi, sia in un problema caratteriale che di interazione sociale. Dopo un mese di terapia, qualche sia pur lieve miglioramento sintomatologico avrebbe dovuto avvertirlo. Personalmente sarei portato a provare a cambiare molecola (ma, ovviamente, non ad ogni piè sospinto..).
Ma, se posso dire, non focalizzi costantemente tutte le Sue energie e la Sua attenzione giornaliere a questo Suo problema. Mi creda, sono disturbi (farmacologici o psicodinamici che dir si voglia) che si risolvono. E' solo questione di tempo.
Un saluto cordiale
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Utente
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Grazie ha ragione, sono ossessionata dal mio malessere e questo non giova. Seguirò i suoi consigli. Un saluto cordiale anche da parte mia.
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