La gravidanza lontano da casa mi fa soffrire

Buongiorno a tutti. Mi ritrovo a chiedere consiglio qui per un disagio, come già scritto nel titolo sto vivendo una gravidanza a distanza che mi fa avere nostalgia di casa e della mia famiglia. Mi sono trasferita dall'altra parte dell'italia x stare con il mio lui dove abbiamo entrambi la sicurezza di avere un tetto sopra la testa e un lavoro (e con questa crisi non ce lo dobbiamo far scappare), ad ogni modo subito dopo aver scoperto di essere incinta ho iniziato a star male emotivamente, rifiutavo la gravidanza che è arrivata come un fulmine a ciel sereno e una suocera iperprotettiva e super paranoica che mi sorvegliava come un falco impicciandosi degli affari miei e del mio ragazzo non ha aiutato molto la mia situazione emotiva, ho inoltre provato a chiedere un po' di privacy e meno pressioni da parte della famiglia del mio lui ma da loro è stato considerato come uno schiaffo in faccia e sono stata considerata l'ingrata di turno visto che loro hanno pensato unicamente al mio bene (sostenendo anche tutte le spese della gravidanza). Col passare del tempo la situazione si è un po' alleggerita e anche io ho iniziato ad essere più serena forse perché pian piano ho iniziato ad amare il cuccioletto nel mio grembo della quale ora non farei proprio a meno :-) purtroppo stare lontano da casa mi fa soffrire, mi mancano i miei genitori che oltretutto sono non udenti e spesso hanno bisogno di aiuto nelle piccole cose. So che soffrono tantissimo x la mia essenza e ora più di prima non potendo essere sempre presenti all'arrivo e durante la crescita del loro primo nipotino. Ora sono a casa dei miei a trovarli ma non riesco a godermi quest'ultima settimana che sto passando qui perché continuo a pensare al fatto di dover tornare dall'altra famiglia, di dover proseguire la gravidanza e di vivere il parto senza la MIA famiglia, di soffrire una volta tornata la e di far soffrire ancora i miei genitori. Parlando col mio ragazzo abbiamo sempre detto che la nostra priorità è la famiglia che stiamo pian piano formando e che l'importante è stare insieme, lui dice che si trasferirebbe tranquillamente x la mia felicità ma quando gli chiedo di trasferirci o almeno di lasciarmi partorire nella mia città (e non è un grande sacrificio) lui si arrabbia rinfacciandomi il fatto di avermi accolta in casa, di aver sostenuto le spese x la gravidanza paragonandole alle spese che i miei stanno sostenendo x l'arrivo del piccolo, mi risponde che ora è troppo preso dal lavoro x "stare dietro alle mie lune storte" e che qui da me dovremmo ripartire da zero, trovare un lavoro, una casa e rifare un sacco di documenti ecc. le sue motivazioni sono più che valide ma non so più se in realtà sono solo scuse perché non mi ama abbastanza da fare lo stesso sacrificio che ho fatto io x lui. Mi sento veramente a terra perché soffro lontano dalla mia famiglia, ma non voglio nemmeno rinunciare a stare con la persona che amo col nostro cuccioletto. Scusate x il tema e grazie 1000 a tutti x l'attenzione
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.2k 1k 63
Gentile utente,

è probabile che la gravidanza possa essere la punta dell'iceberg di una situazione generale per lei problematica.

Andrebbero valutate le situazioni nello specifico anche attraverso la valutazione di uno psicologo.

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dopo
Utente
Utente
Salve, beh c'è da dire che da quando ho iniziato la gravidanza io sono stata chiusa in una campana di vetro dai parenti di lui, che oltre a vietarmi qualsiasi tipo di cibo che secondo la loro mente paranoica potesse essere dannoso, non mi hanno mai permesso di espormi al sole o di fare una qualsiasi attività fisica (compresa quella sessuale, creando problemi anche col mio partner che si allontanava facendomi sentire non desiderata) perché poteva essere potenzialmente pericolosa x il piccolo. Inoltre controllano i miei esami e il mio corpo x cercare eventuali cambiamenti rischiosi x la salute, ad ogni mio minimo rumore la suocera si allarma pensando che mi sento o faccio male mettendomi ansia e rabbia. Fortunatamente ora cercano di non pressarmi tanto quanto prima ma sapere che ogni 3x2 la mia gravidanza è comunque tenuta sotto controllo non mi permette di viverla serenamente, inoltre quando loro vedono che ho qualcosa che non va mi dicono di parlare liberamente ma se mi sfogo con loro o peggio ancora, col mio ragazzo lui per preoccupazione racconta tutto (visto che in quella casa non esistono segreti ne privacy) poi arrabbiatissimi vengono da me e mi bacchettano dicendo: non assillarlo perché si preoccupa e attenta a non sputare nel piatto dove mangi perché noi ti trattiamo da principessa pensando sempre a te, ti abbiamo mai fatto mancare qualcosa? il tuo comportamento è da ingrata.. a quel punto sto zitta e mando giù l'ennesimo boccone sfogandomi in un pianto quando sono sola o di nascosto.. insomma come faccio a non andare in crisi? O loro non vedono le cose per come stanno o la pazza sono davvero io! So che devo stare serena, sia per me che per il mio bambino e pensare ad una vita con il ragazzo che amo e il nostro bambino mi rende pazza di gioia, ma pensare al fatto che la mia famiglia, che si comporta normalmente facendomi stare sempre serena sia lontana fa davvero male. Vorrei non dover ripartire e stare con i miei che ora sono molto più felici ma devo andare x forza, inoltre mi manca il mio ragazzo e se torno in quella casa è solo x lui e x la futura famiglia che ci stiamo creando, perché lui e questo bimbo sono la mia priorità ma mi chiedo se è giusto che io debba soffrire in silenzio e avere nostalgia di casa mia per tutto questo.. ad ogni modo x ora proverò a godermi il presente concentrandomi su questa settimana con la mia famiglia anziché andare in ansia su quello che succederà.. scusate x l'ennesimo tema :-) e grazie ancora.
Gravidanza

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